; t h r e e

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Era rimasto fermo, fuori dal locale, ad osservare l'insegna per minuti interi, adesso nuovamente indeciso su cosa fare.
Entrare o non entrare?
Perché ci stava pensando tanto?
Insomma, già era passato più di un anno da quando si era lasciato con Jimin, eppure non aveva mai avuto il coraggio o la voglia di stare con qualcun altro.

Restò ad osservare la gente entrare ed uscire da quel locale come se fosse un semplice bar, o magari un supermercato, perché in fondo di questo si trattava: comprare merce.
Per una notte, per due, o magari per una settimana intera.

Aveva una notte pagata.
Era stata pagata da Taehyung.
Quindi...poteva provare.
Sì.

Si schiarì la gola e, dopo aver portato le mani all'interno delle tasche dei jeans, si incamminò verso la porta di un ferro battuto nero; era davvero carino, quasi elegante agli occhi di Hoseok.

Ma mai si sarebbe immaginato che, dietro quelle porte, non si trovava nulla di particolarmente elegante o raffinato.
Era tutto il contrario, un piccolo angolo di pura perdizione.

Caldo, un caldo davvero soffocante.
Soltanto quella era stata la prima sensazione provata dall'arancione una volta che oltrepassò quelle porte.
Si addentrò nel locale avvicinandosi al bancone, facendosi quindi fare strada verso la stanza pagata sotto il nome "Kim".

Durante il tragitto decise di farsi coraggio e guardarsi un po' intorno.

Tutto lì dentro trasmetteva cose oscene, persino l'aria.

Tutto profumava di sesso.
Ci avevano lavorato bene, doveva ammetterlo, eppure ogni passo avanti gli veniva voglia di farne tre indietro.
Lui non doveva essere lì.

«Può aspettare qui dentro, signore.
Tra qualche minuto arriveranno i ragazzi, può scegliere quello che preferisce, per questa notte può fare quello che vuole.
Noi chiudiamo alle otto di domani mattina, si diverta» disse con tono dolce la ragazza dai lunghi capelli neri e dalla pelle un po' bronzata che aveva accompagnato Hoseok.

Lui la ringraziò con un cenno del capo, andandosi poi a sedere sul bordo del letto, in attesa.

In attesa di cosa, poi?

Non voleva neanche pensare a quei poveri ragazzi che tra poco avrebbero riempito quella stanza.
Non voleva immaginarsi quante cose dovevano sopportare, quanti strani vecchi arrapati, o pervertiti con strani fetish.
Tipo...beh, sì, tipo lui.

Anche per questo suo 'problema' era finita la storia con Jimin.
Lui non voleva essere legato, ma ad Hoseok piaceva da morire legare la persona con cui doveva fare certe cose.
Lo trovava eccitante.
Sottomettere qualcuno fino a quel punto era sublime, per lui.

Ma mai nessuno lo avrebbe capito, era costretto a soffrire.

A limitarsi.

Con tutti.

Merinthophilia || BTS (Ita) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora