Sono vuota.
E non mi sto riferendo soltanto allo stomaco.
Non riesco più a pensare, non sento più nulla.
Ho accantonato le emozioni e i sentimenti, reprimendo persino il mio istinto d'amore.
Non mi ritengo più in grado di provare attrazione per altre persone.Non mi ritengo più in grado di amare.
Ho il cuore ghiacciato dal senso di inadeguatezza e dal timore di non essere abbastanza.
Abbastanza intelligente, bella, simpatica per essere amata.
Non mi sento all'altezza dei miei amici, della mia famiglia. Mi sento inferiore. Una stupida, incapace di formulare pensieri coerenti.
Più sto in mezzo alle persone, più mi sento vuota, senza passione, senza memoria, senza lucidità mentale. Sento i miei amici vomitare maree di parole senza alcuna esitazione, parlare di argomenti sempre nuovi, mentre io, nella mia limitatezza razionale, cado sempre nella banalità e nella monotonia.
Io vomito solo insicurezza e sensi di colpa.Ogni tanto ci provo: tento di uscire dalla mia bolla di vetro, di dire qualcosa, ma sono solo sussurri timidi e fragili.
Rinuncio, alla fine: in un mondo che corre e fa rumore chi non sa urlare è sempre l'ultima scelta.Ho qualche ingranaggio difettoso,che non mi fa funzionare bene. Ma quale? Perché non riesco a ripararlo, nonostante tutti i miei sforzi? Sarò destinata ad essere sbagliata per tutto il resto della mia vita?
Mi sembra un vortice senza fine, senza speranza, senza scorciatoie, senza salvezza.Mi serve una fiammata di vitalità.
"Amami, per Dio, ho bisogno di amore, amore, fuoco, entusiasmo, vita: il mondo non mi par fatto per me".
Giacomo Leopardi, Epistolario
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acqua e ghiaccio // la mia storia
Non-FictionInizia sempre così. Una manciata di parole prese troppo sul serio, la presa di coscienza, la scoperta della possibilità di poter migliorare. Poi la discesa. La precipitosa, rovinosa, fatale caduta. L'insoddisfabile desiderio di essere sufficientemen...