Capitolo 9. Asgard

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Mi trovo ancora tra le braccia di Loki con il volto rigato di lacrime nascosto contro il suo petto marmoreo, e sono ben consapevole che Thor e Heimdall probabilmente ci stanno guardando ma non riesco ancora a sciogliere l'abbraccio scossa come sono da questo uragano di emozioni che mi invadono senza tregua alcuna.
Ciò che mi sta aiutando a ritrovare la calma sono le lievi carezze di Loki sui miei capelli, non so spiegarlo in modo razionale ma sembra avere la capacità di calmarmi in qualsiasi situazione anche con il più piccolo gesto, è come se sapesse perfettamente di cosa abbia bisogno ed è una cosa che proprio non riesco a capire eppure mi riempie il cuore di gioia sapere che posso fare affidamento su di lui per qualsiasi cosa, o almeno spero sia così anche in seguito.

«Tutto bene?» mi chiede Loki dopo qualche altro minuto che ho utilizzato per ritrovare un certo controllo sul mio corpo e sulla mia mente.

«Non so cosa mi sia preso.» gli dico come a volermi scusare per il mio comportamento anche se non riesco ancora a staccarmi dal suo abbraccio.

«Credo sia più che normale Claire, non preoccuparti.» mi dice lui accarezzando dolcemente i miei capelli adesso liberi dal grosso cappuccio che li nascondeva completamente.

«Non mi era mai successo prima di venire travolta dalle emozioni in questo modo.» gli dico sollevando lo sguardo sul suo volto per scoprire che mi sta osservando con una tale dolcezza nello sguardo che potrei benissimo perdermici e non ritrovare più una qualche via di fuga.

«Non c'è alcuna vergogna a mostrare le proprie emozioni per quanto esse siano.forti e travolgenti, inoltre hai tutti i motivi del mondo per lasciarti andare un po'.» mi dice tranquillamente per poi sorridermi in modo molto comprensivo.

«Nostro padre ci sta aspettando.» si intromette Thor dopo essersi schiarito la voce per attirare la nostra attenzione su di sé.

«Allora sarà meglio non farlo attendere oltre.» gli risponde Loki roteando gli occhi in modo esasperato prima di sciogliere l'abbraccio e tenendomi per mano si incammina dietro al fratello diretti verso l'uscita dell'ampio salone.

«A presto Heimdall.» lo salutano in coro i due fratelli mentre io mi limito a fare un cenno imbarazzato nella sua direzione.
Per tutta risposta lui fa un lieve inchino nella nostra direzione per poi tornare alla sua posizione davanti alla grande spada massiccia di cui non capisco proprio il funzionamento per quanto mi sforzi.

«Quindi questa è Asgard?» chiedo curiosa di vedere su quale strano pianeta sono approdata.

«Casa.» si limita a rispondere Thor fermandosi ad osservare il panorama mozzafiato che ci troviamo davanti una volta oltrepassata la grande porta del salone.
Rimango talmente sbalordita da ciò che vedo che per qualche attimo non sono neanche in grado di formulare un pensiero di senso compiuto.
A poca distanza da dove ci troviamo si intravede quello che sembrerebbe un enorme dirupo a prima vista ma guardando più attentamente mi accorgo che proprio in mezzo ad esso vi è una scala molto lussuosa che permette di scendere senza il pericolo di precipitare.
Al di là di questo il panorama che scorgo è dei più belli che abbia mai visto in tutta la mia vita : quello che sembrerebbe un vasto oceano circonda interamente una enorme città costruita tutto attorno ad un magnifico e gigantesco castello di un bianco splendente quasi come se fosse fatto con cristalli veri e propri.
Osservando tutto ciò con più attenzione mi accorgo che le normali abitazioni ruotano proprio attorno al palazzo e probabilmente ve ne saranno altre anche al suo interno.
I tre soli alti nel cielo offrono un atmosfera ancora più magica al tutto, come se non fosse magico già così.

Non saprei trovare una parola per descrivere tutto questo...

«È bellissimo.» dico ad alta voce sentendomi quasi in dovere di dire qualcosa a riguardo.

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