7° capitolo

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Era il 14 di dicembre, giorno precedente al ballo. La neve cadeva ormai fiocca su tutta l'area del castello. 
La situazione in quelle settimane era rimasta sempre la stessa, e Thomas, Albus e Camille erano terribilmente stufi. Da tempo infatti Scorpius e Lily non si rivolgevano la parola, se non per comunicare indirettamente attraverso modi alquanto volgari.
Lily conservava ancora l'indignazione per come Malfoy aveva osato rivolgersi a lei, ma sotto sotto era anche furiosa per il fatto che, appena saputo dello scherzo a Rose, le si era scagliata contro prendendo le sue difese. 


D'altro canto Scorpius si sentiva offeso per come la rossa poteva solo pensare che ad affollare la sua mente era la sciatta, ma anche per come si era svolta la situazione dopo la sera di quel bacio: dopo che l'atmosfera che aleggiava tra i due era scomparsa, Lily, che uscì finalmente dallo stato di trance in cui sembrava caduta, scappò, lasciando il povero serpeverde a guardarla inghiottita dall'oscurità.

E così, essendo i due troppo orgogliosi, decisero che aggirare la situazione era la cosa migliore, indifferenti al fatto che la tensione si riversava anche sugli membri del gruppo.
Camille era irritata dal comportamento del fratello e della sua amica, convinta del fatto che sarebbero riusciti a rovinare l'atmosfera del ballo e della festa che si sarebbe tenuta subito nella Stanza delle Necessità.
"Senti Lily, dovete proprio continuare così? Siete insopportabili! E non so se te ne rendi conto, ma domani è quindici! Quindici, capisci?" Sbottò indignata la piccola Malfoy.
"Non vedo come questo potrebbe cambiare le cose, Scorpius va al ballo con la mia purtroppo cugina" sputò acida la rossa.
Camille, esasperata, alzò occhi e mani al cielo, decretando che la sua parte ormai era già stata fatta.
***

Albus era letteralmente distrutto. Era appena rientrato in stanza dopo una lunga sessione di allenamenti di Quidditch, che durarono tutto il pomeriggio. Era talmente tanto sfinito che non ebbe nemmeno voglia di scendere a cenare. D'altro canto anche Scorpius non era da meno: i capelli solitamente perfetti sembravano una matassa di filamenti di filigrana argentati, talmente erano scompigliati, mentre la divisa completamente zuppa di sudore e di neve che si era sciolta.

Anche Albus pensava che la situazione di tensione presente tra Lily e Scorpius non avrebbe portato alcun beneficio; non aveva intenzione di passare una giornataccia a causa dei loro litigi.
"Scorpius?" tentò il piccolo Potter "Senti.."
"Sinceramente Albus, sono in uno stato abbastanza critico. Ho un disperato bisogno di una doccia. Non ti permettere di farmi una romanzina da fratello iperprotettivo per la propria dolce sorellina, perché Lily è una grandissima stron..."


Fu interrotto bruscamente dalla voce di Albus: "Non sono qua per difendere mia sorella, non sto dando né torto né ragione a lei o a te. Vorrei semplicemente che risolveste questa situazione. E' alquanto sfiancante" prese un attimo fiato "e inoltre sono preoccupato per mia cugina Rose. Non mi piace molto come ragazza ma è pur sempre parte della mia famiglia".
Scorpius sentendo l'ultima affermazione assunse una smorfia disgustata: "Non ho nemmeno intenzione di aggiungere tua cugina alla mia lista di donne. Mi fa assai ribrezzo, sappilo."
"Non capisco una cosa" Albus assunse un cipiglio dubbioso "perché hai accettato il suo invito al ballo?"


Poté giurare di aver visto Scorpius sbiancare. Il serpeverde infatti rimase sbigottito e sorpreso dalla domanda del compagno.
"Io... in realtà, non lo so" affermò scrollando leggermente le spalle, cercando di apparire il più disinvolto possibile.
"Oh, io credo proprio che tu lo sappia. E non è di certo interesse per mia cugina. Prova a pensare allo sguardo compiaciuto che lanciavi verso Lily quando l'hai vista arrossire appena hai accettato l'invito di Rose. Magari trovi la risposta tu stesso". 
E detto ciò il suo viso fu illuminato da un sorriso beffardo, prima di superare l'amico e chiudersi in bagno.
***

Veritaserum || ScorilyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora