Capitolo 3 - Turn the other way

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Passarono diversi giorni dalla nostra prima esibizione e dopo quella serata qualcosa dentro di noi cambiò. Ci sentivamo invincibili, non avevamo paura di niente e nessuno. I miei rapporti con gli altri ragazzi e i miei compagni di scuola erano migliorati...finalmente ero uscito dal mio buco, tutti credevano in me. 

Ero a scuola a curiosare nel mio armadietto, quando ad un tratto 'Lei' si avvicinò a me e con una faccia arrossata e un tono timido disse - "Ehm...ciao Zacky...volevo solo dirti che l'altra sera al locale dove vi siete esibiti c'ero anche io...siete stati fantastici, specialmente quando hai spaccato la tua povera chitarra...ora devo andare" - non feci in tempo a battere nemmeno ciglio che lei scappò subito via. Subito dopo arrivò Brian alle mie spalle e mettendomi un braccio intorno al collo, con una faccia strana e un tono da cretino disse - "Mi sono perso qualcoooosaaaa?? La nostra Polpetta ha fatto conquiste l'altra sera eh?" - emanai un sospiro e risposi - "Ah...come cazzo vorrei poterglielo dire...insomma, ho un ottimo rapporto con tutti solo che appena la vedo cazzo il mio cuore sembra essere su un tapis roulant, come se avessi l'impressione che da un momento all'altro mi venga un infarto" - a quel punto Brian continuò - "Ma è normale, tutti ci sentiamo così, anche con Michelle è stato così per me, devi solo prendere più confidenza e farti coraggio". Il resto della giornata fu un successone, tutti sapevano della nostra esibizione di grande successo in città e fuori scuola notammo un tizio che non avevamo mai visto prima. Occhiali da sole, capelli molto sistemati, un Rolex da 14.000 dollari, e un abito elegante molto costoso. Si avvicinò alla panchina dove eravamo seduti e ci chiese - "Scusate, Avenged Sevenfold giusto? Siete voi la nuova potenza di cui tutti parlano in città non è così?" - Matt rispose affermativamente e l'uomo chiese se poteva seguirlo nella sua macchina. Dopo circa 15 minuti Matt tornò da noi con un sorriso stampato in faccia e disse - "Ragazzi, abbiamo un contratto discografico con la Hopeless Record, a quanto pare la nostra musica ha generato effetti positivi in tutta la città. Preparatevi al meglio, fra 3 mesi ci faranno fare un tour dello studio nel quale andremo a registrare" - eravamo tutti senza parole.

Dopo diversi giorni a Jimmy e Johnny venne in mente un idea alquanto stupida. Avevano intenzione di rubare delle pedaliere e vari distorsori multi-effetto per le nostre strumentazioni. Li avevo avvertiti che sarebbe stata un' idea stupida...infatti furono arrestati dopo 10 minuti da una pattuglia che era di passaggio...che sfiga. Intanto calò la notte e Matt mi disse che avevamo bisogno di microfoni e mi consigliò di non fare la cosa stupida che Jimmy e Johnny fecero nel pomeriggio. Inutile continuare....ebbene si...rubai tutti i microfoni della mia scuola....e fui arrestato anche io...e che cazzo! Dopo una settimana in gattabuia, la guardia aprì la nostra cella e disse - "Fuori ragazzi, siete liberi" - eravamo tutti stupiti e curiosi di sapere cosa fosse successo. Usciti fuori vedemmo Papa Gates, il padre di Brian. Saliti in macchina ci fece un breve discorso - "Ragazzi, vi voglio bene lo sapete, ma lasciatevelo dire che a volte siete proprio delle teste di cazzo. Ma come vi salta in mente? Sapete a cosa andate incontro, specialmente ora che la gente ha iniziato a conoscervi. Il tempo delle cazzate è finito, mettetevelo in testa che non siete invincibili...specialmente tu Jimmy...hai paura persino delle papere di tuo nonno! Pensateci su queste parole ragazzi, un mio caro amico che vive in Inghilterra e che non vedo da parecchi anni me lo diceva sempre 'You still have time to turn the other way', ovvero, 'Sei ancora in tempo per prendere l'altra strada'. E mi riferisco specialmente a te Jimmy, non seguire le cattive orme, ti accorgerai presto che stai sbagliando" - scendemmo dalla macchina e rientrammo in casa.

