Capitolo 11; I think it's normal.

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Il mattino seguente, il 23 dicembre, alle 9 del mattino Scorpius stava ancora dormendo ed Emma che, al contrario, era già sveglia da due ore decise di scendere in cucina.
"Buongiorno, zio."
Draco si voltò; Scorpius quando era a casa non si alzava prima delle 10: parve confuso.
"Buongiorno, cara. Fame?"
"Non molta. Alla fine hai preparato altre mele per la colazione?" ridacchiò lei pensando alla reazione di Scorpius.
"No, sono andato in uno di quei bar babbani e ho comprato tre.. ehm.. non riesco mai a dire il nome... ah si! Croissant."
"Li hai presi con la marmellata?"
"Si... ho fatto male?"
"No! Hai fatto benissimo! Quelli alla marmellata sono i più buoni."
Draco stava per rispondere ma dal rumore della caffettiera si accorse che il caffè era pronto e si precipitò a spegnere il fuoco.
"Come mai sei già in giacca e cravatta? Sono le 9."
"Lo so." versò il caffè in tre tazze "Ma io devo proprio scappare a lavoro, qui ci sono i croissant e qui il caffè, quando si alza Scorpius fammi solo la cortesia di dirglielo. Sono già in ritardo. Ciao tesoro, ci vediamo dopo."
"Ciao, zio. Buon lavoro!"
Emma cercò lo zucchero, ne versò un cucchiaino nel suo caffè e mentre lo stava bevendo, Scorpius si materializzò dietro di lei.
"Porco Merlino... stavo rischiando di affogarmi col caffè!"
"Scusa, la mattina sono troppo pigro per scendere le scale." spiegò lui "Dov'è papà? Ci sono mele per colazione? Dov'è il caffè?"
"Allora: tuo padre è andato a lavoro, non ci sono mele per colazione e il caffè è qua. Ha comprato dei croissant per colazione."
"Quelli alla marmellata?!"
"Si."
"Mi viene voglia di abbracciarlo quando fa queste cose!"
Prese l'unico croissant rimasto, lo mangiò e poi bevve il caffè.
"Devo scrivere ad Albus." annunciò alzandosi da tavola
"Vai, io intanto sparecchio."
Qualche secondo dopo Emma cadde per terra dopo che Daphne si materializzò.
"Accidenti! Perchè tutti vi materializzate?! Non sapete camminare?"
"Scusami, tesoro." si scusò lei "Prendi il lato positivo."
"Il lato positivo? C'è anche un lato positivo?!" chiese lei alzandosi
"Quando tornerai a scuola potrai iscriverti alle lezioni di smaterializzazione."
"Ci saranno davvero lezioni di smaterialiazione?"
"Certo, io le ho frequentate."
"Quindi ci sarà anche la sorella di Albus? Lily?"
"No, è solo per quelli del sesto anno. Mi sa però che tu quest'anno farai i G.U.F.O. insieme ai ragazzi del quinto anno."
Nel frattempo, Scorpius aveva finito di scrivere la sua lettera e la stava rileggendo
« Caro Albus,
come va lì? Qui tutto bene. Ho saputo che si tornerà a scuola il 2... cavolo, quest'anno ci hanno dato pochissimi giorni di vacanza!
Oggi ho fatto spaventare mia cugina materializzandomi in cucina, Dio Al, ci saresti dovuto essere!
Mi manchi, Al.
Scorpius.
P.S. Saluta Lunetta e Sirius. »
"Portala ad Albus, non sbagliare."
La consegnò al suo gufo e quest'ultimo dopo qualche secondo era già fuori dalla finestra.
Quello che i Potter e i Malfoy non sapevano, però, era che anche sia Harry che Draco erano al lavoro quel giorno.
"Buongiorno, Malfoy." salutò Harry mentre prendeva un caffè alla macchinetta
"Potter." disse Draco con disinvoltura
Harry si strofinò gli occhi; era particolarmente stanco quella mattina.
"POTTER?! Che ci fai qui?"
"Lavoro." replicò Harry prima di bere il suo caffè
"Non mi avevi detto che lavoravi."
"Ah no? Pensavo lo sapessi da almeno 14 anni."
"Divertente." commentò Draco "Intendevo, San Potter, che non sapevo che lavorassi anche oggi."
"Bè, ora lo sai. Adesso se vuoi scusarmi torno un attimo a rivedere quel che devo fare, ci si vede."
"Addio, Potter." scherzò Draco annoiato
«Chissà se Scorpius si è alzato e ha fatto colazione» pensò tra sè e sè.
Prese il telefono e lo chiamò.
"PRONTOO?! SCORPIUS MI SENTIII?!" urlò
"Papà ti ho spiegato che non c'è bisogno che urli, ti sento anche se parli più piano."
"HAI FATTO COLAZIONE?!"
Evidentemente Draco non si fidava degli oggetti babbani e continuava a fare a modo suo.
"Si, si. È venuta la zia."
"LA ZIA? DIMMI CHE NON STA CUCINANDO!"
Scorpius si voltò, non stava cucinando ma stava cercando gli ingredienti per cucinare qualcosa.
"No, non sta cucinando." mentí lui
"MENOMALE! ADESSO SCUSAMI, MI STANNO GUARDANDO TUTTI PERCHÈ NON SONO A LAVORO, A DOPO."
"Ti stanno guardando perchè urli." gli spiegò Scorpius
"DEVO ANDARE."
E riattaccò.
Tutti e tre trattennero una risata ripensando alla telefonata ma poco dopo scoppiarono a ridere.
"Vieni, devo farti vedere una cosa." disse Scorpius ad Emma qualche minuto dopo
Entrarono in salotto e lì in fondo, c'era un bellissimo pianoforte a coda nero con incisa una 'M'.
Scorpius si sedette di fronte al pianoforte e iniziò a suonarlo
"Sai suonare un pianoforte? Ma è bellissimo..."
"Non sono molto bravo."
"No, sul serio. Sei molto bravo."
"Ma-"
"Ma insomma! Smettila di fare il modesto con tua cugina!"
Non sapendo cosa rispondere, Scorpius disse solo "Ho scritto ad Albus."
"Stamattina?"
"Si."
Smise di suonare per un attimo
"Perchè hai smesso di suonare?"
"Perchè questa parte non la so suonare... sbaglio sempre."
"Ah, non guardare me.. io so solo il nome del pianoforte." rise lei quasi per consolarlo
"Dovrebbe consolarmi?"
"Dovrebbe consolarti il fatto che ci sono persone che sanno solo il nome del pianoforte, come la sottoscritta."
"Si ma, ci sono persone che sono più brave di me quindi devi guardare le migliori."
"Tesoro, non illudiamoci, guarda le peggiori." scherzò Emmma
"Grazie per l'incoraggiamento, cugina."
Anche Scorpius però trattenne una risata.
Dopo qualche ora, la letterà arrivò a casa Potter; James era affacciato dalla finestra e vide il gufo di Scorpius posarsi sul davanzale.
"Chi è che ti manda, bel gufetto?"
"Sirius! È arrivata posta?" chiese Lily dalla sua stanza
"Non per te, Luna." rispose leggendo 'Scorpius Malfoy'
"Albus, è arrivata posta da Scorpius."
Albus si precipitò nella stanza di James più veloce che potè.
"Posta da Scorpius?"
"Si." gli consegnò la lettera e Albus gliela strappò di mano; qualche secondo dopo la stava già leggendo.
"P.S. Saluta Lunetta e Sirius." lesse James ad alta voce
"Fatti un po' gli affari tuoi!"
"Lunetta! Ci saluta Scorpius!" annunciò James
"Adesso anche tu mi chiami cosi... non ci credo..." sbuffò lei "Cosa avete contro il mio nome? Era James il maiale e non Lily!"
"HEY! RISPETTO PER IL MIO NOME!" protestò James
"TUO NONNO ERA UN MAIALE!" scherzarono Albus e Lily in coro per infastidire James
"Cosa ho appena sentito?" chiese Ginny dal piano di sotto
"Niente mamma, nulla!" dissero Albus e Lily
"Sono ancora convinto che mi spetti più eredità!"
"Si James, te l'ho detto! Il 31 Febbraio, tesoro." replicò Ginny
Dopo qualche ora, sia Harry che Draco tornarono dal lavoro e la giornata che precedeva la vigilia finì quasi subito; I Potter nel pomeriggio uscirono per comprare gli ultimi regali e i Malfoy furono sorpresi dalla visita di Lucius e Narcissa.
"Buongiorno madre, buongiorno padre." salutò Draco "Forse vi ricorderete di mia cognata."
"Certo che ce la ricordiamo." rispose Lucius con un sorriso forzato "È un piacere rivederti, cara, un piacere. Non so esprimere la mia gioia."
"Si, ci fa piacere." tagliò corto Narcissa
"Buongiorno nonno... nonna..."
"E questa deliziosa ragazzina chi sarebbe?" chiese Lucius
"Mia nipote."
"Tua nipote?" domandò lui
"Sua figlia." si spiegò meglio Draco
"Oh... non ricordavo che avessi una figlia, sai deve essermi... sfuggito." rise beffardo
"Penso che sia arrivata l'ora del tè." replicò Scorpius
"Esatto! Mi hai tolto le parole di bocca." lo ringraziò Draco che non sapeva come uscire da quella situazione.
Li fece accomodare in salotto e servì il tè.
"Allora, Draco. Come va a lavoro?" chiese Narcissa sorseggiando il proprio tè
"Bene. Si, va tutto bene." rispose evasivo lui
"Ci fa piacere."
"Se mi scusate mi sono ricordata di un impeg-"
"No cara, resta, ci fa molto piacere la tua compagnia." disse Lucius in tono di sfida.
Che a Lucius Malfoy non era mai piaciuta Astoria Greengrass non era una novità ma che lui adesso dovesse farla pagare alla sorella sembrava eccessivo, perfino a Draco.
"Vedrò di spostare quell'appuntamento..."
"Che ragazza deliziosa."
Draco lanciava occhiate a Scorpius perchè non sapeva più cosa fare.
"La Cooman, la professoressa Cooman mi ha detto che secondo lei non passerò i M.A.G.O." disse Scorpius
"Una spostata, ecco cos'è quella donna. Ricordo che nel 1995 erano quasi riusciti a licenziarla, voi due vi ricordate?"
Draco e Daphne annuirono
"Bei tempi quelli... già." sospirò Lucius posando la sua tazza da tè sul tavolino
"Io... mi dispiace dovervi cacciare da casa mia ma ho un appuntamento molto importante con sfregiato."
"Ma come, Draco? La tua gentilissima cognata ha rinunciato al suo appuntamento e tu per vederti con Potter ci cacci via?" chiese Lucius con un tono mieloso
"Si, mi dispiace, sarà per la prossima volta."
"Bè mia cara, è stato un piacere vederti. Lo sai che ormai per noi sei una famiglia. Sei quasi una seconda figlia per noi e noi siamo molto felici di averti nella nostra fam-"
"Lucius, caro. Credo si sia fatto molto tardo."
"Hai ragione, Narcissa. Arrivederci a tutti, è stato un enorme piac-"
Prima che Lucius potesse finire la frase, Narcissa lo tirò per il polso.
"Devi scusarlo, mi dispiace tanto."
"Non devi scusarti, è comprensibile."

—oggi non ho niente da dire🤔
Una cosa la so però:
odio Lucius Malfoy. 😊

//Scorbus: He's my soulmateDove le storie prendono vita. Scoprilo ora