1° capitolo

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Lily, a differenza delle altre piccole streghe che erano giunte difronte all'imponente castello di Hogwarts, non sembrava elettrizzata né emetteva gridolini acuti. In apparenza. Dentro si sentiva spaventata, nonostante non avesse aspettative per il suo 'soggiorno' nel castello. La conferma arrivò quando sentì i capelli dietro la nuca leggermente appiccicati per via del sudore freddo. Si fermò e si impose di calmarsi, Lily Potter odiava non avere la situazione sotto il proprio controllo o essere sopraffatta dalle emozioni. Le poche che riusciva a provare naturalmente.

Da lì a un'ora accadde tutto molto rapidamente: il discorso della McGranitt prima di far entrare i maghetti nella Sala Grande, l'applauso di accoglienza degli studenti seduti negli enormi tavoli delle proprie casate e la canzone del Cappello Parlante, che alcuni ragazzi dietro Lily sostenevano che tutti gli anni fosse la solita.

Rimase indifferente quando il cappello si posò sulla testa di Hugo Weasley, suo purtroppo cugino, e urlò "GRIFONDORO", così come rimase non curante quando sentì gli applausi dal tavolo dei grifoni che lo acclamavano. La piccola reazione la ebbe quando Minerva chiamò il suo nome. Solo allora sentì lo stomaco attorcigliarsi, ma fu questione di un secondo dato che alzò la testa, gonfiò leggermente il petto e a passo spedito si diresse nello sgabello, aspettando con aria annoiata l'esisto del Cappello. Poteva giurare di aver sentito l'intera Sala trattenere il respiro.

"Mh, cosa abbiamo qui" iniziò il Cappello Parlante, "un'altra Potter vedo, e.. Um, interessante, una Potter alquanto diversa. Leggo determinazione e ambizione dentro di te signorina... Sono certo della mia scelta. SERPEVERDE". Lily si alzò soddisfatta, aveva ottenuto la reazione che desiderava: stupore, incredulità dipingevano la faccia di tutti gli studenti, nessuno escluso. Era nel pensiero di tutti. Nel mentre che si dirigeva nella tavolata della corrispettiva casa, i Serpeverde applaudirono, poco entusiasti di avere una Potter nel loro covo di Serpi. 

Scorpius' Pov

La cercava da mezz'ora, tra le teste dell'esagerata quantità di maghi di quell'anno, ma della chioma bionda di sua sorella nemmeno la traccia. Non dava modo di vedere l'ansia che dentro lo stava corrodendo per lo smistamento della sua sorellina Camille Malfoy. Nonostante fosse sicuro già dal giorno della sua nascita che la sorte di quest'ultima sarebbe stata la sua stessa, non gli impediva di provare un misto di orrore e paura al pensiero della sua piccola in mezzo ai grifoni. Che ingiuria sarebbe stata. A riscuoterlo dai suoi pensieri, fu la voce di Minerva McGranitt, attuale preside di Hogwarts, che chiamò ad alta voce "Camille Malfoy". Ed eccola lì, mentre con passo leggermente incerto e con l'ansia celata da una faccia all'apparenza impassibile, si accomodò sullo sgabello. Il Cappello non le fu nemmeno appoggiato sul capo che urlò "SERPEVERDE". Scorpius non si accorse nemmeno di star trattenendo il fiato, quando scattò in piedi e applaudì più forte che poté, senza sembrare troppo entusiasta, infatti l'unico gesto che rivolse a Camille mentre si sedeva fu un impercettibile cenno del capo. D'altronde lei sapeva che quello di suo fratello era stato un segno affettuoso (almeno per i suoi standard). 

Ciò che lo colpì maggiormente fu la figura che avanzò dopo sua sorella: capelli rosso fuoco lunghi più sotto delle spalle e leggermente boccolati, corpo magro ma con le forme al posto giusto e occhi che a quella distanza Scorpius non ne seppe riconoscere il colore. Lily Potter non mostrava di certo i suoi undici anni, si ritrovò a pensare. E poi tutto accadde velocemente, mentre era perso nei suoi pensieri: l'annuncio del Cappello, il silenzio in seguito a ciò e la camminata convinta della ragazza che avanza nella sua direzione. E finalmente identificò il colore: erano grigi scuri.

Veritaserum || ScorilyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora