«cos'è quel sorrisetto?» Giulia comparve vicino a me alzando e abbassando le sopracciglia
«Niente..niente» dissi scuotendo la testa sognante
«mmh cosa nascondi in quella mano..»
Prese il foglietto
«UH MIO DIO CHE CARINO»
«shh sta un po' zitta si sono voltati tutti» dissi per distogliere la sua attenzione dalla discussione "jack", iniziando a camminare
«Amanda..»disse seguendomi
Sapevo dove voleva arrivare.
«Amanda Dorothy Smith fermati» disse con tono autoritario
Mi girai «cosa?»
«È carino,è dannatamente bello,e si vede che ti viene dietro-»
«frena frena frena,sò dove vuoi arrivare. In primis ci conosciamo da bhe,un paio d'ore? Lui non mi viene dietro» sbuffi «pff è solo gentile! E poi anche se fosse sai bene come sono fatta,non mi butto tra le braccia del primo che capita-»
«anche se quel primo che capita è dannatamente sexy..» disse lei
«Dio Giulia!» Risi
«poi ha un culo così sodo» continuò
Rimasi scioccata
Ridacchiai «okay,è carino! Ma il punto è che io ho già i miei problemi,non ho tempo per cose del genere..»dissi
«e questo è un discorso insensato perché quello è solo un bigliettino!» sospiriai sarcastica
«okay ma se un giorno si rivelasse che in tutto questo discorso ho ragione io,bhe ti chiedo solo di provarci» sorrise dolcemente
«non prima di aver passato il mio test,deve essere apposto il tipetto»continuò ridendo
«che scema» l'abbracciai
Questa è la mia piccola
«ti voglio bene Amy qualunque cosa succeda,o tu scelga,in qualsiasi contesto sia,io sarò sempre dalla tua parte» mi strinse un po' di più
«oh basta così mi fai commuovere!» dissi sventolando una mano
Ridemmo
«te ne voglio anche io» gli arruffai i capelli
Noi semplicemente eravamo questo.Passarono i giorni,la scuola non aveva perso quella prima impressione su di me,era magnifica,non feci più incontri piacevoli o spiacevoli,semplicemente feci amicizia,mi godetti quella routine:
Colazione,scuola,amici,casa,
aiutare Sofy a fare i compiti,darle la buonanotte,e iniziare il tutto di nuovo.
Fosse stato per me avrei lasciato tutto così
«...oh insomma dovevi vedere quella troia di Penelope come gli stava appiccicata» Giulia continuava a dirmi,mentre eravamo in mensa pronte a prendere del "gustoso" cibo,di come una ragazza,Penelope,l'amica della troia mutande perlana,stava attaccata al ragazzo che gli interessava,Emmet.
«troia a chi brutta stronza?» dal conto mio mi girai solamente.
Capelli legati in una coda di cavallo,lisci e profondamente biondi tinti,esibiva il corpo estremamente fasciato in dei pantaloncini troppo corti e una maglia altrettanto corta,cercai di giustificarla pensando che fosse vestita così solamente perché aveva avuto palestra nel ora prima,ma sinceramente neanche io ci credevo
Ma la cosa peggiore era il trucco,a mio parere troppo pesante per il povero viso di una ragazza così giovane
Tralasciando,aveva chiamato la mia migliore amica stronza e voi sapete come finiscono queste cose
«stronza a chi?» chiese Giulia già su di giri
«oh no nulla forse si è appena guardata nello specchio» proposi io ridacchiando
«Stanne fuori mostriciattolo» arrivò mutandine perlana
Non c'è bisogno di descrizioni,in pratica uguale alla prima
«Uh ciao mutandine perlana!»
Sventolai la mano
«brutta stronza»e neanche il tempo di dirlo che mi lanciò un favoloso piatto di pasta e sugo addosso
«oh»
Ridacchiai guardando la macchia e indietreggiando per trovarmi vicino un piatto di verdure
«questo non dovevi farlo»
E glielo lanciai contro
Le verdure finirono nei i suoi capelli ed io mi piegai in due dalle risate
Ma neanche il tempo di ragionare che "Penny" mi lanciò del dolce addosso
Direzione? i miei capelli.
Giulia non la vedevo più ed io ero furibonda,questo non andava per niente bene avrei potuto fermarmi lì ma..
La vidi in piedi sopra i posti delle due,proprio dietro di loro,con due piatti di pasta in mano,nel frattempo mi mimava di prenderne altri due anche io.
E nello stesso istante in cui lei rovesciò la pasta su di loro,io lanciai i miei ma,uno ebbe la giusta mira finendo tra le tette di una delle due bionde,l'altro volò fino ad arrivare addosso ad un ragazzo..
«GUERRA DI CIBOO» un ragazzo si mise in piedi sul tavolo con della pasta in tutte e due le mani e iniziò a lanciarla,neanche a dirlo si creò un vero e proprio putiferio di cibo volante
Mi beccai un pomodoro sul fianco,del brodino sulla t-shirt,due uova ad un lato dei jeans, ma tanta tanta pasta nei capelli e acqua e chissà cos'altro sui vestiti
Nonostante questo stavo morendo dal ridere
Le galline erano messe peggio di tutti
«ooh questo è per te!» Giulia si preparò a lanciarmi della pasta addosso ma mi scansai
E,proprio in quel momento,si aprirono le porte della mensa facendo entrare Leo ed Emmet
Vidi tutto a rallentatore
La pasta sospesa nel aria fino a finire sulla faccia di Leo
Scoppiai a ridere tanto da cadere a terra e tenermi la pancia,la scena era troppo comica,lui che si toglieva del sugo dalla faccia arrabbiato nero era la mia più grande vincita
Ora,vista in secondo piano,se l'unica ragazza che vedi nella tua traiettoria sta ridendo a crepa palle,e quella ragazza ti ha sfidato in precedenza,è normale che Leo abbia pensato che ero io e così mi abbia lanciato del prosciutto addosso,ma io non essendo una,soprattutto con lui,che la da vinta continuai a lanciargli cibo a raffica,anche se era incazzato nero lo vedevo un accenno di sorriso
"quel bel sorriso"
Ma che vai dicendo tu?
Il peggio arrivò pochi minuti e tanti vestiti macchiati dopo
Il preside Giordano entrò come una furia nella mensa e in quel esatto momento una fetta di torta mandata da Leo verso di me gli andò diritta diritta sulla camicia bianca.
Ricordate quando disse di essere in nostro custode?
In quel momento era satana pronto a portarci al inferno e non scherzo.
«COSA DIAVOLO STA SUCCEDENDO QUÌ?» GRIDÒ
molte persone continuarono a lanciarsi cibo ignari o stupidi
«BASTA!» gridò così forte da diventare rosso in viso
Ma non saprei dire se fosse per la rabbia o per lo sforzo
«ORA MI DITE CHI HA INIZIATO QUESTO PANDEMONIO ALTRIMENTI NE PASSERETE TUTTI LE CONSEGUENZE,SCEGLIETE VOI!» Tutti si amutolirono
«e stata-» iniziò la gallina padovana "mutandina color perlana" intenzionata a dare la colpa a Giulia
"mutandina color perlana cattiva"
«sono stata io»
Dissi senza riflettere,meglio io che lei
«bene..tu»indicò jack
«anche»
«ma io-» cercò di giustificarsi
«NIENTE MA. NEL MIO UFFICIO. ORA.»
Giulia mi guardava da lontano con l'aria di chi avrebbe voluto parlare ma non aveva avuto tempo,desolata.
Io m'incamminai verso la presidenza tra gli sguardi impauriti dei presenti.
Appena varcai la soglia della mensa «tutta colpa tua mocciosetta» esclamò Leo guardandomi male e dandomi una spallata
Mi innervosii ancora di più,perché anche per me quella situazione era come camminare sopra gli aghi senza un motivo per la condanna.
Io non avevo iniziato.
«se proprio devi prendertela con qualcuno,prenditela con mutandine color perlana. La bionda ossigenata,ha iniziato lei» gli puntai un dito contro «non che non sappia contrabbattere alle tue frecciatine di merda,percarità mi delizia giocare a un gioco così facile dolcezza,ma non mi addosso colpe non mie.»gli schiacciai un occhiolino
se pensava di sentirsi grande con me si sbagliava,quando la vita iniziava a manipolarti come un burattino inizi ad impare anche tu le mosse e inizi a giocare,ed io comandavo quel gioco
«e non chiamarmi mocciosa,sottospecie di tarzan con le liane» continuai a camminare imperterrita
Mi senti spintonare fino ad essere con le spalle agli armadietti.
Le braccia di Leo erano ai lati della mia testa
«non provocarmi.»disse con una voce così profonda e cupa da farmi rabbrividire
«te ne pentiresti»
Il suo fiato era sul mio viso
Ed io volevo strappare a morsi il suo collo da cui proveniva quel fiato
«non toccarmi.»ringhiai dimenandomi
«perché altrimenti che succede?» fece un sorriso scaltro
«oh tesoro,in questo gioco sono io che comando» posai una mano sul suo viso
«ci hanno giocato troppe volte con me,così tante da imparare le mosse vincenti,ed ora vinco sempre» sussurai
«si ma non giocare col fuoco»
Si avvicinò fino ad essermi ad un palmo dal naso
«altrimenti ti bruci piccola Amy»
"oddio oddio oddio"
Ma BLEAH,stai zitta!
Il petto cominciò a salire e scendere un po' più velocemente, "probabilmente per il nervosismo" pensai
I suoi occhi stranamente diventarono più scuri,bui..
«oppure bruciamo in due.»continuai
Io non avevo paura di lui.
Sentimmo i passi del preside e ci allontanammo di scatto
Continuai a camminare ricevendo fulmini e saette dal Leo,probabilmente non gli andava giù che non fossi una piccola lecchina come tutte le altre
«entrate prego»
Entrai in presidenza
Mi sedetti aspettando la ramanzina che da lì a poco sarebbe arrivata,con questa cazzata forse mi sarei giocata l'anno
«sono molto deluso da voi..»
Iniziò
«soprattutto da lei signorina Smith,i suoi voti sono alti anche se siamo all'inizio e i suoi vecchi insegnanti non hanno fatto che prodigarla..spero che lei sia consapevole che questo fa un po' saltare la perfetta immagine che mi ero fatta di lei»
Mi sentii sprofondare
«Preside-» iniziai
«ma-» alzo la mano in segno di zittirmi
«per vostra fortuna non è la prima volta che è successa una cosa del genere,e da parecchio tempo ho preso dei provvedimenti»
Rimasi con un cipiglio stampato in volto
«per cui sò che non siete stati voi,ad iniziare.»tirammo un sospiro di sollievo
«ma lei-» punto me col dito
«ha volontariamente contributo ad alimentare la lite che si stava svolgendo»
Abbassai il capo
«e lei-» puntò Leo
«avrebbe potuto certamente fermare quello che stava accadendo,visto che sò,come molti studenti la rispettino,o almeno non continuare a lanciare cibo alimentando la cosa»
Leo rimase impassibile
«e quindi dovrò darvi una punizione,che poi punizione non è dal mio punto di vista» pensò ad alta voce
«semplicemente lei ha voti alti,lei bassi» indicò prima me e poi Leo
Rimasi perplessa,dove voleva arrivare?
"scappa"
«intendo dire che lei,signorina Smith farà ripetizioni al signorino quì presente,Grey,finché i suoi voti non si alzeranno di un minimo. Il problema va estirpato dalla radice prima che cresca» incurvò le labbra in un sorriso duro
«CHE COSA?» gridammo all'unisono
"questo è un incubo"🎬SPAZIO AUTRICE🎬
#ASKAMANDA📷
Me:ciao Amanda,come stai? Cosa ne pensi del nuovo capitolo?
A:MI CHIEDI COME STO? COME STO? DOVRÒ PASSARE POMERIGGI INTERI CON QUELLA SOTTOSPECIE DI BARBONCINO DAL PELO LUNGO SPUTA MERDATE E MI CHIEDI COME STO? TUTTO PER COLPA TUA PERCHÉ NON POTEVI SCRIVERE CHE IL PRESIDE MI DAVA UN POMERIGGIO RELAX CON JACK A PETTO NUDO NO,LEI DEVE SCASSARE LE PALLE A ME! CHE FAI NEL PROSSIMO CAPITOLO? MI FAI UCCIDERE? SAI CHE TI DICO SEI UNA LURIDA VAC-
Me: okay okay okay,ma che ci sarà di così male in un ragazzo così bello e carino come Leo,ha un carattere scontroso ma-
*vola un proiettile a meno di 2 centimetri di distanza dal mio viso*
Me: okay,cambiamo discorso,cosa ne pensi del primo capitolo?
*posiziona la pistola diretta alla mia testa*
A:Così vediamo se hai ancora veramente tanta voglia di scrivere stron**
*parte il colpo*
*corro*🌒🌓🌔🌕🌖🌗🌘
Amanda oggi ha amabilmente accettato di essere intervistata,chiedo scusa di solito non è così suscettibile..
Comunque,grazie a tutti per aver letto anche questo capitolo,spero vi piaccia..grazie al vostro supporto sto aggiornando ogni giorno per farvi felici e perché sinceramente mi avete dato coraggio,devo ringraziare voi per molte cose credetemi..vi lascio sempre con la solita domanda:cosa vi aspettate che succeda nel prossimo capitolo? Cosa vorreste che accadesse?
Al prossimo capitolo con molte sorprese,e un'altra intervista,se avete bisogno di qualsiasi cosa anche di un amica con cui parlare sono quì,baci vostra Teresa🌻SCUSATE GLI ERRORI GRAMMATICALI
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Ognuno è artefice del proprio destino
ChickLitA volte non si sà cosa la vita ci riservi. Sappiamo del nostro passato,quasi del tutto coscienti del nostro presente,ma alla ricerca del nostro futuro. E inconsciamente,alcune volte,dimentichiamo che siamo noi gli artefici del nostro destino,o quasi...