Parte VI - Preda del Male

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Passano settimane e il rapporto tra il grande capitano e l'affascinante donna diventa sciolto e amoroso.

"Tu che ne pensi Shanks, non ti sembrano strani quei due? Che fossero...", spettecola Bagy. Ormai, quasi ogni giorno viene tirato in ballo l'argomento "relazione segreta del capitano".

"Mh... Forse un po', anche se fosse non ci trovo niente di strano" replica il rosso, mostrandosi apparentemente indifferente all'argomento.

La ciurma si insospettisce e girano di continuo commenti, strane storie e parecchi pettegolezzi.

Nel frattempo, affiora la consapevolezza che le scorte di cibo e acqua stanno terminando, quindi nasce l'esigenza di approdare da qualche parte, ma sembra di vagare in un deserto di acqua. Non ci sono isole circostanti, non si vede nemmeno l'ombra di uno scoglio.

Improvvisamente, uno degli uomini di Roger si sente male e cade di colpo a terra.

Crocus, il medico per eccellenza della ciurma, si attiva con prontezza e cerca di capire le cause di quel malessere. Purtroppo, qualcosa di grave appare all'orizzonte e riferisce la pessima notizia al capitano, chiusi nella sua cabina.

"Signore, c'è una strana malattia diffusasi da poco, l'ho letto sul quotidiano, si presenta con svariati sintomi che possono essere mal di testa e febbre o sudorazione alta, nei casi più estremi si scatena sotto forma di un'emorragia anomala. Non credo sia contagiosa, comunque restiamo in allerta."

Crocus si impensierisce nel vedere lo sguardo imbrunito del capitano che chiede agitato più informazioni.

"Quanti a momento ne sono stati colpiti?"

L'uomo non vorrebbe neanche rispondere. "Almeno una decina gravemente, ma ce ne sono altri con sintomi lievi."

Il pugno di Roger si schianta sul muro facendo tremare la stanza.

"Voglio immediatamente una soluzione, una cura!"

"Signore, gliel'ho detto, si è appena scoperta. Comunque si dice che i marine stranamente abbiano già l'antidoto. Mi chiedo se hanno qualcosa a che fare con questa storia."

Roger rifiuta di ascoltare altro e lo ammutolisce, estremamente preoccupato, e gli fa cenno di prendersi cura dei suoi cari uomini.

Con gran sorpresa, appena Crocus apre la porta che aggancia all'infermeria, sorride nel vedere che Rouge cerca di far divertire tutti i suoi ora compagni, nell'intento di alleviare le loro sofferenze.

"Ehi, Crocus ahahah! Non riesco a smettere di ridere!"

"È veramente uno spasso questa donna! Mi sento già meglio."

"Non mi sono mai divertito così tanto, riesce a cacciare certe battute che mi stendono!"

La donna accenna a un piccolo sorriso, imbarazzata.

"Ormai siamo compagni ragazzi."

Rouge raggiunge Crocus, ancora sul ciglio della porta e gli chiede gentilmente: "Come ti senti?"

"Ora meglio signorina, meglio", risponde soddisfatto.

Nel pomeriggio si diffonde un piacevole sottofondo sonoro, grazie ai gabbiani che si divertono a rincorrersi sul mare, le cui onde vacillano appena.

Ma la tranquillità domina ancora per poco e arriva la goccia che fa traboccare il vaso.

Crocus si precipita dal capitano, fugace e grida disperato: "Signore, Rouge sta male, molto male!"

Le pupille di Roger si stringono, il suo cuore sussulta e senza perdere tempo corre da lei, l'unica donna che lo abbia mai fatto sentire qualcosa di prezioso, apprezzato, semplicemente amato.

Si avvicina al letto dell'ammalata e sussurra il suo nome, angosciato.

Vorrebbe mantenere la calma, mostrarsi lucido e pacato, ma la paura di perderla si dimostra più forte e si stringe al collo, sottraendogli il respiro. La guarda profondamente abbattuto e con gli occhi colmi di tristezza.

Può solo prenderle la mano e tenerla stretta.

"Non posso e non voglio perderti."

Dopo due ore passate a vegliarla, lascia la stanza e si dirige dai suoi subordinati, che senza il sorriso puro di Rouge, restano avviliti nei loro letti.

"Già quattordici morti", afferma Crocus con un filo di voce.

"Questo non sarebbe dovuto accadere." Si ripete più volte il capitano che si volta lasciando dietro di sé una scia di persone che soffrono atrocemente.

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