"Buon giorno. Lei deve essere la signorina Belle Evans. Abbiamo tenuto due posti liberi per lei e Caleb. Siamo molto felici di riceverla nella nostra aula."
"Grazie, il piacere è mio."
Detto ciò mi giro verso la classe.Noto immediatamente il volto famigliare di Christine, ma è lo sguardo di qualcun' altro ad attrarmi.
Rimango di nuovo imprigionata nello sguardo blu del ragazzo con cui mi ero scontrata la mattina.
Anche lui sembra sorpreso di vedermi.
Distolgo in fretta lo sguardo quando lo vedo deglutire.Gli passo accanto per andarmi a sedere nel banco libero accanto a quello di Caleb.
"Ehy, é tutto ok?" Mi chiede.
"Si, scusami. Mi ero un attimo persa nei miei pensieri."La prima e la seconda ora passano lente con letteratura inglese.
Pur essendo vissuta per molto tempo in Italia l'inglese rimane pur sempre la mia prima lingua, e non faccio troppa fatica a seguire le lezioni a dispetto di quello che pensavo.Quando il professore esce mi si piazza davanti una ragazza che ricorda vagamente una barbie.
Dico sul serio!
Ed è pure uno schianto! Sembra quasi rifatta. Non può essere così perfetta. Ha lunghi capelli biondi e occhi celesti.
"Piacere sono Charlotte ma questo tu probabilmente lo sai già.
Volevo solo chiederti se vorresti entrare nel gruppo delle chearleader...Sempre che tu ne sia all'altezza é chiaro.
Ma non è per questo che ti sto parlando, sai, io non spreco il mio tempo con delle persone qualunque. Volevo avvisarti che qui dentro sono io a comandare.
Non metterti in testa di..."
"Wait wait, calma. Non so chi tu sia ma di sicuro non ho intenzione di comandare proprio su niente e tanto meno di diventare la tua leccapiedi. Questa è una scuola e noi siamo ragazzi. Ognuno qui ha potere solo su se stesso quindi...chi ti credi di essere?"
Mi guarda sbalordita come il resto della classe. Poi dice "Stai attenta Evans. Non puoi permetterti di parlare così a..."
"A chi? A te? Ma fammi un piacere. Dovrei avere paura di te?"
Dico tutto con calma perché potrei esplodere da un momento all'altro, probabilmente è questo che la fa innervosire di più: la mia completa calma e serenità di fronte al suo sguardo altezzoso.
La barbie nel frattempo si è girata rossa in faccia ed è andata dal gruppetto delle sue leccapiedi alias chearleader.Intanto il ragazzo dagli occhi azzurri sta ridacchiando e con lui due suoi amici e Caleb.
Ha una risata stupenda.
Caleb si stacca poi dal gruppo per avvicinarsi a me.
"Lo sai che nessuno le aveva mai parlato così, vero?"
"Lo avevo dedotto dalla quantità di trucco che ha in faccia. Ma nessuno le ha mai detto che così sembra pronta per un musical delle Winx?!"
"Oddio mi farai morire dalle risate!" Aggiunge Christine avendo ascoltato il dialogo con Caleb.
Detto ciò scoppiamo a ridere come non mai ottenendo la conseguente attenzione di metà classe, che si mette a ridere senza motivo con noi.A Milano è molto più noiosa la scuola. Qui sembra di essere in una sorta di High School , senza Musical peró.
Che alla fine è proprio così.Dopo un'ora di spagnolo, passata ricevendo sguardi malvagi da parte di Charlotte, suona la campanella della ricreazione.
Christine mi si avvicina e dice
"Ehy ragazza, tutto bene? Ti va se facciamo un giro nel chiostro?"
"Scusami Chris ma vorrei passare in biblioteca per...pensare. Ti raggiungo dopo."
"Ah ok, sicura che vada tutto bene? È per Charlotte?!"
"Si, cioè, no, sto bene. Non c'entra Charlotte. A dopo."
Non le lascio il tempo di rispondere che sono già nei corridoi della
Tigers High School.Cammino tra la folla di studenti che vanno all'esterno a sguardo basso, pensando a lei.
Alzo gli occhi.
Mi blocco quando vedo una persona. Non può essere lei.
È impossibile.
