3.Il mio piccolo segreto

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Sentii tre vocine di bambine prima una : 《 ciao! 》 e poi l'altra 《 che fai? 》 e poi l'altra ancora : 《 chi sei? 》 Sicuramente erano le bambine di prima visto che non c'erano altre bambine in casa, però le bambine di prima erano due non tre.Mi convinsi di aver avuto un'allucinazione sulla terza vocina, o almeno speravo. Appena mi girai vidi tre bambine perfettamente identiche, tutte e tre con vestiti uguali e acconciatura uguale.Erano davvero carine! Dopo mi chiesero in coro : 《 ragazza giochi con noi, a questa festa nulla è divertente, ci sono solo cose per grandi e noi ogni anno ci annoiamo sempre.Poi la mamma ci fa mettere sempre I vestiti uguali ogni volta! Dopo un po' è una rottura 》 Io ero del tutto meravigliata che delle bambine di 4-5 anni sapessero esprimersi in quel modo. Però almeno io la pensavo allo stesso modo. Ero perfettamente d'accordo con loro. Tuttavia accettai perché mi avevano sorpreso ma ero sicura che appena messe a giocare sarebbero state come le altre due di prima. Mi presero per mano e mi portarono da qualche parte. Ammetto, ero molto impaurita da loro; magari mi stavano portando a giocare con le bambole, oppure a rimettere in ordine la loro camera, ma tutto questo non accadde.Aprirono una porta con su scritto : Giada Ada e Elisa, che probabilmente erano I loro nomi ed entrammo in una stanza gigantesca e piena di giocattoli.Una di loro si avvicinò ad un mucchione di giocattoli.Sono sicura che tra quelli avrebbe scelto uno dei peggiori ma non fu così . Scelse un semplice gioco da tavola : il gioco dell'oca. Mi meravigliai dalla sua scelta, ma non volevo convincermi che fossero degli angioletti, quindi prima di dire qualcosa aspettai e stetti a vedere se rispettavano le regole del gioco. A metà gioco mi arresi, erano proprio degli angioletti! In effetti già dal primo momento avevo capito che non erano poi così male. Ad un tratto mi accorsi che era il mio turno e tutte e tre mi stavano fissando.Alla fine del gioco aveva vinto una di loro, però in gamba! Ad un certo punto una disse :《Dai per consolarti che non hai vinto ti faccio fare una cosa, un'altro piccolo giochino. . . 》 Mi presero per mano e mi portarono via. Mi cominciai a preoccupare seriamente, ma se non altro per ora era andato tutto bene. Mi fecero entrare in una stanza, probabilmente quella della madre, e si misero a frugare nel cassetto.Tirarono fuori un costume giallo fluo perfetto per la mia taglia e mi dissero : 《 mettitelo 》 Me lo misi pensando che volessero giocare a un gioco tipo sirene. Poi mi presero per mano e mi portarono fuori casa nel giardino.Girammo tutto intorno alla villa finché non ci ritrovammo ad un centimetro da una piscina rotonda.La paura cominciò a salire finché le tre gemelle non mi diedero una spinta e mi buttarono in acqua. NON SAPEVO NUOTARE! ! !
Altro che angioletti queste sono delle pesti! Non l'avevo mai detto a nessuno che non sapevo nuotare, neanche ai miei genitori.A quindici anni andavo in palestra mentre I miei pensavano che facessi nuoto! Le urla mi uscirono dalla bocca. E piano piano, mentre io affogavo, cominciavano a venire persone e persone che stavano lì impalati a guardarmi e non sapevano cosa fare finché gridai con tutto il fiato che avevo in gola : 《 Non so nuotare! Aiuto 》 Ecco qua il mio piccolo segreto svelato a tutto il mondo. In quell'istante arrivò mia madre che senza esitare si tuffò e mi prese.Ah finalmente una intelligente!

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