Il giorno dopo...
Non mi sarei mai aspettata una cosa del genere da Alice. Ci conosciamo da quando siamo piccole!
Mi diressi alla reception
"Buongiorno signorina le serve qualcosa?"mi chiese un uomo in giacca e cravatta dietro il bancone
"Volevo chiederle se era possibile cambiare camera"
"Controllo subito"
"Grazie"
"È disponibile una camera al terzo piano, corridoio B, stanza 206"
Cavoli è proprio accanto alla camera di Wayne, sempre meglio che stare in camera con Alice.
"Va bene la ringrazio. Sposto subito le mie cose. Grazie mille ancora"dissi, allontanandomi.
Portai tutto nella mia nuova stanza.
Era enorme per essere occupata da una sola persona. Però mi accontentai, non sarei riuscita a passare una settimana in stanza con lei che va appresso al ragazzo che mi piace.
Mi sdraiai sul letto. Chiusi gli occhi e iniziai a pensare a Wayne. Dopo essermene andata non l'ho più visto, né sentito. Sentii rompersi qualcosa di vetro. Proveniva dalla camera di Wayne. Non misi nemmeno le scarpe che mi precipitai fuori dalla porta. Bussai.
Mi aprì Samuel
"Samuel cosa succede? Ho sentito cadere delle cose"
"Rachel, non so cosa sia preso a Wayne! Da quando te ne sei andata via è impazzito. Sta buttando tutto contro il muro. Ho provato a farlo calmare ma non mi ascolta. Ti prego provaci tu, non posso vedere così il mio migliore amico"
Entrai e andai direttamente nella sua camera.
Quando mi vide, mi venne incontro correndo e mi abbracciò
"Ehi tranquillo sono qui"
"Non andartene ti prego"mi disse piangendo
"Non vado da nessuna parte"
"Ti prego scusa. A me piaci suoi tu, credimi"
"Dai tranquillo non pensarci più, sono qui con te ora"
Lo baciai, avevo bisogno delle sue labbra.
Lui mi prese in braccio e io intrecciai le gambe intorno alla sua vita. Mi appoggiò sul suo letto e iniziò a baciarmi, a stringermi a lui, a coccolarmi.
Mi addormentai abbracciata a lui.
Dopo poco lo sentii accarezzarmi e lasciarmi un bacio casto sulle labbra, dicendomi
"Ti amo. Da quando ti ho vista mi sono innamorato di te"
Mi strinse di più a lui e si addormentò.
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Un Amore Inevitabile
RomanceNemmeno il tempo di sedermi che mi passò affianco un ragazzo dal ciuffo ribelle. I suoi occhi mi ipnotizzarono, rimasi a fissarlo per un lasso di tempo indeterminato. Mi girai verso Helena e le chiesi "Chi è quel ragazzo?"