Capitolo 6 Adidas goals

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Sono veramente esausta per ieri, siamo tornati a casa tardissimo e sembro uno zombie. In effetti se sono morta teoricamente lo sono... o... vabbe lasciamo stare. Oggi non sono riuscita a svegliarmi guardarmi allo specchio e dire "Gosh quanto sono perfetta" ho dovuto cercare il mio fondotinta. Odio truccarmi, odio i trucchi, ma mi serviva per sembrare un po meno una versione peggiorata di Bella Swan quando partorisce.

Siamo in autobus, sto dormendo, sento del calore, è piacevole, ma non è Sky, questo è diverso. Siamo quasi arrivati, mi stiracchio leggermente e vedo Adidas (scusate ma chiamarlo con questo sopranome è più forte di me haha) è vicino a me. Forse ha intuito il mio bipolarismo, quindi si avvicina al mio orecchio mordendolo coi denti leggermente e sussurandomi "sei bella quando dormi" abbozzo un sorriso e vedo Sky che ci guarda, con uno sguardo quasi deluso. Ma dovrò pur avere una vita anche io? Adidas invece di guardarmi e basta fa qualcosa, diobo non se ne sta alla fermata con una ragazza diversa ogni giorno per poi guardare me con uno sguardo di rimprovero, manco fosse mio babbo.

Le ore passano molto lentamente. Ho preso un richiamo perché mi sono addormentata alla lezione di Epica. Di arte stiamo facendo il realismo e come compito oggi dobbiamo disegnare un membro della nostra famiglia. Quando pronunciò la frase cominciai a sanguinare, dolore, ricordi, urla, sono colpevole. Sentí le lacrime intente ad uscire dalla loro gabbia, premevano con forza ma comincia a sorridere, tantissimo, e questo le bloccò. Voglio che tutto questo finisca voglio pace, non voglio sentire le urla nella mia testa, prendo una pasticca e comincio a disegnare Kay.

Tired heartWhere stories live. Discover now