Capitolo 5 - Incubo e "Le labbra dell'inganno"

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Passò diverso tempo dalla mia ultima volta passata con i ragazzi, così decisi di farmi sentire. Andai a scuola totalmente diverso, avevo cambiato anche look: capelli rasati ai lati e un ciuffo ordinato mandato all'indietro con del gel, magliette nere di band rock e metal o totalmente bianche, camicie a quadri stile boscaiolo, dilatatori a entrambi i lobi, dita ricoperte di anelli, bracciali, piastrine militari come collana, jeans strappati alle ginocchia e scarpe nike. I ragazzi appena mi videro rimasero sbalorditi, tanto che Brian si avvicinò a me e disse - "ECCOLO! Il nostro Latin Lover. Ma lo sai che sei molto sexy così? Ora farai colpo al 100% e sei anche dimagrito" - ero molto contento dei complimenti e Matt aggiunse - "Allora da domani vieni in palestra con me, diventerai un figurino vedrai e che montagna di muscoli che metti, una buona alimentazione e tanto ma tanto impegno!" - non avevo parole per esprimere il sostegno di tutti. Anche le ragazze della scuola notarono i miei cambiamenti e alcune volte mentre passeggiavo per i corridoi insieme a Jimmy alcune ragazze si fermavano a farmi dei complimenti del tipo 'Stai benissimo, oppure, Sei molto bello oggi Zacky'. Non so perché ma mi sentivo importante. Ero quasi arrivato in classe quando incontrai lei...era insieme ad un altro ragazzo, vicino ad una finestra e stavano conversando. Si guardavano in faccia ed entrambi sorridevano, i loro occhi lanciavano sguardi fulminanti. Li notò anche Jimmy, vide che io ero turbato e mi chiese - "Chi è quella testa di cazzo? Lo dobbiamo insanguinare? Se da problemi, fai un fischio che lo insanguiniamo eheheheh!" - gli dissi di lasciar perdere e una volta in classe gli raccontai lo strano sogno che avevo fatto, più che altro era un incubo. Iniziai a narrare - "Vedi Jimmy...ero con Matt e Brian davanti scuola, nel pomeriggio, poi siete arrivati tu e Johnny. Tra una chiacchiera e l'altra, arriva lei con le sue amiche e iniziamo a litigare per un fatto successo in passato. Non ricordo bene il motivo, ma iniziammo ad attaccarci a parole...il fatto è che non so nemmeno perché stavamo litigando. Ad un certo punto arriva il tizio che era con lei prima con l'intenzione di picchiarmi solo perché era venuto a sapere che mi piaceva e nel invano tentativo di calmarlo mi diede un pugno in piena faccia, a quel punto non ci ho visto più e l'ho massacrato di botte. Poi tu e Matt mi avete preso per le braccia e mi avete portato via perché ero furioso con una bestia e continuavate a ripetermi 'Zacky calmati, non ne vale la pena, lo hai già fatto male abbastanza ora basta prima che finiamo nei guai!'. A quel punto mi svegliai tutto sudato, mi feci una rapida doccia e corsi subito qui da voi a scuola...non so cosa mi sta succedendo...era un incubo" - dopo aver finito di raccontare il mio sogno a Jimmy egli ci rifletté un attimo e disse - "Secondo me Brian ha ragione...non penso che ci sia da fidarsi, ne di lui, ne di lei...vieni con me su, una sigaretta ti calmerà i nervi".

In bagno incontrai anche gli altri, raccontai a tutti loro la mia esperienza e mi dissero di stare tranquillo e rilassato, oltretutto era solo un brutto sogno, con lei ero in rapporti ottimi, quando stavo insieme a lei sembravamo inseparabili...ma non fu così. Quando aprii la porta del bagno per uscire mi ritrovai davanti una scena raccapricciante...quei due erano li e si stavano baciando. In quel momento sentii il mio cuore battere sempre più piano, fino a fermarsi e a spezzarsi. Brian, appoggiato alla finestra del bagno, si voltò e vide la scena da lontano, alle mie spalle e subito dopo corse verso di me urlando - "Oh porca puttana no! JIMMY CORRI!" - in meno di 3 secondi cambiai umore...ero deluso, incazzato nero - "Che succede? Oh porca misera...BRIAN PRENDILO!" - mi afferrarono per le braccia, mi bloccarono il petto e mi allontanarono dalla scena. Con una forza sovrumana che non so nemmeno da dove sbucò li respinsi e corsi via, lei se ne accorse e mi vide, poi spostò il suo sguardo sugli altri e Brian disse - "Bel lavoro, sei contenta adesso?" - e corse subito da me con Jimmy. Mi trovarono al mio armadietto, mentre lo prendevo a pugni, quando Brian mi tirò per la maglia e mi spinse sul muro - "ORA BASTA! CALMATI ZACKY! È SUCCESSO QUEL CHE È SUCCESSO! TE LO AVEVO DETTO CHE NON POTEVI FIDARTI, NE TROVERAI ALTRE MA ORA CALMATI...COSI' NON RISOLVERAI LA QUESTIONE!" - aveva ragione, come potevo dargli torto. Mi calmai e a fine delle lezioni mi infilai nella mia auto quando Brian bussò sul finestrino, lo abbassai e mi chiese - "Senti...mi dispiace per quello che è accaduto oggi e volevo chiederti se ti andava di passare per casa mia oggi pomeriggio. Michelle oggi è fuori città e quindi non ho appuntamento e visto che so come ti senti pensavo ti avrebbe fatto comodo venire a casa mia...anzi, ti va di venire a pranzare da me oggi? Sono sicuro che ai miei farebbe molto piacere vederti" - accettai volentieri l'invito - "Certo, per me va bene, coraggio salta sù!" - una volta salito in macchina, ci dirigemmo verso casa Haner e sia la madre che il padre erano molto contenti di vedermi. Il padre di Brian ci raccontò le sue avventure che ebbe da ragazzo, che un tempo in città non si viveva come noi, con gli smartphone e cazzate varie ma si andava in giro con amici e ancor meglio, ragazze. Dopo pranzo andammo al piano di sopra, in camera di Brian, molto ben arredata e ordinata. "Allora hai qualche idea per un nuovo brano?" - ci pensai su ma non mi venne in mente niente - "Mi dispiace Brian, ma purtroppo non ho in mente niente...nella mia testa gira ancora quel pensiero. Come cazzo ho fatto, come ho potuto fidarmi...e pensare che eravamo così legati tra noi... e invece era tutta una messa in scena. Le sue non sono nient'altro che 'le labbra dell'inganno'...chi lo avrebbe mai detto, un angelo bianco con l'anima nera" - andammo fuori al balcone e fumammo una sigaretta per non pensarci, ero a pezzi.

Ormai erano calate le tenebre, era tardi e una volta tornato a casa andai in camera mia, gettai il mio zaino ai piedi del letto e mi tolsi la giacca. Andai in terrazza con una birra in mano e con una sigaretta accesa alzai il mio sguardo al cielo a guardare le stelle. Stavo pensando all'accaduto e tra me e me dicevo - "Nonno...se solo fossi ancora qui...tu si che mi capivi al volo e sapevi sempre cosa fare" - mi squillò il telefono, lo cacciai dalla tasca e risposi senza neanche guardare chi mi cercava - "Pronto Polpetta, sono Brian. Volevo dirti che Matt e Johnny stanno lavorando a un nuovo brano insieme a Jimmy, sia strumentazione che testi. Ah quasi dimenticavo, domani passa a prenderti Matt sotto casa, vedi di essere puntuale. Ci vediamo domani a scuola, buonanotte bello!" - dopo aver finito la mia birra e la mia sigaretta, tornai nella mia stanza, mi infilai il pantaloncino e la t-shirt che usavo per dormire e mi addormentai, sperando di non fare più incubi come quello della notte precedente. Decisi di togliermela dalla testa e non aver più a che fare con lei, anche se non riuscivo a smettere di pensarla.

Mi addormentai beato fra le coperte, attendendo che il sole del mattino seguente mi svegliasse con i suoi raggi splendenti.

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