Separazione

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I membri del G-5 vennero condotti al cospetto di Jorhan, che era seduto sul suo trono fatto d'ossa, indossando una camicia bianca che lasciava intravedere il suo fisico scolpito, una giacca modificata con il simbolo della Marina dai colori rosso scuro e nero e i pantaloni scuri che si infilavano negli stivali marroni.


-Smoker! Che lieta sorpresa...


Jorhan rise, mentre il G-5 veniva sbendato.


Ariel era ancora svenuta tra le braccia di uno dei suoi compagni, ma inconsapevolmente aveva gli occhi di Jorhan addosso.


-La svenuta sarebbe? Ah, fa niente...


Cosa volete?


Smoker si fece avanti, anche se doveva ancora riprendersi dall'ultimo scontro.


-Lo sai benissimo perché sono qui. Resuiscimi Hina!


-È caduta mia prigioniera ad Impel Down, preferivi che la lasciassi lá con tutti quei pericolosi criminali, che uscivano come formiche dalle rovine?


Jorhan aveva preso in ostaggio Hina proprio per salvarla, benché lei avesse ucciso i suoi uomini senza pietá: li aveva lasciati bruciare vivi all'interno della prigione che stava per crollare.


-Voglio vedere un documento del Governo che richiede il suo rilascio; solo a parole non posso fidarmi....


Smoker sospiró rassegnato, stava per implorare pietá ad un pirata.


-Non posso tornare senza di lei al comando generale. E non sono qui per vombattere, voglio solo che mi lasci riportare indietro Hina senza problemi.


Combattere in quel momento non sarebbe stato saggio, questo Smoker lo sapeva bene, proprio per quel motivo per stavolta avrebbe chiuso un occhio con quel pirata.


-E perdona la mia sottoposta, a volte è un po' impulsiva e si lascia trasportare troppo dai sentimenti.


Guardó la ragazza dai capelli rossi, ancora svenuta e che non dava segni di ripresa, quando si fosse svegliata, le aspettava una bella strigliata.


-Avrai Hina, te lo concedo, visto il rispetto che nutro nei tuoi confronti di avversario.


Ma stasera la tempesta vu porterebbe ad avere una tomba tra gli scogli...Vi fermereta al castello!


La dimora di Jorhan era un vecchio, enorme castello con molte ale in rovina in via di ristrutturazione, ma jon peccava certo in quanto bellezza e decoro. Il pirata amava lo sfarzo e la precisione nei dettagli, tanto quanto amava il denaro, l'alcol e le belle donne.


Hina, intanto, era stata condotta nel salone; lo scontro con Jack, il cuoco della Dragon, le aveva procurato un'enorme ferita che squarciava il braccio destro, ma che i medici avevano suturato e pulito.


Smoker ringrazió Jorhan per la sua comprensione, ma uno dei suoi soldati gli si avvicinó per chiedergli come dovevano procedere con Ariel. Il comandante si avvicinó alla ragazza, constatando le sue condizioni ed era presa molto male; le toccó la fronte, la temperatura si era alzata e lo si vedeva anche dalle guance arrossate e il respiro pesante.


-Puoi fare qualcosa per la mia sottoposta?


Jorhan si alzó, avvicinandosi a loro, puntando lo sguardo su Tashigi, quanto avrebbe voluto sfidarla e farle vedere chi comandava, poi spostó lo sguardo su Ariel, priva di sensi in braccio a un soldato.


-Lasciala ai miei medici, lo scontro con Sparks le avrá sicuramente fatto salire la febbre e la scossa le ha colpito il cuore.


Smoker consegnó ai medici la ragazza, per poi chiedere al biondo di mostrargli le loro camere, cosí che potessero riposare. La servitú condussr i marine nelle loro stanze, ma i medici erano dovuti tornare in salone da Jorhan.

La Pantera e la ViperaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora