Someone holy insisted

391 22 20
                                    

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Someone holy insisted

Le risate dei bambini occupavano ogni angolo della sua attenzione, distraendolo dai suoi pensieri. Correvano instancabilmente da una parte all'altra del piccolo campetto dell'oratorio, lanciando puntualmente la palla contro la rete che li divideva dalla strada e facendo echeggiare le sue molle arrugginite.

-"Lo sapevo che non avresti fatto gol nemmeno stavolta! Così impari a scegliermi per la tua squadra la prossima volta."

Rise Frank, fingendo di non riuscire a prendere il controllo del pallone.

-"Perché mai dovrei volere una schiappa come te!"

Lo canzonò divertito il bambino.

Con l'arrivo dell'estate, l'oratorio aveva iniziato a brulicare di ragazzini di tutte le età durante il pomeriggio, occupando gran parte del tempo libero di Frank e facendolo crollare a letto ogni sera.

Non che la cosa gli pesasse, trovava il tempo di studiare al mattino, per poi correre in chiesa per dare una mano in qualsiasi cosa potesse essere utile.

Si divertiva a giocare con i bambini e con i ragazzi, era genuino e puro, che ci fosse un sole cocente o una leggera pioggerellina, lui non si sarebbe mai tirato indietro.

-"Goooooooool!!!"

Frank si finse abbattuto e incredulo, pensando a quanto fosse semplice rendere qualcuno felice a quell'età.

-"Domani vogliamo la rivincita."

-"No dai Frank, facciamo un'altra partita! Adessooo!"

-"Ma non vi stancate mai?" stirò il colletto della t-shirt portandoselo al viso, asciugandosi grossolanamente alcune gocce di sudore. "e va bene, e va bene. Datemi solo cinque minuti!"

Non fece nemmeno in tempo a concludere la frase che tutti erano già pronti a ricominciare.

Sorrise tra sé, cercando di riprendere fiato.

Una bambina gli si avvicinò, lo tirò per la maglietta e gli mostrò un mazzolino di fiorellini, di quelli piccoli e giallognoli, che crescono spontaneamente come erbacce un po' ovunque, insignificanti ai più, fastidiosi per i giardinieri, abituati ad essere calpestati o ignorati, ma in quel momento il più bel bouquet agli occhi di quella bimba.

Aveva raccolto anche alcune margherite, con i loro petali bianchi ma sfumati sul fucsia verso le punte, che ravvivavano come fiammelle rosate quel prezioso fascio.

-"Piaceranno alla mia mamma?"

-"Oh ma che belli! Certo che le piaceranno, ne daresti uno anche a me?"

Si abbassò, cercando di essere alla stessa altezza della bambina, mentre questa gli porgeva una delle margheritine, e notò che lei scelse proprio la più bella da donargli.

Hallelujah!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora