Pov. Conan
Entra Ai, nel panico
Conan= <<Ai!>>
Ai= <<Conan!>>
Conan= <<Che ci fai qua?>>
Ai= <<Mi è arrivato questo messaggio>> mi fa leggere il messaggio "Cara nipotina, manchi tantissimo a tua sorella, lo sai? -Miyano Kuo" usciamo fuori e continuiamo a parlare
Conan= <<Merda. Lo conosci?>>
Ai= <<Purtroppo>>
Conan= <<<Raccontami tutto>>
Ai= <<Avevo circa 8 anni...>>
Narratrice Esterna
INIZIO FLASHBACK
Shiho= <<Akemi...sorellona...dove sei?>> dice camminando in quell'oscuro corridoio che ad una bambina di 8 anni non può far altro che paura, e poi la piccola Shiho non si fida di nessuno, lo ha capito che sono tutti cattivi là, piccola si, ma stupida no! <<Sorellona>> tentava di cercare la luce in uno dei corridoi della casa di suo zio, a cui sono state affidate dopo la morte dei loro genitori. Sentiva delle grida, ed era sicura che appartenessero a sua sorella.
Corse con le sue piccole gambe da bambina tenendo stretto il suo orsacchiotto di peluche di nome Teddy
Shiho= <<Tranquillo Teddy, il buio non ci fa paura vero?>> disse cercando di autoconvincersi di ciò. Arrivò alla stanza da cui provenivano le urla. La porta era socchiusa, e la luce della stanza riusciva a riempire una parte di quel buio che spaventava la piccola Shiho. Apre la porta e vede lo zio che tiene la sorella stretta per i gomiti vicino al muro. Akemi la guardò e per la prima volta la piccola Shiho notò in lei la paura, un sentimento che lei aveva conosciuto già un sacco di tempo fa, ma che sembrava non trasparire sulla faccia della sorella. Lei era sempre felice e sorridente, solo una volta l'aveva vista piangere, le chiese come mai e Akemi le disse che si era fatta male. Lei all'inizio ci credette, ma in cuor suo sapeva che la sorella le stava mentendo, solo che era sicura che non le avrebbe mai mentito se non fosse stato necessario.
Akemi= <<Shiho vattene!>> dice urlando con la voce straziata dalle lacrime <<Vattene ti prego!>> nota che lo zio le abbassa la manica della pigiama che usava la notte e appoggia la bocca sul suo collo. È troppo piccola per capire cosa succedeva, ma sapeva che era qualcosa di brutto, la sorella non piangeva quasi mai, e se lo faceva era un segreto, nessuno lo sapeva. Andava in camera sua si accucciava sotto le coperte e piangeva, lei l'aveva vista, e non credeva che si era fatta male. In fondo se si ci fa male ad un ginocchio o da qualche altra parte basta un bacino sulla ferita e passa tutto no? É questo quello che Akemi le diceva quando si faceva male giocando con Teddy, il suo unico amico. Ogni tanto giocava con qualche amico di Akemi, ma avrebbe voluto tanto avere quell'amico speciale come Teddy, con cui dividere i giochi, parlare, ma aveva lei e per ora le bastava.
Shiho= <<Sorellona!!!>> urla. Solo ora lo zio si accorge della nipotina
Kuo= <<Piccola, non si sbircia nelle camere altrui>> una delle sue guardie del corpo prende Shiho e la porta di là mentre li continua a gridare
Shiho= <<Sorellona! Sorellona!>>
FINE FLASHBACK
Pov. Conan
Dopo avermi raccontato tutto crolla sulle sue ginocchia e inizia a piangere disperata.
Conan= <<Shiho...non...>> l'ho chiamata per nome, strano, di solito la chiamo sempre con il nome del suo alterego Ai Haibara
Ai= <<Solo qualche anno dopo, a 15 anni ho capito che stava per violentarla, e ho anche scoperto che non era una cosa fuori dalla norma. Quella è stata solo la prima di una serie di notti che si trasformarono in un incubo per lei. A me non ne aveva parlato mai, nessuno lo sapeva, tranne Dai Moroboshi alias Shuichi Akai>> spalanco gli occhi
Conan= <<Come lo sai?>>
Ai= <<L'uomo che mi hai descritto tu somigliava molto a Dai così ho indagato e dopo vario tempo ho capito la verità, e cioè che in realtà è un agente dell'FBI sotto copertura che aveva usato mia sorella per arrivare a me. Ma io non sono arrabbiata con lui...>>
Conan= <<Ah no?>> chiedo sorpreso
Ai= <<Veramente si, all'inizio lo ero, ma riguardando il mio passato ho capito che provava dei sinceri sentimenti per mia sorella. Per quanto riservato possa essere, l'amore e l'odio sono gli unici sentimenti impossibili da mascherare. Quando qualcuno ama una persona glielo si legge negli occhi, nei gesti, e nelle decisioni che prende. Idem per l'odio. Alla fine ho capito che se non avesse usato mia sorella, loro non l'avrebbero uccisa, io non sarei scappata e non avrei incontrato te, i bambini, il dottor Agasa...>> mentre dice questo continua a piangere e dico
Conan= <<Akai sapeva di ciò?>>
Ai= <<Si. Ero sicura che aveva notato che c'era qualcosa che non andava in mia sorella, così venne da me, a chiedere se sapevo qualcosa. Era all'inizio della loro relazione>>
Narratrice Esterna
INIZIO FLASHBACK
Akai era andato da Shiho per sapere cosa succede ad Akemi e la vide come al solito a lavorare sull'APTX
Shiho= <<Mia sorella ha un carattere particolare, finge di essere felice sempre, anche quando non lo è, non si sfoga quasi mai. Se non ti dice cosa le succede è perché non vuole farti preoccupare. Sono anni che fa la stessa cosa con me, significa che ci tiene a te e ti ama veramente. Non so cosa le succede, prova a parlarle>>
Shuichi= <<D'accordo. Grazie Shiho>>
Shiho= <<Di niente>> esce e va a parlare con Akemi...
FINE FLASHBACK
Pov. Conan
Ai= <<Quando è uscito l'ho seguito, perché non avevo idea che Akemi stesse male per quello. L'ho visto parlare con Akemi con tono molto serio nei suoi confronti che poi si alleggerisce quando lei gli dice tutto e si mette a piangere. L'ho continuato a seguire e vedo che si è diretto a casa di mio zio. Non so ancora come è riuscito a rendere inoffensive tutte le guardie del corpo e minaccia mio zio di morte se non avesse lasciato in pace mia sorella. È da allora che il Boss ha paura di lui>>
Conan= <<Cosa c'entra il boss?>>
Ai= <<Non so, ma sono sicura che c'è un legame tra loro due>> allora Kuo Miyano potrebbe essere Rum...
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-Detective Conan Fanfiction- Waiting for you in a dangerous world (ShuKemi)
FanfictionDopo la morte di Curaçao l'organizzazione decide di tentare di nuovo il colpo alla sede del PSB e rubare le identità degli infiltrati nell'organizzazione. Questa volta a compiere questa missione, mandano una persona che loro considerano sacrificabil...