La corsa della ragazza si arrestò improvvisamente quando vide pararsi dinnanzi a lei la figura bassa e tarchiata del suo coach.
-Bershka tocca a te,non è il momento di farsela sotto e scappare-. Sbraitò. La mora fece il sorriso migliore che possedesse.
-Stavo andando in bagno,coach! Ho lasciato il telefono lì!-. Mentì.
-La solita sbadata! Sbrigati manca poco.-. Concluse Yakov.
Non se lo fece ripetere due volte e corse nel corridoio vicino ai bagni iniziando la sua ricerca da lì. Non aveva la più pallida idea del perché Viktor fosse con Jaqueline de la Cours,la sua rivale francese. Silena non fece in tempo a varcare la soglia del corridoio che una mano la bloccò: Yuri Plisetsky la guardava dritta negli occhi serio più che mai.
-Yuri ma che...?-.
-È tardi fra poco tocca a te; preparati spilungona,ci penso io a quell'idiota, promesso.-.
Silena annuì a malincuore. Avrebbe tanto voluto parlare con lui, ma Yuri aveva ragione,non c'era più tempo e,delusa,se ne andò.
Arrivò correndo al suo camerino e si chiuse dentro sbattendo la porta. Si sedette e iniziò a spogliarsi,lentamente. Tolse la felpa bianca e rossa,seguita dai pantaloni,poi mise i pattini. La porta si aprì e stavolta Yuri entrò senza bussare.
-Allora? Lui dov'è?-.
Silenzio.
-Yuri, dov'è Viktor?!-. Era preoccupata sul serio.
Lui la guardò con occhi spenti.
-Non lo so... Ho cercato dappertutto ma sembra essere sparito... Posso solo immaginare cosa lui e quella Jaqueline stessero facendo... Quanto è ingenuo quell'idiota!-. Ringhiò infine. Ma Silena aveva capito tutto: dagli sguardi per nulla amichevoli della sua rivale ogni volta che la vedeva con Viktor. Sperò davvero di sbagliarsi.
-Comunque... Non preoccuparti spilungona. Sai la sequenza e ti sei ammazzata di allenamenti come una schiava per saperla eseguire,se fossi in te non manderei tutto a puttane per quell'idiota malato di mente.-. La mora gli arrivò a fianco. Nei suoi 15 anni,Yuri le si avvicinava appena al collo. Silena gli scompigliò i capelli da sotto il cappuccio.
Yuri stranamente non si ribellò.
-Grazie tigrotto... E non chiamarmi spilungona!-.Quando il presentatore annunciò il suo nome,Silena sentì il fiato mancarle. Cercò di fare mente locale su quello che doveva fare ma l'orrenda immagine di Viktor e Jaqueline insieme non voleva saperne di uscire dalla sua mente.
-Allora,Bershka,concentrati e guarda me.-. Yakov le si parò difronte con accanto Lilia e Mila. Il volto di Silena era senza espressione,concentrato e teso.
-Stai attenta al triplo Loap e non sbilanciarti sulle trottole. E non azzardarti a eseguire il triplo Flip o ti giuro che passerai i guai signorina!-. Il volto di Silena si accese.
-Chiaro-.
-Ce la puoi fare Sil!-.
L'abbracciò Mila.
-Non deludermi,Bershka. Sei stata una delle mie migliori allieve. Non farmi pentire delle mie parole e non vanificare i tuoi sforzi.-. Lilia la guardò impassibile ma per Silena quelle parole erano più di quanto osasse sperare in quel momento. Si guardò intorno.
-Dov'è Yuri?-. Si accorse della sua assenza quando ormai era troppo tardi.
Silena entrò in pista,scivolando con grazia fino al centro. Le luci si spensero,il vociare della folla sparì e un faro la illuminò. Quando la musica partì finalmente si rilassò.
Silena iniziò a muoversi,con tutta la grazia e la delicatezza che possedeva, stretta nel suo costume: era senza spalline,una tuta che arrivava sopra la metà coscia,nera come i suoi occhi,coperta di piume e brillanti,sembrava un maestoso e tenebroso volatile. Aveva scelto quel vestito in concordanza con la musica. Iniziò la prima sequenza di passi: si muoveva aggraziata, delicata e il suo volto interpretava la musica tetra. Scivolava sul ghiaccio seguita dagli applausi del pubblico,tra il quale c'era lui: Viktor la guardava dagli spalti, nervoso come non mai,accanto a Yuri che alternava occhiate impassibili a lei e furenti a lui. Vedere Viktor lì, la destabilizzò quando arrivò alla parte dei salti: aveva preferito metterla alla fine,data la sua notevole resistenza. Inoltre non erano salti complicati quelli del suo programma: il primo salto,un triplo Lutz,seguito dagli applausi fragorosi del pubblico. Silena eseguì una trottola combinata,la treccia scura che girava con lei,aveva catturato l'attenzione di tutto il pubblico,ma i commenti dei conduttori alle sue orecchie giunsero ovattati. Poi eseguì un Toe Loap triplo,poi un triplo Axel,il suo cavallo di battaglia. Dopo un Salchow,prese la rincorsa,piegò le gambe e scivolò delicata intorno al bordo pista,sorridendo al pubblico che allungava le mani per raggiungerla. La campionessa della categoria Senior femminile del precedente Gran Prix stava superando di gran lunga le aspettative del suo pubblico. E anche quelle di Victor.
Aveva quasi finito il suo pezzo,mancava il triplo Loap.
Silena prese una decisione azzardata,quando con lo sguardo incrociò quello di Viktor che,sorridente la guardava.
Il sogno di Viktor era sorprendere le persone. E il sogno di Silena,sarebbe stato sorprendere lui. Cosi eseguì il triplo Loop,con il braccio alzato per aumentare il suo punteggio. Ignorò la fatica,la contrazione dei muscoli,la tensione dell'esibizione. La melodia era quasi al termine,il suono frastornante della chitarra elettrica creava un contrasto piacevole con la melodia dolce del piano: Si diede la spinta e si preparò a eseguire il salto che progettava di fare dalla gara vinta al primo posto,la Rostelecom Cup: il triplo Flip. In quel momento sembrò che il tempo andasse a rallentatore, la figura svolazzante della russa volteggiava in un vortice di piume nere.
Primo giro: il pubblico si sporse sugli spalti.
Secondo giro: le grida di incoraggiamento aumentarono.
Terzo giro:il suo coach,la sua insegnante,e suoi amici sgranarono gli occhi.
Il pubblico andò in visibilio mentre i conduttori esultavano: con quel triplo in più,totalmente imprevisto,sarebbe sicuramente arrivata prima. Ma qualcosa andò storto quando arrivò il dolore: improvviso,forte e lancinante colpì la caviglia sinistra della russa,ma non lo diede a vedere. Terminò la sua performance,Silena fu sommersa da applausi che le sembrarono eterni: fiori venivano lanciati dal pubblico e fotografi la abbagliarono con i loro flash.
Silena non riuscì più a fare un solo passo: svenne sotto lo sgomento del pubblico,dei suoi allenatori,dei suoi amici e di Viktor.********
Quello che successe poi,fu raccontato dai media del mondo: la campionessa diciannovenne russa era scivolata al secondo posto dietro la rivale francese Jaqueline de la Cours, a causa del suo triplo Flip mal riuscito,la russa si infortunò e dovette ritirarsi: non poteva gareggiare con una caviglia rotta. Dopo un anno di interventi e riabilitazioni,la russa era più determinata che mai a riconquistare ciò che aveva perso con quel triplo Flip.
Con ancora impresse le immagini di quel giorno, uscì dal corridoio trovando la sua valigia,ma dei suoi genitori neanche l'ombra. Non li avrà nemmeno sentiti arrivare e andarsene. Prese il cellulare e digitò il numero.
Una voce roca rispose:- Pronto?-.
-Coach. Sono Silena.-.
-Bershka?-.
-Coach,non ho tempo da perdere,ho bisogno di lei! E di un biglietto aereo...-.
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Yuri on Ice Fanfiction~ We were born to make history
ChickLitLei e Viktor erano cresciuti insieme,come fratelli. Sin da piccoli, condividevano un sogno,quel sogno poi divenne ambizione. Ma per Silena Bershka,tutte quelle speranze si trasformarono nel suo peggior incubo. Tutta la sua grinta e la sua passione d...