Andrea's pov.
Le labbra di Stefano erano morbide.
Avevano un buon sapore, mi davano subito l'idea di tranquillità, di casa.
Anche se quel bacio mi scosse parecchio.
Quando si allontanò dalle mie labbra, aveva un angolo delle sue labbra alzato e mi guardava sottecchi, a testa bassa.
Io ero bordeax in viso.
Semplicemente volai di sopra, e quando Salvatore aprì la porta io non dissi nulla, e corsi semplicemente in cucina a mettere in moto la mente per poter cucinare qualcosa, piuttosto che a pensare all'accaduto.
Il ragazzo rimase lì, impalato.
Salì dopo qualche minuto rispetto a me, e mentre mescolavo il sugo appena messo in un pentolino, sentii la voce di Salvatore chiedere: "Hai una faccia da funerale.. ma va tutto bene?"
Mi morsi il labbro inferiore.
No che non andava bene. Non andava bene per colpa mia. Mi trovai a lavorare la pasta sfoglia, stavo preparando un tortino. Probabilmente quella pasta sfoglia la stavo maltrattando, fra i movimenti e le parole.
Borbottavo: "Io non lo capisco. Mi tratta da schifo per giorni e poi mi bacia sotto il portone di casa sua. Come nei film! Cose da pazzi."
Ero incurante del fatto che magari potesse piombarmi alle spalle da un momento ad un altro, tant'è che al sentire una voce alle mie spalle, sussultai. Fortunatamente, quella voce era di Surreal.
"Ehi, ma che vi succede a tutti e due? Cosa mi dovete raccontare?"
"Ah ma perché, non ti ha detto nulla?!Mi ha baciata, prima, qui giù! Certo, un bacio a stampo, però mi ha comunque baciata! Io dico no, perché? Ero convinta che mi odiasse. E poi mi bacia." Mi lasciai accasciare su una seggiola poco distante da me e feci un sospiro tra il reale e il teatrale, e dissi: "Perché a me, Sal?!" Salvatore si tolse per un attimo gli occhiali, li pulì velocemente e dopo averli rimessi sul naso, successivamente ad un sospiro, disse:
"Ti dico solo una cosa. Si è chiuso in camera. Ha un umore di merda. Significa che non sta giocando. Fidati di me." Mi fece una carezza sulla spalla, per poi dileguarsi.
-Non sta giocando-
Mi rimbombava nella testa. Non sta giocando con i miei sentimenti?
Ciò che ha fatto è reale? La cena aveva totalmente preso forma, un meraviglioso riso nero si trovava in un pentolino, accanto a del salmone. Poi, in una pentola più grossa si trovava il pollo al curry, e in un piccolo pentolino del sugo in caso a qualcuno non fosse piaciuto il riso nero.
-Fidati-
Sascha e Sabrina erano arrivati, insieme a Giuseppe. I ragazzi si trovavano a parlare tra di loro, mentre invece io avevo già stretto una confidenza tale con Sabrina da raccontarle l'accaduto. L'unico assente era Stefano, ancora chiuso nella sua stanza.Sì, Sabrina è veramente come la si vede nei video!
Lei, con un tono carico e con un super sorriso, disse:"Entra nella sua stanza, bacialo, e digli che è pronta la cena! AKAB proprio!"
Io diventai rossa, e lei disse, questa volta con un sorriso un po' più materno."Si vede che a lui ci tieni. Fallo. Fidati di Sabri."Mi morsi il labbro inferiore e mi alzai dalla cucina. Ogni passo che facevo, mi caricava sempre di più.
Entrai nella sua stanza, ma Stefano non se ne accorse. Era davanti al pc con le cuffie. Potevo notare il movimento rapido del suo dito, probabilmente dettato dal nervoso. Una volta di fianco a lui, lui si girò appena.
Mi abbassai alla sua altezza, presi il suo viso tra le mani e questa volta,
lo baciai.
;; So che questo capitolo è più corto del solito.. ma serviva ad enfatizzare questa situazione! Un off topic dalla storia, se vi interessa, ho pubblicato anche una prima parte di una Saschefano! Baci.
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Savior of soul.
FanfictionUn evento può essere qualcosa di meraviglioso. Però, una volta fuori, può succedere di tutto. Rischi di perdere tutto, perfino chi sei. Lasciare un marchio indelebile. Però può succedere che dal nulla arrivi qualcosa, o qualcuno, capace di cambiar...