CHAPTER 25

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NICOLE'S POV

Entro a casa e trovo mio fratello Lauro intento a cucinare qualcosa ai fornelli.
<<Ciao Lauro!>>
Urlo lanciando lo zaino in un angolo del salotto.
<<Eh?!...Ah ciao Nicole!>>
Mi avvicino a lui e vedo che non riesce a rompere le uova.
<<Hey! Che ti hanno fatto di male le uova per trattare così? >>
Chiedo ridendo per poi rompere le uova.
<<Grazie.>>
Dice abbracciandomi.
Mi stacco e prendo lo zaino salendo in camera mia.
Appoggio tutto sulla scrivania e mi cambio con qualcosa di più più comodo per rimanere in casa. Indosso un paio di shorts rosa scuro e una canotta nera aderente. Tolgo le scarpe e rimango scalza.
Vado in bagno e pettino i capelli in uno chignon alto.
Sento il mio telefono suonare.
Lo prendo in mano e rispondo senza leggere chi è.

<<Pronto? >>
<<Ciao Nicole, sono Mirko.>>
<<Questo lo avevo già capito dalla voce.>>
<<Brava la mia bambina.>>
<<Mirko. Vai. Dritto. Al . Dunque.>>
Lo sento ridere prima di dare una risposta.
<<Va bene piccola. Tutto ciò che vuoi.>>
<<Vorrei saperlo prima di Natale se è possibile. >>
<<Sempre simpatica tu. Comunque volevo chiederti se volevi uscire con me stasera.>>
<<Va bene. >>
Rispondo secca.
<<Dai ti prego...almeno per questa volta!>>
<<Ho detto che va bene.>>
<<Puoi ripetere? Credo di non aver capito bene.>>
<<Ti ho detto che va bene.>>
<<Fatti bella. Vengo a prenderti alle undici e trenta.>>
Detto questo chiude la chiamata.
Metto il telefono in tasca e corro al piano di sotto a dare la notizia a mio fratello.
<<Lauro! >>
Urlo correndo per le scale.
<<Lauro!>>
Continuo fino a quando non mi trovo davanti a lui.
<<Che c'è Nicole? >>
Dice mettendo il pranzo in tavola.
<<Questa sera esco con un amico.>>
Dico sorridendo come un ebete.
<<Va bene. Divertiti e non fare cazzate di cui potresti pentirti.>>
Lo guardo male.
<<Lauro! Cazzo quante volte devo ricordarti che non sono più una bambina e che so cavarmela da sola?>>
Lo vedo sorridere scuotendo la testa.
<<Tu resterai sempre la mia piccola sorellina>>
Dice stampandomi un bacio sulla fronte.
Mi siedo e comincio a mangiare.
<<Però oggi sembri strana.>>
Ammette lui guardandomi.
<<Perché? >>
Chiedo non capendo cosa intendesse.
<<Tanto per cominciare oggi sei tornata a casa alla fine delle cinque ore senza note o sospensioni. E poi quando hai varcato la porta avevi uno strano luccichio negli occhi e sorridevi al vuoto >>
Non rispondo continuando a mangiare.
Appena finito salgo al piano di sopra per prendere il telefono e i soldi.
Devo andare a fare shopping!
Mi cambio con un vestitino corto fino a metà coscia nero morbido e le Nike Air nere.
Pettino meglio i mei capelli e mi trucco.
Corro al piano terra e dopo aver salutato frettolosamente mio fratello prendo la mia amata moto nuova.
Amo mio fratello che me l'ha regalata.
Arrivo fino al mio negozio preferito. Parcheggio ed entro dentro.

Amare e Soffrire sono la stessa cosaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora