Day 4 - Latte e biscotti

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Yevgeny Milkovich era un bambino fin troppo intelligente per la sua età.

Era un piccolo genio con i numeri, sapendo già contare ben oltre il numero 20, la dove i suoi compagni di scuola si erano arenati.

Ma era pur sempre un bambino di 5 anni, e certe cose non le capiva.

"Zia Fi, come fa Babbo Natale a portarmi i regali , la sera della vigilia di natale?"

Yev stava colorando un astratto disegno di lui e Babbo Natale mentre dondolava le piccole gambine da uno degli sgabelli della cucina dei Gallagher.

Toccava a Fiona tenerlo d'occhio, come quasi tutti i pomeriggi in cui non lavorava.

Era sola, senza fratelli o Debbie intorno a darle una mano.

Non era male però. Per fortuna, Yev non aveva la tipica tempra dei Milkovich.

In più fare da babysitter a suo nipote, invece che ai suoi fratelli , sembrava completamente diverso.

Se mangiavano troppi zuccheri, non doveva pulire vomito o occuparsi di notti insonni. Se erano malati , si limitava a fargli visita con un nuovo giocattolo a casa loro, invece che assicurarsi che prendessero le medicine e cucinare.

Praticamente, era come crescere i suoi fratelli, ma con solo i vantaggi.

Se Yev combinava qualcosa in casa sua, solitamente Ian si limitava a guardarlo di sbieco e a metterlo in punizione.

Mickey, invece, era di certo il padre "buono". Semplicemente non ce la faceva a dire di no a Yev.

Di certo era strano vedere Ian fare il papà. Yev non era venuto di certo al mondo nei migliori dei modi , e Fiona aveva temuto che il bambino fosse dimenticato , o peggio, dato in adozione.

Ma l'ha dove c'erano famiglie catastrofiche che ricevevano la visita dei servizi sociali almeno una volta al mese nel loro vicinato, non si poteva di certo dire che Yev stesse crescendo in una di quelle famiglie.

La dove bambini della sua età avevano genitori assenti, Yev aveva una mamma splendida , che cercava di educarlo come meglio poteva nonostante Svetlana stessa non avesse ricevuto la migliore delle educazioni , e ben due papà a dir poco fantastici.

Dio, Fiona avrebbe voluto Ian e Mickey come padri, piuttosto che Frank.

Mickey , pur lavorando in un dannato bar, non tornava mai a casa ubriaco e aveva anche smesso di fumare da quando si era sposato con Ian.

Ian, dal canto suo, aveva fatto promessa solenne a Yev stesso di prendere le sue medicine regolarmente. E infatti, aveva solo avuto un paio di brutte crisi in quei 3 anni di matrimonio.

Si tenevano fuori dai guai, dopo averle dato abbastanza preoccupazioni da farle venire i capelli bianchi, e Fiona era così fottutamente orgogliosa di suo fratello.

Dio, era orgogliosa pure di Mickey.

Ma tornando alla domanda, Fiona si avvicinò a Yev sorseggiando una tazza di caffè, arruffandogli appena i capelli biondi.

"Perchè me lo chiedi?" chiese ridendo.

"Papà Mickey dice sempre ha i razzi nella slitta, ma io non gli credo" disse Yev corrucciato "Papà Ian dice che la polvere di stelle lo fa andare più veloce, e mamma ha iniziato a raccontarmi una strana leggenda russa ma non ho capito molto. Sono un po' confuso"

"Oh beh, quello che dicono i tuoi papà è vero!" disse Fiona, sedendosi accanto a lui "A volte si fa aiutare dagli elfi, però"

"Elfi?" chiese Yev ridendo "Ma zia, loro lo aiutano solo a costruire i regali"

Merry fu****ing Chrismas from the south sideWhere stories live. Discover now