Classicisti/e, perdonatemi per questo periodo di assenza, ma, nessuno quanto voi può comprendere il mio stato: i compiti e le interrogazioni mi hanno sottratto anche quei dieci minuti di tempo libero che riuscivo a guadagnare proprio a stento.
Questa mattina, durante una delle nostre quattro giornate della settimana dello studente, un gruppo di ragazzi/e, me compreso, ha chiesto di poter vedere un film; purtroppo, non essendo disponibile, ho dovuto avviare il download dal computer della scuola il cui wifi riscontra spesso problemi di velocità.
Tuttavia, intanto, avremmo dovuto trovare un intrattenimento durante quel tempo, dal momento in cui in classe c'era anche una giovanissima professoressa e il nostro incessante mormorio avrebbe potuto rappresentare una mancanza di rispetto nei suoi confronti.
Dovete sapere - spero che già lo sappiate - che a gennaio ci sarà la cosiddetta "notte nazionale del liceo classico". Dunque, approfittiamo del tempo a disposizione per condividere idee e assegnare i ruoli.
Al che, interviene la stessa prof. : "vi siete mai chiesti perché solo voi alunni del classico partecipiate a quest'iniziativa?". Da questa domanda, derivano diverse risposte, fino a giungere alla formazione di un'ulteriore domanda, inerente alla nostra scelta del liceo classico.
PERCHÉ HO SCELTO IL LICEO CLASSICO?
Siate sinceri: quante volte l'avete pensato? Quante volte ve lo siete chiesti? Tante, lo so. E la risposta, spesso, non è stata molto esauriente: "non lo so", "boh, ma chi me l'ha fatto fare!", "ero sotto affetto di qualche sostanza stupefacente", "odio la matematica". Ma, calmate le acque, a mente serena, riusciamo poi ad individuare i motivi che ci hanno indotto ad accettare una sfida del genere. Le opportunità che ci offre questo liceo sono infinite. Ci permette di intraprende la via di un orizzonte culturale vastissimo, aperto a qualsiasi disciplina, a qualsiasi settore.
Riprendendo le frasi dell'articolo scritto da me e Federica: "[...] ti permette di analizzare criticamente e soprattutto comprendere la realtà, cogliendo sfumature che altri non riescono a cogliere.
Ti permette, attraverso la lettura di opere classiche, di entrare in contatto con un sistema di pensiero lontano dal nostro, eppure così simile."Ragazzi, non vi demoralizzate mai, non gettate la spugna. Non preoccupatevi se qualche versione non ha senso, se qualche pagina non la ricordate.
Tra qualche anno noi ricorderemo ben poco delle opere di ogni singolo autore, di Orazio, di Tacito, di Euripide, di Lisia...
Piuttosto, ciò che ci sarà utile, ciò che ricorderemo, è l'insegnamento che ci hanno offerto. E allora lo applicheremo alla vita attuale, e sapremo trarre il meglio da ogni situazione attraverso quanto studiato.
Ecco, è questa la vera forza del liceo classico: studiare lingue morte, ma, allo stesso tempo, più vive che mai.[PS. SE VOLETE DARE UN'OCCHIATA AL NOSTRO ARTICOLO:
http://iclassicistidisperati.altervista.org/51-2/ ]