6 LET'S GO TO THE PARTY

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Belle's pov.
È mercoledì e stasera ci sarà la festa a casa di Luke.
Indosso i vestiti che avevo scelto per oggi con l'aggiunta del mio amato orolog...
oh merda sono le 8.52 e la scuola inizia alle 9.00!!!

Scendo di corsa trovando Audrey e papà.
"Papà sono in ritardo mi puoi portare a scuola??"
"Mi spiace ma devo accompagnare Audrey...se prendessi la tua auto per una volta?"
"Papà...Se vuoi che io usi la MIA auto non puoi darmene una simile! Tutti la notano ed è imbarazzante..."

Apre l'armadietto con le chiavi e mi porge quella della mia auto...

"Papà non puoi darmi la porsche?? Per favore mi rifiuto di prendere la MIA auto per andare a scuola!"
"Belle Cecily...sei una Evans e gli Evans usano solo auto di stile."

Lo guardo come se avesse detto la più grande cavolata del secolo ma non cede.

"Tic tac, tic tac...il tempo scorre. Le chiavi sono proprio qui e guarda caso...é l'auto più vicina al portone di casa.
Oh,sono le 8.56..."

Sbianco quando mi dice l'orario e senza farmelo ripetere due volte gli strappo le chiavi dalla mano e do un bacio a lui e Audrey.
"Ricorda la patente!"
Mi urla dietro mentre corro disperata verso il garage salutandoli.

Trovo un posto non troppo vicino all'ingresso e parcheggio sperando che nessuno noti l'auto.
Entro e nel corridoio trovo Sophia e Christine.

Quest'ultima mi saluta
"Ehy Belle! Ma dove eri finita?!"
"A giudicare dal fiatone...era in ritardo." Intuisce Sophia.
Mentre prendo fiato faccio un cenno di assenso a Sophia e le due iniziano a ridere.

Sentendoci Caleb e Theo sbucano con la testa fuori dall'aula.
Caleb mi corre incontro e mi solleva in un abbraccio strangolandomi
"Belle bella!!! Stavamo per mandare una squadra di ricerca!"

"Come mai Belle ha la faccia verde?" Chiede divertito Theo.
"Era in ritardo e ha corso. Poi ha trovato questo regredito che ora la sta soffocando." Afferma Sophia e Caleb mi mette a terra dispiaciuto.

Anche Luke, sentendo la voce di Sophia è uscito dalla classe e dopo averle stampato un bacio a fior di labbra dice
"Vi consiglio di entrare prima che arrivi la dittatrice."

"Chi scusa?" Chiedo confusa e divertita allo stesso tempo.

Tutti si guardano spaventati e poi Theo racconta
"Non conosci la professoressa Tinny??!!"
"Oddio che nome terrificante!!"
Dico prendendolo in giro e stando al gioco.

"Non scherzerei se fossi in te...é la storica professoressa di matematica di questo liceo. Nessuno sa la sua età nonostante insegni qui da molto ma molto tempo.
La leggenda narra che ogni anno, quando alla vecchia megera arriva la lettera con il ritiro per la pensione, lei la bruci facendo finta di niente perché si rifiuta di privare i suoi alunni delle sue lezioni.
Per altro...nessuno ha mai preso il voto massimo con lei. Già un 8 é una rarità più unica che rara..."

Tutti si guardano preoccupati mentre io scoppio a ridere come una degenerata.
"Sarò io a valutare...Evans e la parola 'matematica' sono la coppia perfetta da generazioni..."
Concludo il tutto con un sorriso diabolico ed entro in classe con i ragazzi preoccupati.

Sento perfino Christine sussurrare
"Non so se mi preoccupa più la professoressa Tinny o il sorriso diabolico di Belle."

La lezione inizia appena entra la professoressa Tinny, che riconosco come una donna di mezza età con alcune rughe, non troppo bassa, magra, vestita come se fosse in un tribunale e con i capelli neri (probabilmente tinti) perfettamente raccolti in uno chignon basso stile dittatrice di un collegio tedesco.
Ma gli accessori che fanno più scena sono gli occhialini sulla punta del naso e la valigetta.
Nel complesso ammetto che porta bene la sua età, ma è un pò inquietante.
Perfino Charlotte si zittisce alla sua entrata.

RICORDI SBIADITI _ LX2002Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora