8 CAPITOLO

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Mi diressi nel salotto della casa dove Cristina, a quell'ora, era solita prendere un tè con le amiche.

La trovai, fortunatamente per lei, sola, seduta su un divanetto, con aria pensierosa.

Non appena lei mi vide arrivare, si alzò come un fulmine per corrermi incontro e baciarmi. Ma quando mi sentì indietreggiare, alzò il capo e guardò il mio volto con aria interrogativa.

«Cosa è successo Andrea ?» chiese notando il mio malumore .

«Perché non mi hai informato subito della tua gravidanza e peggio ancora dell'aborto ? » chiesi a mia volta, cercando di mantenere il sangue freddo.

«Cosa ?! »

«Hai capito benissimo »

«Ma come hai ...» balbettò come una comune ladruncola, consapevole di essere stata scoperta a rubare.

«Dunque è vero ? » chiesi mostrando tutto il mio disprezzo.

«Io ... io volevo risparmiarti quest'altro dolore... ma avremo altri figli Andrea ! »

«Altri figli ? Non hai abortito di tua volontà ? » chiesi in stato confusionale.

«No ma che dici ?! Io non sarei mai stata capace di uccidere nostro figlio! Mi sono sentita male, ho macchiato le lenzuola di sangue e ho chiamato il dottore che si trovava in città, lui mi ha confermato che effettivamente ero incinta, infatti non ne ero sicura, volevo aspettare un altro po' di tempo per esserlo, ma ho perso il bambino, è stato un aborto spontaneo .... ma chi ti ha detto o fatto credere una simile menzogna ?! » gridò irata.

A quel punto rimasi per qualche secondo sconvolto «me lo ha detto mia sorella... lo neghi ?»

«Certo che lo nego ! » esclamò sorpresa.

«Forse avrà ascoltato questa calunnia da altri» dissi cercando di giustificarla.

«Rina ! Chiama Virginia e falla venire qui ! » ordinai poi alla domestica che era appena entrata nella stanza.

«Si signore ! » mi fu risposto .

«Chiariremo subito questo malinteso» dissi strascicando le parole.

«Lo spero ...» mormorò Cristina con un po' di agitazione nella voce .

«Si ma tu non sei di certo esente da nessuna colpa ! Avresti dovuto dirmelo.»

«Perdonami ti prego, non volevo darti una delusione del genere! »esclamò piangendo .

«Non sono un bambino e di conseguenza non ho bisogno di protezione! Ti perdono ma che questa sia l'ultima volta che mi menti, soprattutto su cose del genere ! »

«Si»

In quel momento, giunse Virginia, subito fulminata dai miei occhi e da quelli di Cristina .

«Virginia quello che mi hai detto era falso. Mia moglie ha abortito, ma non spontaneamente! Chi ti ha riferito una simile bugia ? »

« Bugie ? Sono sicura che Cristina qui presente, abbia commesso questa vigliaccheria poiché chi me lo ha detto è la persona più buona che conosco a questo mondo, l'unica che non sarebbe in grado di mentire, al contrario di vostra moglie a quanto sento ! »

«Ma come osi ?! Sguattera ingrata! » gridò furibonda la donna che avevo accanto.

«Questa non è altro che la verità ! » esclamò l'altra esasperata, vedendo la mia espressione incredula.

La regina del brancoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora