Eravamo in quattro, escluso me erano presenti Francesco, Federico e Christian.
Ma dove eravamo?
Stavamo viaggiando su un treno diretto chissà dove.
I tre erano seduti, io in piedi ad osservare la situazione nel vagone, anche se ero girato verso il finestrone più vicino.
Guardavo la nebbia che sembrava fatta di polvere di diamante, perché rifletteva la luce del sole di mezzogiorno.
Era troppo caldo anche se era piena estate.
Tanto era caldo che si sentivano i bulloni di ferro dei sedili che si espandevano e spaccavano il legno.
Mi guardai un pò in giro e pensai di sgranchirmi le gambe non avendo nulla da fare.
Eravamo diretto chissà dove, ma in effetti... eravamo davvero lì sul treno?Mi svegliai e alzai di scatto nella tenda che avevamo montato la sera prima.
Ero rimasto solo e il sole era già alto.
Sentii delle fitte alla testa, probabile un'emicrania per lo stress del viaggio e del dormir scomodo.
Volevo solo tornare a dormire, ma Francesco aprì la tenda facendo entrare il sole in tutta la sua chiarezza.
Dissi:" ma che cazzo fai?" E lui replicò:" buongiorno principessa".
Mi venne per un attimo il broncio, poi scoppiai a ridere insieme a lui e dissi:"buongiorno anche a te".
Iniziò così la giornata.Mi presi due asciugamani che misi alla vita e l'altro sulla spalla.
Misi le solite ciabatte da campeggio, cioè zoccoli di plastica colorati in modo vivace, e andai ai bagni.
Mi lavai, asciugai e tutto, ero pronto per la giornata da turista.
Prendemmo le cose di valore e le portammo con noi, il resto lo avevamo chiuso nella tenda, roba di poco conto, forse il phon era la cosa più costosa.
La città che avevamo deciso di visitare era in Belgio e quindi non può che essere la città di Bruges!
Uno dei luoghi più belli che vidi nell'adolescenza in viaggio con i miei genitori.
Ero stato io a trascinare gli altri fin qui.
Dissi che valeva davvero, e in effetti è così, ma il vero obiettivo di questa mia quinta visita era il museo delle patatine fritte che fino ad oggi non ero ancora riuscito a visitare.
La città rimase un incanto come lo era stata diversi anni prima.
Un gioiello.
I fiumi che scorrevano impetuosi non curanti del forte sole e che si scontravano contro gli antichi mulini di legno, il gran numero di fiori esposti sui balconcini e fuori dai negozi e la gente che sorrideva, tutto questo è una sfaccettatura di Bruges e che amo.
Ma non sono qui per parlare delle miei memorie, voi siete qui per ascoltare la storia odierna di quattro ragazzi scalmanati che si godono la vita dopo aver fatto una piccola fortuna.
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Entrammo dalle porte della città e sentimmo l'odore di diversi tipi di piante misto a quello di cibo fritto, anche se avevamo appena fatto colazione ci stava venendo l'acquolina in bocca.
Io chiesi:" allora? Che si fa?" E Christian rispose:" boh, giriamo la città a spirale andando verso il centro, così non ci perdiamo nulla" e tutti anconsentirono con un cenno di capo.
Iniziammo ad andare verso dei vicoletti sulla sinistra dove erano presenti anche dei negozietti standardizzati.~SPAZIO AUTORE~
Questa è la prima parte, abbastanza introduttiva, di questa vacanza ordinaria, ma che si trasformerà in qualcosa di folle.
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DOLCI PASSATI
Short StoryRaccolta di testi brevi, i miei primi testi brevi. Vi prego di correggermi in miei eventuali errori per rendere più piacevoli le storie ai futuri lettori.