Mi avvicino alla ragazza dai capelli color miele che mi dà le spalle mentre sta uscendo dalla scuola (foto) e la volto verso di me trovando però un'altra ragazza.
"Ehy, ci conosciamo?"
"No, scusami. Ti ho confusa con un'altra ragazza."
Detto ciò inizio a correre con gli occhi lucidi verso la biblioteca sbattendo le spalle contro due persone e mormorando degli "scusa" che mi arrivano ovattati all'orecchie, cosí come il resto di suoni che mi avvolgono.Quando arrivo salgo delle scale per andare al secondo piano della biblioteca e mi accascio con il fiatone sotto una finestra, dietro ad uno scaffale.
E piango.
Perché non è qui con me?!
Perché lei?!
Sono un mostro!
Mi accorgo che non sto respirando.
Oh no non posso avere un attacco di panico ora.
Sono sola, se svengo nessuno mi potrà aiutare.
Stupida.Sento la porta della biblioteca che sbatte e qualcuno che chiama in giro: "Belle! Belle! Sei qui?!"
"Aiuto! Aiuto!"
Mi esce prima come un lamento.
Il secondo come un sussurro.
Poi, mentre sto per vedere tutto nero, due braccia mi stringono e una voce mi dice:
"Ehy va tutto bene, respira.
Senti il mio cuore come batte? Calmati, ascoltalo e respira lentamente."
Il tempo sembra rallentare mentre con la testa sul suo petto, ascolto il battito del suo cuore.Quando ricomincio a vedere meno sfocato e tutto torna del suo colore normale, alzo lo sguardo e incontro gli occhi azzurri del ragazzo.
"Come...come hai fatto a trovarmi?"
"Ti ho vista mentre voltavi una ragazza più piccola e la guardavi come fosse un fantasma e correndo sei sbattuta sulla mia spalla e ho visto che piangevi.
Ho sentito Caleb chiedere a Christine dov'eri e lei gli ha detto che stavi venendo in biblioteca e ti ho seguita."
"Grazie e...scusa."
"Perché scusa?"
"Non lo so..."Mi asciugo quindi le lacrime, mi alzo dal suo abbraccio sul pavimento e lui fa lo stesso.
"Continuavi a dire un nome...Sam.
E dicevi: mi spiace. Dovevo essere io. Non, non ho capito il resto.
Chi è Sam?"
Gli dico: "Non è nessuno. Non sono affari tuoi. Tu non mi hai seguito in biblioteca e non mi hai parlato."
Mi alzo di scatto e me ne vado come ho sempre fatto, facendo finta che non sia successo niente.
Ma é pressoché inutile...inizio a pensare ai miei ricordi.
A pensare a lei.Camminando sento il suono della campanella, svolto l'angolo e vado a sbattere su qualcuno.
"Hey, due volte in un giorno, penso sia il mio record."
E vedo gli occhi blu.
"Ormai ci sono abituata. Senti...per prima....scusami non avrei dovuto reagire cosí, so che volevi solo aiutarmi. Ti prego soltanto di non dire niente a nessuno...
Sai, essere nuova e passare per una pazza non sono proprio un'ottima combinazione."
Si alza in piedi ridacchiando e mi porge le sue mani.Appena le mie le sfiorano scattiamo con lo sguardo l'uno alla ricerca dell'altro, e cado di nuovo in quei dannatissimi occhi blu che me la ricordano.
Sento un brivido corrermi lungo la schiena e anche lui ha vacillato un secondo, lo so.
Poi non so cosa succede.
Appena sono in piedi lui abbassa lo sguardo turbato e sussurra uno "scusami"
"Che cos..."
"Mi hai sentita bene. Mi sono rotto di sta cosa che mi salti addosso.
Stai attenta a dove metti i piedi imbranata!"
Mi oltrepassa con le mani nelle tasche, la testa ancora bassa e un passo veloce.
Quando arrivo in classe, non c'è.
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RICORDI SBIADITI _ LX2002
RomanceBelle é una bella ragazza...banale no? Ma lei è tutto tranne che noiosa. Sa farsi valere e sa difendersi, soprattutto se viene attaccato qualcuno che le sta a cuore. Ha un passato difficile che le provoca attacchi di panico. Questi tornano a tormen...