Mi svegliai di soprassalto. Un altro dei miei soliti incubi. Mi misi seduto sul letto e guardai la sveglia sul comodino e grazie al bagliore rosso riuscii a vedere l'ora: le 3 di mattina. Ero completamente sudato, decisi di alzarmi e fare una doccia, anche perché dormire mi era impossibile.
Una bella doccia fredda, sperando che l'acqua possa rigenerarmi, che possa farmi diventare una persona migliore. Lo sperai con tutto me stesso.Quando mi decisi a scendere giù in cucina a preparare un caffè sono già le sei del mattino. Ero in piedi da almeno tre ore. Dovevo avere una pessima cera.
Mentre preparavo la caffettiera da mettere sul gas chiamai Luca, il mio migliore amico. Rispose dopo quattro squilli.~conversazione telefonica~
«pronto..?» disse con la voce ancora impastata dal sonno
«Brò ti ho svegliato ?»
«No Raul! Ma ti pare?»
«scusa Lù.. Ma non riesco a dormire»
«solito motivo?»
«esattamente»
«beh vedi di riposarti in qualche modo o il colpo di sta sera non andrà a segno a dovere.»
«certo Brò»
E riattaccò velocemente.Decisi di uscire e fare una corsa per smaltire i pensieri di troppo. Di prima mattina Torino è più bella che mai. C'è poco traffico e puoi goderti l'alba che si diffonde lentamente.
Infilai il cappuccio della felpa sulla testa, infilai le cuffie e iniziai a correre.
Correre mi fa sentire libero.
Arrivai fino al parco e continuai a correre tra le panchine, immerso totalmente nei miei pensieri, fino a quando non mi ritrovai col sedere a terra e le mani sbucciate.
Alzai lo sguardo di fronte a me e notai una ragazzina, caduta anche lei.
«oh mio dio scusami» disse tutta impacciata
«cazzo ma non vedi dove metti i piedi?» le dissi brusco
«scusa.. I-io.. Io non vol.. Non era mia intenzione» disse abbassando lo sguardo.
Nel frattempo mi ero rialzato e le porsi una mano per aiutarla ad alzarsi.Notai che è davvero una bella ragazza. Ha dei lunghissimi capelli marroni e degli occhi da far invidia a un cerbiatto.
*Raul ti sei per caso bevuto il cervello?*
«ehm comunque Sophia, piacere..» disse ancora imbarazzata
«Raul»
«beh io continuo a correre, ci si vede Raul»
E la guardai correre nella direzione opposta alla mia, non potendo fare a meno di notare le sue splendide curve.Dio santissimo, ora mi mi ritrovo a fare pensieri molto poco casti su una ragazzina incontrata accidentalmente al parco, ma che cazzo mi prende.
Tornai a casa per farmi una doccia ma non appeno aprii la porta noto i miei amici che si sono impossessati del divano di casa mia.
«Raul finalmente! Dove cazzo eri andato » disse Simon
«ero a correre» sbuffai spazientito
«beh muoviti che dobbiamo preparaci per sta sera » mi disse Walter continuando però a giocare a Fifa con Luca.
«fantastico, avvisa anche gli altri e falli venire qui»
«già fatto, ho chiamato solo cinque minuti fa Leo e Christian, gli faremo vedere noi a quale merde dei Redshift»
Sospiroaipensando alla nostra gang avversaria, come se i miei problemi già non bastassero ora ci toccherà affrontarla per far veder loro chi comanda.Non ricordo nemmeno come sono finito in una gang. Avevo circa 14 o 15 anni ed è cominciato tutto per un po' d'erba, credo che sia iniziato tutto così e poi mi sono ritrovato nei Blue Virus. Ma in fin dei conti non si può far finta di nulla, questa è la realtà, una realtà che non si trova soltanto nel Bronx come molti pensano.
Sono cresciuto in delle schifosissime palazzine. Appartamenti minuscoli e brutta gente. Questo è ciò che ha caratterizzato la mia infanzia e la mia adolescenza. Ed ora a 22 anni ancora non riesco a pentirmi di nulla, nemmeno di quando sono stato arrestato, di nessun momento buio. Doveva andare così la mia vita evidentemente.«Brò ma che stai fissando?»disse Luca risvegliandomi dal mio stato di trance.
«a niente » dissi indifferente
«E datti una mossa vai a lavarti che puzzi» disse scherzando
YOU ARE READING
I migliori anni del nostro mitra
Romance«Solo coloro che vincono fanno battaglie e solo i potenti ne traggono vantaggio» disse «Che vuoi dire Raul?» chiesi aggrottando le sopracciglia «Che Peter ha vinto una battaglia e non la guerra. E sai perché? Perché tu sei mia, ed è questo il mio v...