Perché mi sembri sempre cosi inevitabile?

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Erano passati due anni dalla loro separazione, erano passati due mesi da quando Camila aveva iniziato a frequentare Taylor, le piaceva quella ragazza avevano tanto in comune, credeva persino di amarla ma in cuor suo sapeva che l'amore, quello vero, lo aveva già provato e nessuno sarebbe stato in grado di superarlo, quel tipo di amore apparteneva a quella ragazza che aveva conosciuto per caso in quel bar e sarebbe stato suo per sempre. Erano passati due mesi da quando Lauren aveva ricominciato a divertirsi con chi capitava, aveva paura di amare di nuovo, "ho trovato l'amore della mia vita e l'ho perso" era questo quello che si ripeteva continuamente ed era questo quello che la spingeva a non impegnarsi più con nessuno. Capitava spesso che passassero del tempo insieme, per la loro bambina, Eliza, in quelle ore tutto sembrava normale, come se nulla fosse successo, non esisteva nessuna Taylor e non esistevano le numerose ragazze dei bar, erano solo loro, Camila, Lauren, Eliza e i ricordi della loro vita passata, ma come tutte le cose belle anche quei momenti finiviano e ritornavano alla dura realtà, due donne che si sono amate al tal punto da farsi del male. Era una delle classiche serate, Camila, Taylor ed Eliza sedute a tavola che discutevano, durante la cena, della loro giornata, era una delle classiche serate fino a quando Eliza, con tutta la sincerità che un bambino potesse avere, disse rivolgendosi alla cubana

"Mamma è quasi Natale, mi piace Taylor, ma io voglio passarlo con te, con mamma Lolo e le zie come facevamo prima"

Quelle parole furono come un pugno nello stomaco, quante cose erano cambiate in cosi poco tempo, tutte le certezze che aveva ora non c'erano più, le sue migliori amiche non le vedeva quasi più, e Lauren, Lauren era li, ma lei l'aveva lasciata andare "Mi sento più libera senza di te" aveva detto, "Ti amo anche io" avrebbe voluto dire, ma non lo fece, non era lei quella che rischiava, lei era quella debole della coppia, il rischio era un 'privilegio' che solo Lauren poteva concedersi, osservò Taylor, era una brava ragazza, non voleva illuderla, ma non voleva neanche illudere se stessa, doveva smettere di pensare a Lauren, Taylor ora come ora era un porto sicuro, Lauren invece era un rischio

"Camz"

La bionda la riportò nel mondo reale, la chiamò in quel modo, all'inizio scherzavano su questo e le piaceva, ma quello era un diritto che solo Lauren poteva avere, anche quella sera non ci fu intimitá fra le due, non che Camila lo desiderasse, la proposta di Eliza le aveva riportato in testa troppi ricordi e tutte le certezze che credeva di aver ritrovato erano di nuovo andate in frantumi, si alzò dal letto e si diresse verso la libreria, prese un dvd, era quello dell'ultimo Natale che passarono tutte insieme, lo vide e pianse, consapevole che in quegli anni lei aveva vissuto la vera felicità, le mancava Lauren, finalmente lo ammise a se stessa, e per quanto volesse provarci, non avrebbe mai smesso di amarla, scrisse una breve biglietto a Taylor

"Voglio essere sincera e diretta con te, mi manca Lauren, mi manca la mia vecchia vita, mi manca litigare con lei e fare pace subito dopo facendo l'amore, mi manca vedere il sorriso di Eliza al mattino quando saltava nel nostro letto, ci sono cose che per quanto ci si sforzi non si possono nascondere, mi darai della pazza, e forse hai ragione mi sto comportando da tale, ma è cosi da pazzi cercare di salvare ciò che hai di più caro al mondo?"

Posò il biglietto sul tavolo, prese le chiavi ed andò da quello che era l'amore della sua vita.

Lauren aveva preso un piccolo appartamento, non che non le piacesse vivere con Dinah, Ally e Normani, ma aveva bisogno anche lei dei suoi spazi, era stesa nel letto, e come tutte le sere ripensava alla sua storia con Camila, a tutti gli errori che aveva commesso e che avrebbe potuto evitare, poi pensava al presente, era ritornata la donna che non voleva più essere, non riusciva a dormire, si avvicinavano le festività e il solo pensiero che le avrebbe dovute passare da sola la spaventava, odiava la solitudine, aveva bisogno di dormire, era l'unico modo per smettere di pensare, cosi fece quello che ormai faceva ogni sera, infilava un maglione della cubana, glielo aveva preso il giorno in cui si erano lasciate, era un modo per sentirla più vicina, stava finalmente per addormentarsi quando sentì bussare insistentemente alla porta, cosi si alzò e quando fianalmente aprì, le passarono davanti agli occhi gli ultimi 5 anni della sua vita, Camila era li e si guardavano con gli stessi occhi di cinque anni fa, senza più rancore, ma solo sofferenza, rabbia per il fatto che avrebbero potuto fare di più per il loro amore, ma come si dice, bisogna perdersi davvero per poi ritrovarsi completamente, Camila fu la prima che ebbe il coraggio di parlare

"Mi manchi, mi manchi sempre, la sera prima di dormire, la mattina appena mi sveglio, mi mancano le chiamate inopportune nel bel mezzo di un qualcosa di importante, mi manca chiederti cosa vuoi per cena, mi manca vederti ridere e scherzare con Eliza, mi manchi tu"

La maggiore rimase immobile e continuava a fissare la mora negli occhi, poi finalmente parlo2

"Anche tu sai, mi manchi anche tu"

Lauren si spostò dalla porta e fece entrare Camila in casa

"Credo che dovremmo parlare" disse la cubana

Ed è quello che fecero, per la prima volta parlarono di tutto senza urlarsi contro, parlarono e capirono quanto stupide fossero state a non averlo fatto prima, capirono che se solo avessero avuto meno paura ora non sarebbero arrivate a questo punto, ora c'era solo un ultima cosa da chiarire, Taylor

"Mi sembra che tu debba chiedermi qualcos'altro giusto?"

"Perché Taylor? Perchè proprio con lei? Perchè per lei, nonostante sapessi tutto ciò che era successo, hai voluto correre il rischio?"

"Mi stai veramente chiedendo perchè lei, o mi stai chiedendo perchè sono andata avanti? Cosa pensavi? Cosa potevi pretendere che sarei rimasta a piangermi addosso come hai fatto tu?"

"No" rispose nel tentativo di difendersi

"Si, invece, pensavi che sarei tornata da te Lauren"

"Lei ti rende felice?"

"Si a volte mi rende felice"

"Quando?"

"Quando mi prepara la cena dopo una lunga giornata, quando mi porta un dolce per colazione a letto la mattina accompagnata con dei fiori"

"E lei lo sa che dopo una lunga giornata di lavoro quello che ti piace fare è mangiare pizza e bere birra a letto? Lo sa che non deve prenderti i dolci al cioccolato perchè non ti piacciono? E lo sa, pensando di andare sul sicuro, regalandoti delle rose rosse che i tuoi fiori preferiti sono i girasoli?"

"No"

"E ti abbraccia mai cosi, Camila? La notte, quando fa freddo, ti stringe mai cosi?"

Lauren si fece coraggio e l'abbracciò dolcemente, sentì i muscoli di Camila irrigidirsi sotto al suo tocco

"No"

"E ti guarda mai cosi? Come se fossi tu l'unica cosa bella al mondo, come se fossi il motivo di dolore, rabbia, rimorsi, ma anche motivo di gioia, felicitá, vita?"

"No, Lauren" sussurrò appena appoggiando la fronte contro quella della donna davanti a lei

"E ti bacia mai cosi Camz? Come facevo io? Te la ricordi l'ultima volta che ti ho baciata? Ti bacia mai come se fosse l'unica cosa giusta da fare?"

"Lauren"

Fu l'unica cosa che Camila riuscì a dire prima che le loro labbra si incontrassero

"La ami?"

"Ci tengo"

"No, ti ho chiesto se la ami"

"Lei credo che mi ami sai? Dice che la rendo felice come mai nessuno prima d'ora, ma io.."

Le dita di Lauren incontrarono il volto di Camila e poi le sue labbra per zittirla

"Mi ami?"

"Si" rispose senza pensarci su due volte fu un si cosi, semplice e sincero

"Ti amo anche io Camila"

BETTER TOGETHER-(Camren One shot)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora