Mi sollazzo sul divano grattugiandomi vorticosamente il sottopalla davanti alla TV. Scorro i canali alla ricerca di qualcosa di intelligente da guardare e mi soffermo per qualche minuto su una trasmissione di Barbara D'Urso, ma la labile puttana fa presto a stancarmi. Continuo la mia ricerca e casualmente mi infilo in un canale musicale dove stanno facendo una classifica delle canzoni più ascoltate o qualcosa di simile. Mi ritengo fortunato nel vedere che stanno per svelare la canzone in prima posizione, trepidante come un bambino la mattina di natale attendo impazientemente. Ripugnanti suoni inondano l'ambiente circostante, in prima posizione c'è il finto rap di J-Ax.
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Mi imbestialisco, per sbollentare il mio animo offeso urge un kebab. Senza perdere tempo prendo il mio monopattino e mi catapulto al kebab shop vicino a casa mia. Entro, un'odore irresistibile mi avvolge, una giovane pronta a servire carne di dubbia provenienza mi porge un tipico saluto arabo "Ciao". Fa molto caldo, mi sfilo lentamente i pantaloni sussurrando ripetutamente "tanta carne tanta carne", diffondendo imbarazzo a macchia d'olio d'oliva nel cuore della giovincella. La neretta arrossisce assumendo un colorito alquanto goloso. La voglia di kebab viene improvvisamente sopraffatta dalla voglia di vulva. Un formicolio mi trafigge irrigidendomi tutto, sono eccitato e pronto a pestare duro. Senza attender oltre e intenzionato a sfruttare al meglio la regina di tutte le erezioni inizio a bombardare l'anfratto della kebabbara. Lubrifico abbondantemente il mio batacchio con del tabuli, buono. Un bambino ed un vecchio si addentrano improvvisamente nel kebab shop, precisamente mentre la ragazza inizia a gridare, è il punto di non ritorno, sta venendo.
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Le tappo la bocca affogandola con una cascata di salsa yogurt, mi impone di fermarmi emettendo ululati lupeschi. Mi blocco, cade il silenzio, passo il mio dito sulla faccia della ragazza cavalcata e me lo succhio, J-Ax di mmerda, lo sento ancora in testa. La mia venuta è rovinata, imbarazzato per aver fallito scappo coprendomi il volto.
