NICOLE'S POV
Mi sveglio accecata da una forte luce. Cerco di muovermi ma qualcosa o meglio dire qualcuno mi tiene ferma.
Mi muovo lentamente scendendo da sopra Valerio facendo attenzione a non svegliarlo.
Esco fuori dal tronco e mi stracchio.
Prendo il mio telefono da sopra il telo e guardando l'ora.
Le sei e trentasette.
<<Piccola...>>
Sussurra Valerio con la voce impastata dal sonno appoggiando la testa sull'incavo del mio collo.
Sorrido come una cretina e lo abbraccio.
<<Buongiorno Vale>>
Ricambia l'abbraccio e mi attira più forte a sé.
<<Buongiorno anche a te.>>
Mi cambio con i vestiti della sera prima asciutti e faccio colazione con dei biscotti che ho trovato.
<<Me ne lasci alcuni vero?>>
Chiede cercando di prendere un biscotto dal pacchetto ma lo scanso allontanandomi.
<<No, i biscotti sono miei. E io la mattina ho fame.>>
Rispondo mentre sgranocchio un altro biscotto al cioccolato.
Dopo che abbiamo fatto colazione, o meglio dire dopo che io ho fatto colazione, abbiamo sistemato tutto il posto mettendo via tutto negli scatoloni che Valerio aveva messo in macchina.
<<Questo è l'ultimo. >>
Dico dopo avergli passato l'ultimo scatolone da mettere in macchina.
<<Ora possiamo andare a casa, così che puoi riposare meglio nel tuo letto.>>
Annuncia sorridente mettendo in moto.
Il viaggio è stato silenzioso, troppo silenzioso.
Arriviamo a casa dopo circa venti minuti.
Valerio aveva deciso di fare un altra strada più lunga, ma andando più veloce.
Scendo dalla macchina e vado ad aprire la porta di casa, ma Vale mi tira il polso facendomi girare verso di lui.
<<Ho un lavoro da sbrigare, torno domani pomeriggio. >>
Dice tornando alla macchina e sfrecciando per le vie di Roma.
Entro a casa e vado a farmi una lunga doccia.
Riempio la vasca di acqua bollente e ci verso dentro il mio bagnoschiuma preferito al miele.
Entro dentro e sento i muscoli rilassarsi a contatto con il calore dell'acqua.
Immergo la testa in acqua bagnando i miei lunghi capelli ormai completamente bianchi.
Rimango così per qualche minuto e poi torno a sedermi come prima.
Prendo lo shampoo e comincio a massaggiare delicatamente i miei capelli che ormai arrivano al culo. Sciacquo i capelli e poi svuoto la vasca uscendo ad asciugarmi.
Prendo un asciugamano grande nero e lo lego sul corpo e ne prendo un altro cominciando a tamponare i capelli.
Oggi pomeriggio vado dalla parrucchiere per tagliarli un pó e ritingerli lilla pastello.
Vado in camera e apro il grande armadio con l'anta scorrevole per cercare qualcosa da indossare.
Opto per un paio di shorts molto corti in jeans strappati, un top bianco corto senza spalline fino a sotto il seno in pizzo.
Scendo al piano di sotto e trovo mio fratello Lauro appoggiato alla porta d'ingresso che fuma una canna.
<<E tu che cazzo ci fai qui?>>
Chiedo incazzata.
<<Sono qui per te.>>
Risponde cercando di abbracciarmi, ma io lo scanso spingendolo atterra.
<<Ti prego Nicole ascoltami. Volevo solo proteggerti.>>
Dice avvicinandosi sempre di più a me.
<<Fermo dove sei. E poi, proteggermi da che cosa? >>
Domando allontanandomi da lui.
Rimane in silenzio a fissarmi insistemente negli occhi.
<<Avanti! Non ho tutto questo tempo da sprecare con te. Ho altro da fare. Rispondi!>>
Lo incito a parlare.
<<Non lo so. >>
Risponde passandosi una mano tra i capelli ripetendo il gesto altre volte. Segno che è nervoso.
<<Nicole cazzo, mi manchi! Ti prego, perdonami. So che ho sbagliato, ma in questo mese ho capito che senza di te sono perso. Mi manchi tanto.>>
Dice avvicinandosi e abbracciarmi.
<<Sorellina mia, mi manchi molto.>>
Ricambio l'abbraccio e lui mi stringe più forte a sé.
<<Ti perdono, ma solo perché neanche io riesco più a stare senza di te.>>
Confesso staccandomi da lui.
<<Torni a vivere con me?>>
Annuisco salendo le scale fino in camera mia.
<<Dove vai? >>
Chiede mio fratello Lauro appoggiato al corrimano delle scale.
<<A fare le valigie. Mi aiuti?>>
Chiedo entrando in camera seguita da lui.
<<Certo.>>
Risponde tirando fuori le valige da sotto il letto.
Prendo un foglietto e una penna per scrivere a Valerio la notizia.