Capitolo 25 (pov.Giulia)

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Era l'autunno della seconda media,avevo appena compiuto 13 anni ed ero ancora una piccola mocciosa con le treccine e l'apparecchio ai denti
Mi trovavo nei corridoi della scuola..era appena finita la lezione di matematica e io mi stavo dirigendo velocemente in mensa ,per pranzare con le mie amichette,quando ad un tratto sento una forte stretta avvolgere il mio braccio ,che mi impedisce di avanzare
Mi giro e davanti a me ci sono 3 ragazzine di terza che, ormai conosco bene
Quella che mi stringe il braccio è Serena "la capogruppo",una ragazza alta,molto carina con i capelli lunghi rossi e gli occhi azzurri molto truccati.
Non per altro era la adolescente più desiderata della nostra scuola media:i ragazzi non avevano occhi che per lei
La ragazza alla sua sinistra é Rossella,che è molto più bassa di Serena,ma altrettanto carina con i suoi capelli castani ricci ribelli
Infine c'è Charlie,la più bruttina a mio parere,anche lei ha i capelli ricci ,ma molto più corti e indomabili
-lasciami-gli urlai,cercando di divincolarmi dalla sua spinta-che cosa volete da me?-
-oh lo sai bene-mi rispose Rossella ghignando,seguita dalle risatine delle altre due-sai abbiamo un po' fame e ci siamo dimenticate il pranzo quindi muoviti e dacci il tuo-
-ma..ma io non voglio..non ho ancora mangiato-le risposi ,cercando di trattenere le lacrime
-ti stai per caso rifiutando?-mi fulminó lei,stringendomi ancora più forte il braccio
Mi stava facendo davvero male..sicuramente mi avrebbe lasciato un bel livido!
-io..io no..se mi lasci il braccio ve lo prendo-
Lei mi guardó male,ma mi lasció ugualmente il braccio
Cominciai a rovistare nello zaino ,quando una voce maschile irruppe vicino a noi
-che diamine sta succedendo qui?-urló un ragazzo castano ,con gli occhi verdi più belli che avessi visto
-Liam sei tu..sei sempre in forma vedo.
Tranquillo non sta succedendo nulla le stavamo solo parlando del più e del meno-rispose Serena,squadrandolo dalla testa ai piedi
-non pigliarmi per il culo Serena,ho sentito tutto!se non la finisci di fare la bulla con le tue amichette ti giuro che dirò tutto al preside..non ti conviene metterti contro di me-
-ragazzina andiamo-continuó rivolgendosi a me,lanciando uno sguardo di fuoco alle tre ragazzine
-g..gra..zie-gli balbettai io,guardandolo nei suoi occhioni verdi
-non c'è di che-mi sorrise,lui-se ti infastidissero ancora non esitare a rivolgerti a me-
Da quel momento quel sorriso è entrato nel mio e non ne è mai uscito
Liam ha cominciato a difendermi ogni volta da quelle bullette,fino a quando non hanno finalmente cominciato a lasciarmi stare
Siamo diventati grandi amici,anche se per é rimasto sempre più di un amico:grazie a lui non sono più quella stupida ragazzina impaurita,grazie a lui sono cambiata..

Entro nella mia immensa villa e saluto sgarbatamente le cameriere,correndo in camera mia:ho una cosa molto importante da fare
Scrivo  quel numero che ho digitato migliaia di volte e clicco io tasto di chiamata
-pronto principessa-mi risponde con la sua solita voce rauca
-babbo ciao-
-principessa come mai mi hai chiamato ?é successo qualcosa?-
-no papà ho solo bisogno di un favore-
-se hai bisogno di altri soldi te li mando subito oppure vuoi che ti compro quella TV al plasma che ti piaceva tanto?-
-niente di tutto questo..la nostra azienda ,la Williams ha contatti con quei criminali che mi parlavi non é così?..-
-tesoro..non parlarne al telefono..potrebbero rintracciarci e sarebbe guai..comunque la risposta é si-
-e se ti chiedessi di rintracciare quel Sebastian per una certa questione tu mi aiuteresti papone?-
-tutto per la mia amata figliola-
-sei il migliore babbo. Chiamalo ora e digli innanzitutto di cercare informazioni su un certo Davide Stewart,per il resto lasciagli il mio numero e gli spiegherò tutto io-
-sarà fatto-
-grazie papà,a presto-gli rispondo,riattaccando
-presto sarà la tua rovina caro moccioso!-penso ,cominciando a ghignare nel mio letto

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