Accesi il mio computer e iniziai a massaggiare con la ragazza che mi piaceva su Facebook. Tra una chiacchiera e l'altra decidemmo di incontrarci e conoscerci meglio. L'indomani ci incontrammo e uscimmo insieme, ma tolto questo non mi staccai mai dai ragazzi, anzi, spesso la portavo in giro insieme a noi. Brian però si accorse che qualcosa non andava in quella ragazza, mi afferrò e mi porto con lui per parlarne. "Sei sicuro che possiamo fidarci di lei? Non mi sembra tanto convincente. Sono contento che tu finalmente ti sia preso più confidenza ma non mi da una bella impressione" - risposi - "Sei per caso invidioso? Cosa ha che non va?" - mi rispose con un tono abbastanza convinto - "Ti chiedo solo di stare attento Zacky, quella ragazza non mi convince tanto". Il nostro interminabile pomeriggio era agli sgoccioli e lei mi chiese se negli altri giorni potevamo continuare a vederci. Pieno di gioia risposi - "Per me va benissimo, mi ha fatto molto piacere conoscerti!" - dopo quella frase accadde una cosa che desiderai da parecchio tempo. Mi guardò con un sorrisetto compiaciuto e mi rispose - "Allora a domani, signor Polpetta" - si avvicinò, mi diede un bacio sulla guancia, poi andò via.

Rientrai in casa con una felicità che i miei genitori mi chiesero - "Sei diventato drogato adesso? Come mai tutta questa felicità?" - feci un cuore con le mani e mio padre aveva capito e decise di mettermi in imbarazzo  davanti a mia madre - "Aaaaaaaaaah, hai capito a mio figlio, adesso è un Latin Lover eh? E daje cazzo!" - diventai più rosso delle emorroidi del gatto del vicino, più rosso del vulcano che era spuntato in fronte alla bidella della mia scuola, più rosso del sangue del ragazzo che picchiai nel bagno due settimane prima a scuola per avermi fatto cadere la sigaretta nel cesso, più rosso del vicino di casa che ogni mattina si sforzava come un indemoniato quando andava a cagare...era pieno di stronzi quello eh. A quel punto risposi con tono molto imbarazzato - "Naaah, ma che diiici" - dando un calcio al vento. Scese mio fratello tutto di corsa e chiese "Hey che succede qui?" - a quel punto mi voltai di scatto, con un bel sorrisone stampato in faccia e gli tirai un pugno sul braccio salutandolo - "Bella fraté, come ti butta?" - afflitto dal dolore, tirò un porcone che lo sentì anche padre Massimo, il nostro parroco. Corsi in camera mia, chiamai Brian a telefono e gli raccontai che ero molto felice. Brian rispose -  "Zacky sono molto contento che finalmente ti sia fatto coraggio, ma non mi fido molto di quella ragazza. So che sei molto emotivo e scoppieresti a piangere come un bambino se ti succedesse qualcosa...come quando ti sei messo a vedere Titanic. 'No tranquillo non mi fa effetto' e poi mi hai finito tutte le scatole di fazzoletti che avevo...e mi hai imbrattato anche la felpa di muco perché non sapevi come soffiarti il naso...me lo ricorderò, stronzo! Ah Zacky, guarda che vi tengo d'occhio...e ricorda le parole di mio padre 'Prendi l'altra strada, non è mai tardi per farlo'. Buonanotte amico mio!" - la telefonata giunse al termine e io, riflettendo sulle parole di Brian, mi misi sotto le coperte pensandoci su...sia al discorso che Brian mi fece al telefono sia alla mia bellissima fanciulla, con lo sguardo volto verso la finestra.

Mi addormentai dopo un po', sotto un cielo stellato illuminato da una bianca luna piena e cullato dalle onde dell'oceano che a poco distavano da casa mia.

  

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