1. Alice

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Sono nata nel 1983 in Pennsylvania, non si sente molto parlare di questo posto, non accadono molte cose qui.
La mia famiglia è davvero molto particolare: mio padre, ci ha abbondati quando avevo poco più di 8 anni, il primo vero trauma della mia vita; mia madre, una donna fantastica, si è sempre fatta in quattro per garantire un futuro dignitoso a me ed ai miei tre fratelli: Oliver, Zack e Max. Io sono la sorella maggiore e spesso aiuto mia madre a gestire i miei tre "fratellini", non mi trovo in particolare difficoltà, tranne che con Zack... è sempre stato il più complicato fra noi, anche mia madre la pensa così, ha quasi 17 anni ed ha già avuto i "bracciali di ferro" (come li chiama lui) al polso 2/3 volte per spaccio e per rissa, mi chiedo come possa essere così recidivo e non capire che tutto questo fa solo del male a se stesso e alla sua famiglia.
Proprio fra poco, alle 16:00, la Polizia verrà a prenderlo a casa per la quarta volta, vi chiederete che abbia fatto questa volta?? Beh questa volta è molto più grave del solito: rapina a mano armata con omicidio, non è l'unico ragazzo ad essere stato fermato dalla Polizia e lui afferma di non aver ucciso nessuno e io sinceramente gli credo, non perchè sia mio fratello, perchè sarà quello che sarà ma, una persona non la ucciderebbe mai.
Mia madre da sempre la colpa a mio padre <<Se ci fosse stato lui sarebbe andato tutto diversamente!!>> oppure <<Sono una madre orribile, non so proprio come si fa ad occuparmi di qualcun altro!>> tutto il giorno a ripetere queste frasi, che ovviamente per me non sono affatto vere, se mio padre fosse stato così buono non ci avrebbe mai abbandonato così, senza un soldo, senza nulla, si sarebbe preoccupato delle nostra crescita e del nostro futuro invece, io qui vedo solo una mamma con gli occhi solcati dalle lacrime del troppo dolore passato in questi anni. Ora che vi ho parlato un po' della mia famiglia vorrei parlarvi di me, forse sono la "meno strana" all'interno della mia famiglia, almeno così mi sono classificata... Ho dei lunghi capelli mori con uno shatush biondo ormai poco curato, grandi occhi marrone/verde sempre marcati dal colore nero della matita e del mascara, non sono tanto alta, ma per me non è affatto un problema, ho un carattere abbastanza quiete ed altruista tanto che faccio volontariato nel piccolo paesino dove vivo, non sono nemmeno una di quelle ragazze con un seno prosperoso ,anche se lo desidero tantissimo ma, il signore ci dona solo una cosa bella nella vita che dobbiamo saper sfruttare al massimo e nel mio caso è la scrittura: amo scrivere, è tutta la mia vita, scrivo delle persone che incontro per la strada, mi immagino le loro storie guardando i loro volti e scrivo, scrivo, scrivo, per fortuna c'è la mia migliore amica Cassie che mi da un parere sulle mie storie, non mi fido del parere di nessun altro.
Cassie ha la mia stessa età e scrive storie anche lei, caso strano ha il mio stesso sogno: lavorare in una redazione giornalistica...Ah ma voi pensavate che io scrivessi storie tipo favole o romanzi?? No no, io scrivo articoli dove al loro interno si trovano delle storie sulla quotidianità che ogni giorno viene sottoposta all'esame accurato dei miei occhi e della mia mente, ora come ora però mi sono potuta esercitare solamente scrivendo sul giornalino della mia scuola superiore, c'è chi dice sia da sfigati, me compresa, ma non potete nemmeno immaginare quanti drammi possano succedere tra i liceali di una piccola cittadina e comunque, era l'unico modo che avevo a disposizione per poter fare un po' di pratica.
Ho anche un luogo ben specifico in cui coronare il mio sogno: New York, penso che questa metropoli sia il trampolino di lancio per tutte quelle persone con un minimo di creatività, ma che allo stesso tempo vengono emarginate perché considerate "troppo strane"...al giorno d'oggi è difficile trovare qualcuno senza grilli per la testa, quindi saremmo da considerare tutti "strani"non credete??

L'anno in cui ho imparato a volareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora