Nemici? (Kageyama x reader)

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"Sarebbe meglio se tu ti levassi di torno." Sentendo una voce fredda alle mie spalle, mi giro lentamente vedendo il mio compagno di classe, nonché mio nemico fidato: Kageyama Tobio. Inizio a fissarlo con aria di sfida chiedendomi come mai con tutta la classe vado d'accordo ma con lui non riesco nemmeno ad avere una normale conversazione.

"Mi dispiace signor "re del campo", ma come vede sono impegnata." Dico, girandomi e tornando alla conversazione con la mia migliore amica.

Dopo un sonoro "Tsk" da parte del bruno, lui mi gira attorno per non iniziare una conversazione nel bel mezzo del corridoio di scuola.

Sono sempre stata una fan della pallavolo, fin da piccola, e conosco  Kageyama, di vista, dalle medie, quando ho visto una sua partita, da quel momento non sono riuscita a togliere lo sguardo dallo schermo: i suoi movimenti, la sua velocità, la sua bellezza. Tutti questi elementi non mi aiutavano anzi, continuavano a farmi avvicinare alla tv, come se fosse una calamita. Nonostante il mio amore per il mondo della pallavolo, non sono  riuscita ad entrare nella Shiratorizawa e, come seconda scelta, ho scelto il liceo Karasuno, non aspettandomi di trovare il mio "amore", o almeno così pensavo, visto che Kageyama si è rivelato l'esatto opposto di quello che mi aspettavo: un vero tiranno. Ho provato ad iniziare una conversazione alla ricerca di un'amicizia, o qualcosa di più, ma lui continuava a rifiutarmi o a scappare dalla conversazione, letteralmente. Così, ho deciso di ignorare il mio amore per lui e, semplicemente, andare avanti, trovando altre passioni oltre alla pallavolo.

Io e la mia amica cerchiamo di tornare in classe, ma non ho tempo di distrarmi che un piccoletto rosso mi passa di fianco di corsa, andando a parlare con Kageyama.

"Kageyama! Sei pronto?" Il ragazzino sembra pieno di energie, non credo che Kageyama vada molto d'accordo con lui. "Boke! Perché devi venire a prendermi?! - il bruno guarda male il rosso - Forza andiamo!" Detto questo, i due si avviano verso la porta dove, di fianco, ci sono io che guardo sconvolta i ragazzi.

"Un attimo Hinata, devo andare in bagno. Aspettami qui." Il rosso rimane solo, è il momento di un piccolo interrogatorio. "H-hinata-kun?" Con voce insicura, lo chiamo, non sapendo cosa chiedere esattamente, lui si gira, incrociando il mio sguardo. "Oh! Tu sei una compagna di classe di Kageyama?! Aspetta, [T/N] [T/C], giusto?" Rimango a bocca aperta. Come faceva uno sconosciuto a sapere il mio nome?! Per lo più un ragazzo di un'altra classe! "S-si sono io! - continuo con una voce tremolante - come fai a sapere il mio nome?" La curiosità mi tradisce, facendomi distrarre dal mio obbiettivo principale, ma non ho la minima idea su come lui sappia chi io sia. "Eh? Come non lo sai? Kageyama parla sempre di te quando viene ad allenamento, in effetti è strano: di solito lui parla solo di pallavolo, ma da un po' di tempo ha iniziato a parlare solo di te, credo che questo lato di lui sia molto meglio."

Aspetta. Ho sentito bene? Kageyama parla di me ad allenamento? Quel Kageyama?

"S-sei sicuro che stiamo parlando della stessa persona? Insomma, Kageyama riesce a malapena a sopportarmi in classe." I miei occhi non riescono a staccarsi dai suoi, la scintilla dentro di me cresce di più, avendo la curiosità che invade ogni mio pensiero. "Mi stai dicendo che non state insieme?"

Va bene tutto però questo mi sembra veramente un attacco di cuore. Secondo lui noi due dovremmo stare insieme? Ma una cosa tipo ragazzo e ragazza? FIDANZATI?!?

Appena il mio cervello è riuscito a farmi calmare, ho uno strano calore sulle guance. Che il mio amore per lui sia tornato a galla? Impossibile, lo avevo nascosto sperando di non averci più a che fare.

Il rosso mi guarda confuso. "Oh, -inizia a fare una faccia divertita - e dimmi, da quanto va avanti questa cosa?" Per quanto io voglia bene a Hinata-kun, anche se non lo conosco benissimo, in questo momento vorrei tirargli tutti i palloni di pallavolo, infine anche il cesto dove erano contenute. Non sapendo come rispondere, rimango a fissare il pavimento con la faccia che batte le sfumature di un peperone, finché, un'ombra di speranza, più o meno, avanza fino a fermarsi dietro il rosso, emettendo un'aura non molto rassicurante.

"Hi-na-taaaaa!!!! BOKEEEEE!!!"

Faccio giusto in tempo a fermare Kageyama dal tirare un pugno in faccia a Hinata-kun, che arriva vicino a noi un ragazzo alto, meno di Kageyama, sembra un ragazzo del terzo anno. "K-Kageyama? Cosa stai facendo?" Il bruno lo guarda, con le guance colorate di rosso. "Niente, Asahi-senpai." E detto ciò, se ne va, verso la palestra, lasciando a bocca aperta tutti e tre, ma io, ancora con una piccola sfumatura di rosa, non sono ancora convinta di tutta questa faccenda, perciò decido di seguirlo, di nascosto ovviamente.

La sua destinazione è la palestra, come ogni giorno dopo scuola, ma prima si ferma al distributore per prendere il suo latte. Guardarlo di nascosto mi fa ritornare a quando avevo dei sentimenti per lui in passato: per me era un idolo, e il soggetto principale dei miei pensieri perversi, all'epoca almeno, ora è principalmente il mio peggior nemico ma non cambia il fatto che continua ad attrarmi il suo modo di fare, quel suo modo aggressivo che usa sia sul campo che nella vita normale mi da un senso che neanche io so spiegare, è un miscuglio di emozioni contrastanti che non aiutano il mio cuoricino già in crisi per la situazione in cui mi sono cacciata. Questa situazione mi ha stancato.

Vedo Kageyama buttare quel che rimane del latte e dirigersi verso la palestra vuota. È la mia occasione.

"Oi Kageyama. - provo a chiamarlo, lui si gira ancora prima di entrare nell'edificio deserto e iniziare i soliti allenamenti - ti devo parlare." Dopo le mie parole, lui mi guarda confuso. "Dimmi." Sento il cuore esplodermi dentro, un'emozione mai provata sta prendendo il sopravvento su di me. "Devo verificare una cosa." Posso fare solo una cosa in questo caso, anche se so che dopo me ne pentirò. "Cioè?" "Devi sempre usare quel tono? Mi dai su i nervi quando lo fai." Inizio ad avvicinarmi, sotto il suo sguardo interrogativo. "Cosa vuoi? Dai che è-"

Lo bacio. Il macigno che avevo sul cuore da tanto tempo finalmente se ne è andato.

Ci stacchiamo e mi sembra di volare: ho dato un bacio al mio idolo. Appena tornata con i piedi per terra, guardo la reazione del bruno: sulla sua faccia si è creata un'espressione mai vista mischiata ad un rosso che batte quello dei pomodori.

"Grazie. - gli dico, senza giri di parole, pronta a ricevere una cascata di insulti - Mi sono tolta un enorme peso dal petto." Posa il suo sguardo si di me per un momento per poi distorglielo, guardando a terra. "B-b-boke." Quasi un sussurro esce dalla sua bocca, per poi prendermi per i fianchi e ricominciare il bacio.

"V-vedi di non allontanarti più da me, d'ora in poi non potrai guardare gli altri. Devi solo guardare me." E detto questo, va in palestra ad allenarsi.

Il mio cuore si è fermato. Dopo tutti i problemi che mi sono fatta, ne sono finalmente uscita e con una nota positiva: ora Kageyama non mi odia più.

#SPAZIO ME

ALLORA!!! SALVE!! So che mi odiate ;-; ma non avevo né ispirazione né voglia di continuare questa storia. MA ORA ECCOCI CON PIÙ DI 1200 PAROLE!!!

Comunque, il prossimo capitolo sarà sulla mamma SUGAWARA!!!!

D'ora in poi cercherò di aggiornare più spesso ^^; mi dispiace ;-;

ALLA PROSSIMA PLEBEI!

Haikyuu one shot [ITA] [Richieste Aperte]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora