2° capitolo

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La giornata di Lily, nonostante il successo di quella sera, non fu delle migliori: dopo il banchetto, durante il quale non aveva ne' toccato cibo ne' parlato con nessuno, si ritirò nel dormitorio, che scoprì essere nel sotterraneo. Nonostante fosse l'inizio di settembre, lì sotto sembrava novembre inoltrato, tanto che Lily nel suo semplice dolcevita nero rabbrividì. Il nervoso aumentò quando, con suo rammarico, notò le sue compagne di stanza: Vanessa Crabbe, ragazza anonima e abbastanza in carne, con il golfino rosa confetto e il fiocco rosso sulla testa assomigliava ad un maiale. Martha Parkinson, tipica ragazza poco sveglia, trasudava stupidità da tutti i pori. L'unica che fu degna di destare la sua curiosità fu Camille Malfoy: i bellissimi capelli biondi cadevano morbidi sino a metà schiena, sembravano quasi una cascata d'oro; il corpo minuto avvolto da una combinazione di abiti che solo al primo sguardo facevano intendere che la ragazza avesse stile.

Lily fu comunque soddisfatta quando, squadrando le ragazze da testa a piedi, le vide arrossire, segno che aveva il potere di mettere in soggezione le persone. E come biasimarle d'altronde, chiunque ragazza si sarebbe imbarazzata difronte a lei: oltre ai suoi particolarissimi occhi e capelli, la sua bocca era piccola e carnosa, la pelle diafana. Per i suoi undici anni era probabilmente la ragazza più bella lì presente. E di ciò ne era al corrente.

Si destò dai suoi pensieri quando vide Camille guardare con fare disgustato le altre due compagne di stanza, poi poi rivolgere uno sguardo d'intesa alla rossa dove si poti scorgere un po' troppa malizia.

Lily sentì che si sarebbe creata un'armonia con quella ragazza. Non sapeva quanto aveva ragione.

***

Dall'altra parte del castello Scorpius, avendo appena finito di riallacciarsi la cintura, si concesse due minuti di pausa per rilassarsi. La ragazza con cui aveva appena avuto un rapporto era ancora inerme sul suo letto senza vestiti. Non ricordava il nome, forse era Sarah o probabilmente Jasmine, ma non se ne era mai curato in fondo.

Quando la sua presenza iniziò ad irritarlo, scosse bruscamente la spalla nuda della ragazza, che con fare assonnato gli rivolse uno sguardo.

"Dieci minuti per prepararti. Ti voglio fuori di qui" asserì con tono duro.

L'espressione incredula balenò solo due secondi nel volto della ragazza, sostituita da un paio di occhi dolci e un fare civettuolo.

"Ci vediamo a colazione, Scorp?" chiese con voce smielata.

Scorpius d'altronde, alla cui scena aveva assistito milioni di volte, la liquidò asserendo: "Credi che tu valga più di quanto le puttane che cambio ogni sera valgono? Non farmi sprecare il mio prezioso fiato, non per delle cazzate simili. Ah, sono già passati quattro minuti, te ne rimangono sei per sparire da qui".

E come da copione, raccattata velocemente la roba, la ragazza scappò in preda ad un pianto isterico.

Scorpius non aveva mai avuto nessuna di loro tra la coscienza. Non capiva come loro potevano avere una qualsiasi aspettative se dopo cinque minuti in cui faceva il cavalier servente, gli permettevano l'accesso dentro le loro mutande.

Venne risvegliato dai suoi profondi pensieri dal rumore della porta spalancata, che rivelava un Thomas Nott dalla camicia aperta, la cravatta decisamente allentata e la zip dei pantaloni aperta a metà. "Wow sapessi che bomba la ragazza di stas.. Vedo che anche tu non ti sei smentito" Ammiccò al letto completamente sfatto e al reggiseno dimenticato in terra. Scoppiarono entrambi in una fragorosa risata, che risuonava forte nelle pareti, tanto che Albus Potter, loro compagno di stanza, che stava passando la notte nel divano della Sala Comune sputò acido: "Non solo sono costretto a passare la notte in un divano per non assistere alle vostre sveltine, in più devo venire svegliato dalle vostre risate da ragazzina eccitata".

Si guardarono per un'istante dopo aver elaborato l'affermazione dell'amico, inutile dire che la risata dei due coinvolse anche il terzo.

***

La mattina di Lily cominciò abbastanza bene, dopo una doccia calda, un completo composto da jeans grigi, maglione e stivaletti color porpora, poteva ritenersi soddisfatta. Fu piacevolmente sorpresa quando vide che Camille la stava aspettando per scendere in Sala Grande con lei.

Mentre sbucavano dalla Sala Comune fu la Malfoy a prendere la parola: "Allora, com'è vivere nella famiglia del Bambino Sopravvissuto? Ho visto gli sguardi dei tuoi fratelli ieri, sembravano sorpresi, ma non così tanto"

"Sapessi. E' un mio talento naturale distinguermi dalla massa stereotipata che purtroppo sono costretta a chiamare famiglia; se ne sono sempre accorti tutti, per questo ieri là dentro erano i meno increduli" Lily scrollò le spalle, e unendosi ai risolini della sua nuova amica giunse in Sala Grande.

***

Mentre spalmava la marmellata sul suo toast, Lily notò come il ragazzo difronte a lei, nonché Scorpius Malfoy, continuava a fissarla. Irritata dal suo pungente sguardo, disse in tono duro: "Cosa hai ancora da guardare, biondo?" Mentre alzò un sopracciglio.

In tutta risposta Scorpius sorrise beffardo.

"Sai, mi chiedevo cosa ci facesse un'altra Potter al tavolo dei Sempreverde". Mentre Camille li osservava di sottecchi punzecchiarsi, Lily decise saggiamente di ignorarlo, con fare altezzoso. Da quel momento seppe che nome portava il suo nuovo nemico all'interno delle mura di Hogwarts. Non sapeva quanto si stava sbagliando.

Spazio autrice

Ciao ragazze! Mi scuso con voi per la brevità dei capitoli e per le poche parti Scorily, ma già dal prossimo ne saranno presenti molte di più! Questi erano perlopiù capitoli introduttivi per delineare i caratteri dei personaggi.

Grazie ancora a tutte di cuore!

Veritaserum || ScorilyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora