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Lo stanzino era piccolo e buio.
Sentiva un po' di freddo, ma non gli importava affatto di sentire il suo corpo tremare ed i denti sbattere tra loro.
Non sarebbe uscito da lì.
Non gli andava.
Si sentiva al sicuro tra quelle piccole quattro mura.

‹Jimin...adesso puoi parlarmisussurrò cercando di trattenere le lacrime una volta che sentì la zip dei pantaloni dell'altro chiudersi.

Era felice che fosse tutto finito. Il dolore sarebbe passato, e magari per un bel po' non avrebbe rivisto Jimin.
Sarebbe stato fantastico.

Quante volte ti ho detto che non ti racconterò mai nulla?! Non sei così importante quanto credi, sei solo una puttana› sputò acido, fissando gli occhi in quelli di Yoongi, che subito divennero lucidi.

E Jimin lo notò.
E gli si avvicinò, con uno sguardo che non sembrava il suo.
Era come impazzito, ceco di rabbia, e non riusciva a capirne il motivo.

‹Che c'è? Piangi, puttana?› sussurrò con tono divertito, avvicinandosi pericolosamente al viso del verde menta.

Yoongi strinse istintivamente gli occhi a quella reazione, e fu pronto quando uno schiaffo lo colpì in pieno viso.

‹Non puoi neanche immaginare in cosa ti sei andato a cacciare la scorsa notte, puttana› sussurrò ancora, questa volta con tono serio, e vicino l'orecchio del pallido.

Subito dopo lasciò scontrare un pugno con il suo zigomo, e successivamente uscì fuori dalla porta, lasciando Yoongi seduto mezzo nudo sul letto, con delle pesanti lacrime che fuori uscivano dai suoi occhi.

Il viso continuava a fargli male, ma non aveva proprio il coraggio di uscire. Di farsi vedere in giro così. Era umiliante.

Ad un tratto sentì lo scatto della serratura e, successivamente, la porta si aprì.
Yoongi strinse subito gli occhi a causa dell'improvvisa luce che lo aveva investito in quel momento, ritrovandosi anche costretto a portarsi le mani a coprire il viso.

‹Ehi moccioso, non puoi stare qui, dovresti saperlo›

E Yoongi subito annuì, sentendosi colpevole ma anche confuso.
Non riusciva a capire dove avesse sentito quella voce.

‹Scusi...stavo uscendo› mormorò dispiaciuto, alzandosi subito dopo in piedi.

E quell'uomo che ancora non aveva visto in viso si accorse subito della sua situazione una volta che fu in piedi.

‹Oddio, stai bene?› e subito due mani grandi si strinsero sulle braccia del basso.

E le osservò un po' quelle mani prima di decidersi ad alzare lo sguardo.
E sorrise felice nel scoprire che era davvero la persona che credeva.

‹Namjoon-ah, sei tornato?› mormorò, infatti, sorridendo.

Ma Namjoon non sorrise molto non appena si rese conto che quello conciato così male fosse proprio Yoongi.

‹Che diavolo è successo?!›

E così fu costretto a dirgli tutto mentre, con calma, si lasciava aiutare dal più alto a vestirsi.

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E qui finiscono i capitoli di prima, dal prossimo saranno tutti nuovi. 😏

Merinthophilia || BTS (Ita) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora