La mattina mi svegliai presto,non che avessi dormito,percarità,sia mai non è da me purtroppo.
Scesi giù in pantofole del genere Disney dolciosi e coccolosi,ma che con il mio umore a prima mattina non c'entravano nulla,almeno loro sorridevano ed io non volevo togliermi quel privilegio di farglielo fare a loro al posto mio.
Mi avvicinai al frigo e tirai fuori un bel po' di frutta,i cereali,succo e latte. Apparecchiai per bene.
«dovresti finirla con tutta questa roba poco calorica a prima mattina» rise zia Sara
«una Mela al giorno toglie il medico di torno zia!» Risi
«Sofy sta dormendo ancora?»
«Sisi tra poco vado a svegliarla» disse
«zia con permesso io vado altrimenti faccio ritardo anche il primo giorno e non sarebbe un granché come cosa» dissi
«vai tesoro mio,credo che sarà l'ultima volta che te lo sentirò dire dopo oggi» rise
«non ne dubito» sospirai e andai in camera mia.
Alle 7,30 ero sotto casa di Giulia,puntuale come un orologio svizzero. Suonai col clacson e dopo poco vidi la porta aprirsi. Bhe che dire,Giulia è Giulia,è una ragazza da una dolcezza incredibile.
La cosa affascinante e che si nota questo aspetto di lei nelle piccole cose,cosa che nota solo un buon occhio a primo impatto,altrimenti con persone che non conosce alza una muraglia cinese senza limiti,non la biasimo,molte delusioni portano a questo..
E così mi perdo a pensare una Giulia negli anni passati,magari con tutta la sua dolcezza visibile ancora,con nessun margine di dolore negli occhi se non quello di una barbie non comprata,che correva per casa..
«ehi tu!»
«ciao piccola» gli feci un occhialino
Tutto d'un colpo si mise a gridare qualcosa di incomprensibile,tanto da farmi girare la testa terrorizzata mentre ero al volante
«che cazzo è successo?» chiesi con gli occhi sgranati
«TI RENDI CONTO CHE CI SARANNO MILLE RAGAZZI IN QUELLA CAZZO DI SCUOLA!» gridò.
«tu sei malata!» scossi la testa incredula
"è malata forte"mi suggerì il mio subconscio "per questo è la tua migliore amica"
Comprensibile.
Parcheggiai l'auto,con ancora i gridolini in sottofondo di Giulia.
Mi si parò di fronte un imponente struttura con l'enorme scritta in rosso fuoco "University High School Musical"
Con la faccia di un lupo che mangiava la "l"
Mica male come scuola! Guardandola mi sento già orgogliosa della mia scelta.
Chissà quante persone hanno varcato questo ingresso,chissà quante emozioni e segreti mantengono queste mura..
«ehi!terra chiama Amanda,siamo nel University High School Musical woow!» e fece una piroette intorno a sé,l'eleganza di anni di danza trasparivano nei suoi movimenti..
Mi sentii spintonare tanto da farmi fare un passo avanti
«ti hanno mai insegnato a camminare percaso?» disse una voce roca,da cui traspariva nervosismo.
Mi girai,e mi ritrovai a un passo da chi mi aveva parlato poco prima.
La cosa che notai subito fu il suo pezzo. Sì il suo petto perché mannaggia a tutti gli opossum esistenti evidentemente il mio metro e 69 di altezza non basta a confronto di una stazza di 1,80 tutto muscoli ed antipatia.
Perciò diversamente da tutti i romanzi rosa che mi facevano da pane quotidiano ogni giorno,non incontrai i suoi occhi e mi ci persi,ma bensì il suo petto coperto da una maglietta nera dei Nirvana,e l'unica cosa che potei dedurre fu il buon gusto.
«se ti piace così tanto in centro c'è un negozio che la vende.»
Alzai gli occhi,e incontri la fonte di quelle parole.
Labbra gonfie,ma non a canotto,ciglia folte e nere,occhi azzurri,vitrei,il tutto incorniciato con dei capelli ondulati castani,lunghi fino alla spalla. Insomma un ragazzo valente della nominativa:Angelo dannato.
“I miei miti della scrittura saprebbero felici della mia nominativa”
Un ragazzo di cui la bellezza si può paragonare all' Angelo caduto,posso dire solo: prossimamente al cinema.
«sei sorda per caso?» disse con un cipiglio di arroganza.
«sei cieco per caso?» dissi
«no sai perché visto che in primis mi sei venuto addosso,e ora non capisci che ti sto volontariamente ignorando perché la tua arroganza non merita risposta,bhe deduco di sì.»
In realtà ero rimasta imbambolata a guardarlo,ma questi sono dettagli.
Rimase a fissarmi per un po',e da dietro le sue spalle si udì un "wow" e delle risatine.
Mentre i nostri sguardi facevano a pugni un ragazzo spuntò fuori dal nulla. Finalmente un ragazzo più o meno alto come me.
«qualcuno ha finalmente ammutolito Grey,uhuh c'avevo perso le speranze ormai,ragazzi ricordate oggi voleranno asini o qualcosa del genere» rise. Era un moretto,dal sorriso curioso e dagli occhi verdi,bello ovviamente,ma dubito che qua incontrerò qualcuno che non sia bello ormai.
«piacere mio Emmett,l'amico di questo cosetto quà.»mi porse la mano.
Mmh..
«piacere Amanda,e lei è Giulia» dissi riferendomi alla ragazza vicino a me che assisteva al tutto come ad un spettacolo teatrale,al cui gli mancavano solo i pop corn,le caramelle,e una giacchetta da nonna.
Ci mancava solo che ci dicesse "su dai continuate"
« bonjour!» se ne uscì fuori con la sua manina.
D'un tratto il ragazzo dai capelli lunghi si avvicinò a me quel tanto che apparentemente avrebbe potuto far intimorire chiunque
«stai attenta a ciò che fai o ciò che dici con me,ti conviene non intralciare più la mia strada altrimenti ti darò il tormento,o forse è già troppo tardi,d'altronde mi sorprende il tuo caratterino bambinetta.» ghignò
tiè,lo sapevo,un'altro senza cervello!
«uhuh tremo di paura..forse sarò io ed essere il tuo tormento,non essere così sicuro di te,detto questo me ne lavo le mani è già troppo tardi,alla prossima,sperando che non ci sia o forse sì. Ciao Emmett» mi girai e non guardai neanche la sua espressione sparendo con la mia migliore amica tra le mura di quella scuola.↘LEGGETE IMPORTANTE↙
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🌟↪-SPAZIO AUTRICE-↩🌟
Posso solo dirvi che mi dispiace non aver continuato subito,ho avuto molti problemi,la il mio peggior ostacolo è sempre stato,ed è la paura. La paura che non piaccia a nessuno,e che questo lavoro sia buttato al vento,la paura di deludere non solo le aspettative di qualcuno ma anche le mie. Ho sempre voluto scrivere qualcosa,ma posso garantirvi che è bruttissima quella sensazione che ti prende appena inizi a scrivere,quella sensazione che si ripete continuamente in testa "non ci riuscirai" è così molli pensando che forse non sei all'altezza,pubblico questo capitolo perché forse vale la pena tentare e continuerò,spero soltanto che voi mi diate segno del vostro gradimento,mi farebbe molto piacere,mi darebbe sicurezza.
Spero di essermi fatta capire,SCUSATE ANCORA GLI ERRORI GRAMMATICALI RIPETO CHE STO SCRIVENDO TUTTO IN FRETTA,con la scuola è il tutto..quando avrò tempo rivisionerò il tutto.
Al prossimo capitolo,vostra Teresa🌠
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Ognuno è artefice del proprio destino
Chick-LitA volte non si sà cosa la vita ci riservi. Sappiamo del nostro passato,quasi del tutto coscienti del nostro presente,ma alla ricerca del nostro futuro. E inconsciamente,alcune volte,dimentichiamo che siamo noi gli artefici del nostro destino,o quasi...