sai che

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Giugno

Eravamo davvero felici con poco
Non aveva importanza né come né il luogo
Senza fare i giganti
E giurarsi per sempre
Ma in un modo o in un altro
Sperarlo nel mentre

A giugno il caldo si faceva già sentire, ormai portavo quasi sempre le braccia scoperte e avevo iniziato a mettere i pantaloncini nelle giornate di sole. La scuola era finita da qualche giorno, aspettavo i risultati di qualcosa che conoscevo già, ma averne la conferma era un'altra cosa.

Mi allenavo senza pensare al dopo, senza più pensare a ciò che avrei dovuto studiare dopo; facevo scorrere l'acqua tra i miei capelli e sul mio corpo lentamente, perché ad aspettarmi non c'era niente. Non c'era niente per cui valesse la pena affrettarsi, sistemarsi nel modo migliore e liberare la mente.

Negli spogliatoi discutevamo dei programmi che avevamo, di dove saremmo andate durante quell'estate, come l'avremmo passata e con chi. Ed era inevitabile pensare a lui. Pensare a quanto poco ci divideva e a quanto eravamo sopravvissuti pur non avendo niente e non essendo mai esistiti.

A giugno gli scrissi io. Era la prima volta dopo la conversazione su Louis — che stava bene, non si era davvero trattato di qualcosa di grave, ma ero stata felice di poterlo risentire.

Con la scuola come va? Gli chiesi per rompere quel ghiaccio che noi non eravamo mai riusciti a distruggere, che riusciva sempre a solidificarsi volta dopo volta.

Me la sono cavata, ma aspetto i risultati. A te, invece? Sei sempre la più brava della classe?

E inevitabilmente sorrisi, fu istintivo; le labbra mi si incurvarono senza che io riuscissi ad opporre resistenza, anche se con lui non l'avevo mai fatto.
Era come il mio punto debole, qualcosa che può anche non essere presente giorno dopo giorno, che non vive la tua vita insieme a te, ma che c'è, e tu lo sai che c'è, perché poi quando succede lo senti. Lo senti come non senti nient'altro e allora tutte le assenze, tutte le parole vane si cancellano all'istante. Ricomincia tutto da capo. E allora tu sei sempre lì.

Lo sai che non lo sono mai stata, ma me la sono cavata anch'io.

Sapevamo entrambi in che punto ci trovavamo, ma inspiegabilmente nessuno dei due riuscii a chiedere all'altro cosa ci sarebbe aspettato, se avessimo dovuto davvero aspettarci qualcosa, se quella piccola speranza che avevamo riposto in un angolo del nostro cuore sarebbe stata ancora alimentata, o se avremmo dovuto spegnerla all'istante per cercare di non bruciarci e di salvarci; per essere ancora in tempo.

E alla fine parlammo di tutto e di niente, perché quella domanda non la fece nessuno dei due. Nessuno dei due era pronto al rifiuto, a spegnere quella fiamma di speranza e ad essere soffocato da chi avremmo potuto essere ma che non saremmo mai stati.

Però io ne avevo bisogno, avevo bisogno di saperlo; avevo bisogno di continuare a sperare, avevo bisogno di qualcuno da aspettare e di essere aspettata.

Scrissi ad Avril. Era da tanto che non le parlavo, ci eravamo perse, ma poi ritornammo.

Ho sentito un po' tutti, sembra che tornino. Sembra che ci saremo. Sapevo di essere stata una vigliacca, di aver giocato male. Allo stesso tempo però ero felice, felice e con quella fiamma dentro che divampava, perché avevo una speranza. Avevo una nuova speranza, una nuova consapevolezza che non sapevo neanche dove mi avrebbe portata. Però c'era, e in quel momento mi bastava.

E tu, tu ci sarai? Mi chiese ancora Avril, dopo qualche istante.

Io non esitai. Sì, ci sarò.

Anche lui.

Avevo qualcuno da aspettare.

E credimi lo sai che io cercavo un modo per dimenticare
Dimenticare di volere ancora bene a te
Ma non ci sono regole che puoi seguire per lasciare scorrere
È più forte di me.

Questa parte inizialmente non doveva esserci, ho deciso di aggiungerla quando mi sono resa conto che ci sarebbe stato un distacco troppo grande tra il capitolo precedente e il prossimo, che dividerò in due parti e che sarà l'ultimo.

Nonostante sia davvero, davvero breve spero comunque che vi sia piaciuto!!

Un abbraccio e alla prossima,
september199six🌹

𝐍𝐨𝐬𝐭𝐚𝐥𝐠𝐢𝐚 / 𝐡𝐬Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora