P.O.V. Raphael
Un'altra giornata di lavoro si accingeva a finire, tutti gli umani si muovevano veloci verso le loro macchine diretti a casa, dove una famiglia li aspettava. Un po' li invidiavo, almeno loro avevano qualcuno che li aspettava a casa, in attesa dei racconti della giornata e di quei sorrisi che io non vedevo da tempo, un po' per il pericolo che rappresentavo, un po' perché mia madre non era proprio una da sorrisi e carinerie.
Presi le chiavi della Lamborghini Aventador nera opaco e mi avviai verso il parcheggio della casa di moda in cui ero questa volta, la notte prima avevo svolto qualche sporco incarico da parte di qualche mafia e nella mattinata avevo tenuto lezione di pugilato a dei ragazzi. Certo non era poi tutta questa fatica, non facevo nulla di che e a fine serata avevo ancora parecchia adrenalina da smaltire.
Sospirando entrai nella macchina e la misi in moto, uscii velocemente dal parcheggio facendo stridere le gomme sull'asfalto e facendo sbandare qualche macchina che passava davanti all'uscita del parcheggio. Ridacchiai vedendo gli umani arrabbiati che imprecavano contro di me e la mia infernale macchina, scossi la testa a quelle parole urlate e continuai a tutta velocità superando tutte le macchine.
Arrivai ad un semaforo e lo passai nonostante fosse quasi rosso e in poco tempo mi ritrovai sul rettilineo che c'era per arrivare ad un complesso di case – tra cui la mia – leggermente separate dal resto della città, erano le villette più "IN" del quartiere.
Parcheggiai di fronte al garage e una vicina di casa uscì sorridendomi, ricambiai il sorriso e vidi che scosse la testa, probabilmente stava pensando ciò che mi diceva sempre e cioè "Perché Raph caro vai sempre così veloce in macchina?". Entrai in casa e trovai un messaggio sul tavolo in marmo nero della cucina.
"Sappiamo chi sei, non ti nascondere vieni a trovarci. Ti attendiamo con estremo piacere"
Sapevo già chi aveva osato inviare un messaggio del genere a me e sorridendo uscii di nuovo di casa chiudendomi la porta d'ingresso alle spalle, misi il cappuccio della tuta in testa e mi avviai a passo svelto verso la casa dell'orrore. Non ebbi il tempo nemmeno di bussare o aprire da solo la porta che quest'ultima si spalancò rivelando le due ragazze dell'altra volta.
La prima sembrava mezza addormentata, mentre l'altra era come frenetica, sempre alla ricerca di qualcosa. Inarcai impercettibilmente un sopracciglio avvicinandomi alle due che subito si fecero da parte per farmi passare. Entrai dentro la casa e assomigliava molto alla mia come arredamento, le demoni mi superarono e andarono in salotto mettendosi sedute sull'unico divano presente.
Fecero invece segno a me di mettermi seduto davanti a loro, su una poltrona in pelle nera separata dal divano solo da un tavolino in cristallo. Mi accomodai accavallando le gambe e appoggiando la schiena allo schienale, totalmente rilassato niente e nessuno mi preoccupava. Le ragazze parvero rendersene conto e si guardarono accigliate, come se non capissero bene cosa stava accadendo. Sospirai rumorosamente e le osservai inclinando la testa da un lato.
<< Allora demoniette per cosa mi avete convocato qui? O semplicemente il biglietto minatorio lo devo prendere per un benvenuto per voi? >>
Chiesi ironico e socchiudendo leggermente gli occhi. Le demoni prese in contropiede si guardarono ed una di loro si alzò velocemente e lanciandomi un'occhiata andò via correndo, probabilmente a chiamare i loro amici. Osservai quella rimasta – la demone che sembrava perennemente assonnata – e cominciai a picchiettare con finto nervosismo sulla poltrona e riservandole il sorriso più falso che potevo fare.
P.O.V. Ekaterina
Se Avarizia non si sbriga fuggo via immediatamente, pensai quando lo vidi innervosirsi. Ricambiai il sorriso che mi fece e mi alzai anche io diretta alla credenza con tutti i liquori. Presi due bicchieri e della vodka, la mia bevanda preferita e della mia terra d'origine. Quella era vodka pura, originaria e impossibile da imitare. Versai il contenuto nei due bicchieri e ne porsi uno all'ospite.
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Welcome to Hell - have a nice day!
FantastiqueIl Diavolo ha deciso di prendersi una piccola vacanza dall'Inferno lasciando così il comando, momentaneo, della baracca ai suoi più fedeli sudditi e consiglieri. Voi vi chiederete "Ma chi saranno mai questi fantomatici consiglieri?" e chi altri se n...