Cambiamenti?

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Andrea's pov.

Stefano mi aveva fatto dormire nella sua stanza. Devo essere crollata lì, improvvisamente. Ma lui non doveva farmi dormire lì!

Mi stava riempiendo di carinerie tutte in una volta e io non facevo altro che riempirmi la testa di domande, ero totalmente disperato, avevo la testa piena di pensieri.

Stefano mi rivolse un semplice sorriso mattutino, per poi dirigersi subito a lavoro.

Io mangiai qualcosa di stupido per colazione, ripromettendomi che sarei andata a fare la spesa il pomeriggio.

Nemmeno mezz'ora dopo, avevo in mano alcuni dati da dover contattare per i ragazzi, per alcuni eventi.

Computer e telefono alla mano, mi misi in salone a vedermi tutti i vari contatti, e dalle 9:15 alle 13:00 i ragazzi avevano già due eventi certi più uno da confermare.

Ero stata aggiunta al loro gruppo whatsapp, così vi scrissi su:

-Giuse, avete un evento ad un centro commerciale, uno ad una Mondadori più uno ad un centro commerciale da confermare. Sono stata brava? "

La prima risposta fu di Stefano: -Top-

Successivamente, arrivò quella di Giuseppe, che disse:

-Brava figliola, io direi che sei più che assunta!-

Il messaggio di Giuseppe mi mise una certa allegria addosso, così (Tenendo il telefono dietro in caso eventuali contatti) andai in cucina a preparare un vero pranzo a quei due ragazzi, chiusi a lavorare nelle loro rispettive stanze.

Preparai un semplice piatto di pasta, ma qualcosa fatto come dio comanda. Non scomodai nessuno di loro, dopo averlo preparato lo sistemai in tre piatti.

Passai da Salvatore, bussai alla porta e dopo aver ricevuto il consenso di entrare, arrivai direttamente con un piatto in mano ed un sorriso sulle labbra.

"Buon pranzo, Surry."

"Sarai la nostra salvezza, lo so già!" Mi disse, mandandomi un bacio voltante con la mano.

Infine, mi fermai da Stefano.

Feci la stessa cosa, ovvero bussare e poi entrare.

Gli occhi di Stefano diventarono a forma di cuore quando mi videro con della pasta in mano. PASTA PER LUI!

Mi fece cenno con un dito di avvicinarmi a lui, e una volta molto vicino, mi schioccò un bacio sulla guancia.

Io sorrisi con un velo di timidezza, e lo salutai con una mano, andando a mangiare per i fatti miei in cucina.

Qualcosa stava cambiando, di sicuro.

Lasciai il mio computer acceso, con le mail aperte, però verso le tre presi un po' di sonno appoggiata sul mio nuovo letto.

Mi svegliò un tintinnio continuo di messaggi del mio cellulare, che avevo di fianco a me.

Il gruppo era quello che avevo con i MATES, e i messaggi si aprivano con una mia foto addormentata mandata da Stefano, che diceva:

-Papà, ma guarda a questa come lavora!-

E subito dopo, la foto di conferma di un ulteriore evento, con scritto

-Scherzo, guarda che è proprio forte questa qui!-

E a ruota, centomila messaggi e vocali mandati dai quattro in mia assenza. Il mio unico messaggio fu uno contro Stefano, con su scritto:

-Stefano, avrò senza dubbio la mia vendetta!-

Al mio risveglio cercai di guardare attorno a me, e si sentiva solamente un silenzio assurdo: probabilmente i ragazzi non erano in casa.

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