Senza finale

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"Quando Blanche lo vide arrivare, nel sottopassaggio della metropolitana, lo riconobbe immediatamente, anche se non aveva mai visto il suo viso.
Sapeva che era lui. Aveva un bel sorriso stampato sulla bocca, ed era l'unico ad averlo in mezzo a quella gente sconosciuta.
Quando lui le chiese come lo aveva riconosciuto, lei gli rispose che mentre tutti gli altri salivano, lui era l'unico a scendere ed era stato facile.
Così lui aveva sorriso alla sua ovvietà.
Si scambiarono due baci sulle guance, e nel risalire dal sottopasso, lui le strinse un braccio in vita.
Blanche sorridendo, mentre gli parlava, pensò che fosse la prima volta che un uomo le cingeva la vita. Ed a lei stava piacendo molto sentire quel braccio intorno ai suoi fianchi torniti e la vicinanza del suo corpo accanto al suo fianco sinistro.

Blanche lo aveva conosciuto in una chat room. Per la prima volta da quando frequentava la chat, aveva deciso di cliccare un nickname che l'aveva attirata. E non si era sbagliata perchè, nei quindici minuti successivi, aveva sentito che qualcosa la portava verso quell'uomo. Allora l'istinto e l'irrazionalità l'avevano fatta da padroni e lei, abbandonando frettolosamente la chat, gli aveva detto che stava facendo qualcosa che non aveva mai fatto prima: dare il numero di cellulare ad un perfetto sconosciuto.

Ora si rendeva conto che non era stato affatto un gesto irrazionale. Forse era stata l'azione più razionale che lei avesse compiuto fino allora.

Per tutto il viaggio in treno per raggiungerlo, Blanche era stata agitata, nervosa, aveva sfiorato la crisi di panico. Ed anche ora, lì accanto a lui, nella sua macchina, rideva nervosamente alle sue battute.

Era una giornata straordinaria che si accingeva a vivere. E si sentiva viva come non mai. Non le sembrava possibile che dopo un anno vedeva i suoi splendidi occhi, il suo sorriso coinvolgente.
Non se l'era mai immaginato: infondo l'aspetto fisico di quell'uomo non le era mai importato molto. Però, ora che lo vedeva, non era affatto delusa, malgrado lui non fosse assolutamente paragonabile a nessun modello o attore o divo o pseudo vip. Lui era la persona più normale del mondo a guardarlo. Ma, era la sua anima, il suo essere, che l'avevano conquistata, insieme a quella straordinaria ironia ed al suo umorismo. E naturalmente la sua voce che cantava al telefono per lei.

C'era una sola cosa di cui aveva paura. E non era certo il fatto di essere, infondo, con un perfetto sconosciuto. La paura veniva dalla sua insicurezza di non essere una donna che potesse piacergli.
Ed in lei combattevano due desideri contrari: il desiderio di piacergli come lui piaceva a lei ed il desiderio di non piacergli per non dover affrontare i suoi approcci.
Lui le piaceva troppo e lei sapeva che se solo l'avesse sfiorata avrebbe ceduto a tutti i suoi desideri. E lo avrebbe amato.
Questo la spaventava: perdere il controllo di sè stessa.

Quando risalirono in macchina dopo aver preso un caffè in un bar, lui col sorriso sulle labbra le chiese un bacio.
Blanche rise e si sorprese della sua stessa risposta:"No. Un bacio non si chiede, un bacio è qualcosa che succede.".
E lui le rispose che aveva provato a chiedere.
Blanche si chiese come cavolo le fosse venuta fuori quella risposta. Si diede della matta per non aver baciato un uomo verso cui provava una simile attrazione.
E si chiese se quel rifiuto fosse definitivo, se lui non si sentisse messo in discussione, e si chiese se invece lui ci avrebbe riprovato e senza chiederlo.

E quando, ore dopo, lui ci riprovò, le diede il bacio più bello e più lungo, e più coinvolgente, che un uomo le avesse dato.
Bastò un bacio per sentire la passione fondersi a quella di lui. Bastò un bacio perchè lui la facesse sentire una donna desiderata. Un bacio di lui per far venir fuori tutta la sua femminilità.

Quando la riaccompagnò alla fermata della metropolitana, lui le disse:"Prometti che non aspetterai Bob!".

Blanche si meravigliò che lui parlasse di sé in terza persona. Gli rispose che non lo avrebbe aspettato, sapendo che non era ciò che le diceva il cuore. Quell'uomo non lo avrebbe mai dimenticato e lo avrebbe aspettato sempre.

È una semplice storia d'amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora