I'm sorry if i say <<I need you>>

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<<Drinn,drinn>>

Ecco quella cazzo di sveglia, non avevo proprio voglia di andare a scuola specialmente oggi che Kristal sarebbe tornata dalla sua "malattia" di quasi un mese.

Feci uno sforzo colossale per alzarmi dal mio fidanzato...non pensate che sia fidanzata stavo solo parlando del mio letto.

Andai in bagno e iniziai a lavarmi la faccia e i denti; Dopo essermi vista allo specchio andai a prendere dal mio armadio dei jeans, una maglietta con una croce e la mia amatissima felpona bianca.

-Tesoro!! è pronta la colazione!-

-Arrivo mamma!-

scesi le scale e andai in cucina dove mi aspettava la mia amatissima colazione, mi misi a sedere e iniziai a scrutare il cibo davanti a me

-Mamma,c'è il caffè?-

-No,Deborah-

Come avete capito mi chiamo Deborah, ho 16 anni, sono una ragazza bassa, ho gli occhi color ghiaccio e i miei capelli sono di un marrone chiaro con delle punte bionde.

-Muoviti che sennò fai tardi!-

-Si va bene-

mi alzai dalla sedia e presi lo zaino

-Tesoro, prima che mene dimentichi tuo padre tornerà stasera sicché quando torni...- non la feci finire

-Che mi toccherà cucinare- gli feci un sorriso falso e uscì da casa andando a scuola a piedi, per chi non lo avesse capito odio la scuola anche se vado bene, ma per le Vittime del bullismo e una di quelle ero io, la sottoscritta Deborah Miller. Eppure fino a non tanto tempo fa ero la ragazza più popolare della scuola e ora sono la ragazza più emarginata della scuola.

Non abitavo molto lontano dalla scuola c'era solamente 5 minuti di differenza tra casa mia alla scuola...la mia vita era, scusate, è una merda e lo sarà anche in futuro.

Eccola lì, il carcere per minori

-Ragazze guardate chi c'è!...la verginella della scuola-

eccola la voce della mia peggior nemica

-Alice, vedo che ti sei ripresa...sfortunatamente-

-Ah.ah.ah mi fai ridere...Andiamo la ci sono i ragazzi...togliti Miller-

mi spostai da un lato apposta per farle passare, mi voltai e entrai a scuola, quando entrai a scuola mi sentì subito osservata

-Ehy verginella!-

eccolo il ragazzo più temuto della scuola davanti a me, i suoi occhi color marrone, il suo fisico così scolpito e così alto davanti a me

-Cosa vuoi,Malik?-

gli ringhiai...non pensate perché sia carino non gli potevo rispondere a modo

-Ehy, a me così non rispondi!-

mi prese per i capelli e mi scaraventò contro gli armadietti a lato...

Era iniziata la mia routine

I'm sorry if i say &quot;I need you&quot;Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora