Jorhan preferì non proseguire in quelle effusioni, di certo non poteva far scendere la ragazza dalla carrozza come mamma l'aveva fatta, anche se poi l'immagine di Ariel con addosso solo la sua giacca rossa gli si palesò nella mente e questo lo portò a interrompere i suoi baci, per sfilare completamente il vestito dal corpo di lei, guardandola con desiderio.
Lei arrossì leggermente, trovava che lo sguardo di lui così accesso di desiderio, lo rendesse ancora più attraente, tanto che non resistette ad attirarlo a sé per baciarlo. Continuò ad accarezzargli la schiena con dolcezza.
Alla fine lui non resistette oltre e le sfilò il reggiseno, alzandosi ad osservarla in tutta la sua bellezza, poi cominciò ad accarezzargli i seni, continuando a baciarla con intensità, mentre sentiva che l'ambiente si scaldava, anche se lei aveva dei brividi, ma non erano certo di freddo, erano scosse di piacere che riverberavano per tutto il corpo. Lei passò a baciargli il collo, scendendo fino alla spalla.
Jorhan si sfilò i pantaloni e la fece sedere su di sé, mentre le prendeva la nuca ed andava a intrecciare la sua lingua con quella di lei, ormai le azioni di entrambi erano guidate solo dall'istinto e dal piacere che entrambi si stavano regalando.
Lui scende baciandogli il collo, l'incavo della spalla, fino ad arrivare al suo seno; baciandoglielo e mordendogli leggermente la pelle, questo fa esplodere altri brividi sul corpo, lei appoggia la fronte sulla spalla di lui. I baci di lui, poi scendono lungo il suo ventre, mentre la fa sdraiare sul sedile della carrozza, arriva fino al basso ventre, abbassandogli leggermente l'intimo e appoggiando le labbra sulla sua pelle. Ariel si abbandona completamente al tocco di quell'uomo così esperto in quello che stava facendo.
Alla fine quel bacio arriva a toccare anche la sua intimità, per un nanosecondo, seguito poi dall'incontro per l'ennesima volta tra le labbra di entrambi e i loro sguardi finirono con l'incrociarsi.
-Ti dispiace ancora di essere stata lasciata qui?
Le accarezza l'interno coscia, sapendo bene che aveva appena fatto una domanda inappropriata per il momento.
-No... Non mi dispiace più così tanto...
Ma in quel momento Ariel si ricordò che non sarebbe potuta rimanere con lui e la tristezza le velò il volto.
-Non basta, non deve dispiacerti affatto.
Glielo sussurra in un orecchio, mentre le sue dita si insinuano nell'intimità di lei per fare in modo che quel velo di tristezza sparisse.
-Non è quello che mi rattrista, ma lo sappiamo entrambi che io dovrò andarmene...
-Quello non è un motivo valido, quest'isola sarà sempre pronta ad accoglierti.
Infine lui viola l'intimità di lei con un solo dito, iniziando a muoverlo piano, un leggero gemito le sfugge, ma quelle parole resero quel gesto così dolce che lei si rilassò immediatamente.
-E se io lasciassi la marina?
-Se tu la lasciassi saresti finalmente libera.
Le loro labbra si incontrarono e lui continuò a muovere piano il dito, ma in quel momento la carrozza si fermò.
-Proprio ora?
Si prepararono per scendere e lei venne avvolta nella giacca di lui, mentre camminando al suo fianco venne condotta al castello.
Arrivarono alla stanza di lui, dove entrarono e si chiusero la porta alle spalle, baciandosi finirono a cadere sul letto a due piazze, lei venne privata della biancheria intima e lui si sistemò tra le gambe di lei, allargandole e la lingua di lui prese il posto che prima era occupato dal dito.
I baci attutivano i gemiti di lei, che inarcò la schiena abbandonandosi completamente la piacere che lui le offriva.
Lui si stacca e risale il corpo di lei, guardandola negli occhi.
-Ariel, sei troppo bella, non riesco a trattenermi...
-Credo che per oggi tu ti sia trattenuto abbastanza.
Glielo sussurra paino per poi tornare a baciarlo.
Fa in modo che lei si sieda su di lui, che ne l frattempo si era tolto i pantaloni e il boxer, mentre lui le scioglie i capelli, lei allargando le gambe si siede su di lui, facendolo entrare piano; mentre continuano a baciarsi.
I loro movimenti cominciano piano, i loro gemiti si uniscono, i loro corpi si guidano tra di loro; tutto combacia come un puzzle, mentre loro pregano che la notte non passi mai e il giorno scompaia come una bolla di sapone.
Jorhan la sposta facendola finire sotto di sé, mentre continua con le spinte che si sono fatte sempre più forti, come i gemiti di lei.
Passarono minuti, prima che lei si lasciasse andare al piacere, raggiungendo il limite, ma lui ancora non era arrivato a quel livello.
-Sei bellissima... ora però è il mio turno.
-Fa quello che devi...
Le spinte di lui continuarono, lei era ancora scossa dai brividi provocati dal piacere e dall'orgasmo appena avuto.
Jorhan dopo poco raggiunse il limite, riversandosi dentro d lei, ora erano diventati parte l'uno dell'altra.
Piano lui uscì da lei, andando a baciarla dolcemente, guardandola con dolcezza, mentre tirava su il lenzuolo coprendo entrambi.
-Ora forse è meglio se ci mettiamo a riposare...
-È stato bellissimo...
Lui la strinse tra le sue braccia, baciandole i capelli.
Lentamente entrambi si lasciarono andare ai sogni di quella notte, stando l'uno tra le braccia dell'altra.
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La Pantera e la Vipera
FanfictionQuesta storia deriva da una role a cui ho partecipato con la mia OC, derivante dal mondo di One Piece. La storia parla dell'incontro tra Ariel Lancaster, una marine e Jorhan Blackfire un pirata con un passato travagliato. Come andrá a finire tra i d...