33.Un mesiversario perfetto

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Il giorno passò velocemente e finita scuola  corsi nei negozi per comprare il regalo a Jack : il giorno dopo sarebbe stato il nostro terzo mesiversario!
A dire il vero non sapevo che  regalargli.
Girai in tutti i tipi di negozi,ma niente!
Non mi convincevo di niente!
Alla fine ,dopo 3 orette, trovai  il regalo perfetto: un portafoglio di pelle che ora hanno quasi tutti i ragazzi.
Lo pagai un bel po', ma l'importante era che il regalo gli piacesse.
     

Jack mi voleva portare a mangiare in un ristorantino , ma poi aveva cambiato idea e non mi  aveva voluto dire dove andavamo 《è una soepresa》 diceva.

Dopo aver comprato il regalo per Jack corsi a casa per prepararmi.
Lui mi sarebbe venuto a prendere alle 8:30, ma io non avevo idea di cosa mettermi , così corsi fuori casa per anare a comprare una cosa da indossare per la serata perfetta.
Stranamente trovai subito due cose carinissime: una gonna lunga ed elegante che potevo abinare a una magliettina che avevo a casa, e una tutina bianca e nera con uno scollo molto lungo sulla schena e sul petto.
Alla fine scelsi la gonna perche  mi stava molto meglio della tutina.
Arrivata alla cassa la commessa mi disse《Bene sono... 50€ 》io tirai fuori dal portafoglio una banconota da cinquanta sconsolatamente; tra un regalo e l'altro avevo praticamente finito i soldi, ma ne valeva la pena ; volevo che la serata fosse perfetta!

Alle 8:30 precise Jack mi venne a prendere .
Ero meravigliata , di solito lui non era il solito puntuale , anzi non era quasi mai puntuale.
 

In macchina cercai quasi tutto il tempo di indovinare dove andavamo ma Jack non mi dava indizi che mi avrebbero aiutato.
Ma poi dal bagagliaio scorsi un tavolino e del cibo e allora chiesi 《facciamo un picnic in montagna?》
《Non proprio...》disse mostrando un sorrisetto sulle labbra.

Quando arrivammo in una stradina sterrata Jack mi disse di aspettare in macchina per qualche minuto , prese il tavolino e alcuni borsoni e si avviò per la stradina.

Dopo qualche minuto, come aveva detto, tornò con una cosa nera in mano.
Da lontano non la vedevo bene ma poi quando si avvicinò la vidi : era una semplice fascia per capelli.
《E con quella cosa ci dobbiamo fare?》chiesi
《Beh con questa ti benderò》disse sorridendo, poi cambiò atteggiamento da felice a serio《 voglio che sia tutto perfetto stasera , davvero.》poi tornò al suo attegiamento sarcastico e mi bendò.

《Dove stiamo andando?》
《dove ti piacerà》
《Non ci vedo niente》
《Te credo sei bendata》il solito scemo.

Alla fine sentii la sabbia sotto i piedi , il rumore dei gabbiani il mare...
In quell'aria c'era un profumo fantastico, un profumo d'amore.
Jack mi fermo e con cautela mi tolse la benda dicendo 《 questo è tutto per te piccola》.

Davanti ai mie occhi c'era un piccolo tavolino apparecchiato per due con le candele intorno e sopra.
Ah mangiare in riva al mare con Jack, l'avevo sognato tante volte...
Ci sedemmo e parlammo ridendo e scherzando per ore e ore.
Ormai era mezzanotte avevamo finito di mangiare da un bel pezzo.
Jack si alzò e venne verso di me mi alzai e lui mi baciò un bacio lungo e potente, come il nostro amore.
Poi mi mise la mano sulla schiena e piano piano scese sempre più in basso , ad un certo punto lo fermai.
Le nostre facce erano a un millimetro l'una dall'altra.
Poi io dissi 《 non lo so se sono pronta per questo... beh ecco io non sono molto esperta sulla cosa, in realtá ecco... io sono vergine》
《Lo sapevo e non mi importa niente. So che ho commesso molti sbagli in passato, ma sono pronto a migliorare per te , per noi.
E poi prima o poi dovremmo pur farlo .
Dicono che la prima volta sia quella più speciale.
Ti fidi di me ?》
《Mi fido di te》

Continuammo a baciarci e poi lui infilò una mano nella mia maglietta e me la tolse.
A quel punto la barriera di ghiaccio che era in me si frantumò in mille pezzi e fece entrare il coraggio dentro di me: piano piano senza staccarmi dalla sua faccia gli sbottonai la camicia, bottone per bottone. Lui sorrise e mi prese in braccio mettendomu sul tavolo.
Poi la sua mano si intrufolo sotto ma mia gonna e scese , e mano mano che scendeva mi sentivo sempre più elettrizzata e in imbarazzo.
Gli sbottonai i pantaloni dei jeans e lo aiutai a levarseli , poi lui mi levò via la gonna .
La mia felicitá era alle stelle e finalmente mi sentivo viva.
Poi Jack si staccò dalle mie labbra e disse 《vieni.》
Ci tuffammo in acqua e lui si tolse i boxer . Non riusvivo a togliergli gli occhi di dosso ma appena mi tolse il reggiseno e le butante ero così in imbarazzo che preferivo tenere gli occhi chiusi e baciarlo.
Dopo un pò limbarazzo si sciolse e lui mi prese in braccio.
Era doloroso lo ammetyo ma ne valeva la pena.

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