La danza delle lame 《Yuri on ice》

CAPITOLO I

11/01/17
Dedicato alla mia stella, al ragazzo più speciale di questo pianeta, al mio Porck Cutlet Bowl.

-Vitya

Faccio un respiro profondo, sono finalmente sola.
Inarco la schiena, porto indietro cautamente entrambe le braccia, aquisto velocità e mi dò il giusto slancio.
I corti capelli ramati mi solleticano il volto mentre il mio corpo fluttua leggero ed elegante nell'aria.
Finalmente mi sento libera, libera come il mio animo brama da sempre di essere.
Il vento fresco mi provoca un leggero formicolio in tutto il corpo, ormai ci dovremmo essere...ed ecco, atterraggio perfetto.
Un'altro Salchow perfettamente pulito e ben eseguito.
Sposto il mio baricentro in avanti e mi accarezzo dolcemente le curve mentre le mie gambe danzano fluide sul ghiaccio dando origine ad una sequenza di passione veramente complessa.
I miei pattini diventano come dei pennelli, ed io mi trasformo nella più grande artista.
Dolci curve scalfiscono il ghiaccio, e i miei pattini viaggiano fluidi su di esso.
Dopo il mio passaggio lascio dietro di me vari cerchi perfettamente simmetrici.
Ora arriva la parte più dura, ne sono consapevole, spostare i salti nella seconda parte del programma non è stata, a mio parere, una brillante idea.

Con prepotenza un Axel interrompe la sequenza di passi che stava dominando la pista fino a qualche minuto prima.
Seguono un Loop, un Loop doppio e un Toe loop.
Inutile dire anch'essi perfetti.
Il mio corpo è in perfetta armonia con la musica.
Essa riecheggia sovrana nel silenzio della pista.
Sono sola con me stessa.
Non che al di fuori di questa pista non lo sia, ma mentre pattino sulle note di questa canzone per me così tanto importante, la solitudine si fa sentire forte come non mai e i ricordi di una vita felice mi tormentano, corrodendomi il cuore.

"La ragazza dal cuore di ghiaccio", odio quel fastidioso nomignolo inventato dai Mass media per descrivere il mio carattere freddo e distaccato.
Non sono sempre stata così.
Una volta ero una normale bambina felice, con una madre ed un padre che l'amavano.
Ma poi venne il giorno del mio settimo compleanno e dunque il giorno in cui i miei genitori persero la vita.

Salto.
Un Lutz impeccabile, segue una gamba tesa sopra la testa.

A quel tempo ero la stella nascente dei campionati giovanili, mio padre oltre alla sua spensieratezza ed allegria mi aveva trasmesso anche la sua passione per il pattinaggio.
Dopo la morte dei miei genitori, in mancanza di parenti a cui potessi essere affidata, il tribunale decise che per far brillare la prossima stella del pattinaggio artistico che vedevano in me, dovevo essere affidata alla mia nuova allenatrice : la signorina Sokolov, ex pattinatrice russa pluripremiata.

Principalmente la "La ragazza dal cuore di ghiaccio" nacque nel momento del nostro primo incontro, sin dalla prima volta che il mio sguardo incrociò il suo capii che niente sarebbe stato più lo stesso, compreso il pattinaggio.
Questa donna non è mai stata capace di amarmi, quest'ultimi anni passati con lei mi hanno completamente annullata interiormente.
Ma non ne gliene do nessuna colpa.
In fondo penso non sia stata colpa sua, anche lei deve essere stata cresciuta senza amore e con l'unico obbiettivo di brillare rigidamente nel pattinaggio.
E come ovvio che sia, se non ha conosciuto l'amore non me ne ha potuto mai trasmettere.

Combinazione di Toe loop, Salchow, un Loop doppio ed un Flip.
Oramai sono in un vortice di emozioni, non posso fermarmi.
Eseguo una trottola rovesciata, inarco la schiena all'indietro e con delicatezza afferro il pattino della gamba destra che ho teso per aria.

Mentre la mia danza si infiamma sempre di più, io penso alla mia vita.
Fin da bambina sono stata portata ben oltre il mio limite per accrescere in fretta il mio livello.
Ricordo fin troppo bene il primo periodo con la sigorina Sokolov.
Fui abbandonata a me stessa, costretta ad allenarmi di continuo, sei giorni su sette poiché il giovedì era dedicato alla mia formazione scolastica.
Ricordo i salti sbagliati, gli schiaffi ricevuti, le punizioni subite, le lacrime d'orgoglio e quelle d' infelicità.