Prologo

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Vi siete mai chiesti cosa sia davvero la vita? Ma non intendo la vita che si studia nei libri, quella dove gli organismi vengono suddivisi in regni e la loro vita viene spiegata scientificamente. Intendo la bellezza che c'è nel vedere un fiore che sboccia, o sentire l'odore salmastro del mare, o anche del semplice rumore della pioggia quando cade a terra, con quel suo suono simile a chicchi di riso quando si scontrano contro una superficie dura.
Per me è questo sentirsi vivi, poter assaporare ogni cosa che noi diamo per scontato, come un bambino che vede per la prima volta la neve.
E vi siete mai chiesti cosa sia realmente la morte?
In qualche modo, la sola parola "morte" è in grado di suscitare emozioni sconosciute. Qualcuno penserà ad una persona cara che ormai non c'è più, altri alle notizie dei telegiornali dove qualche innocente ha perso la vita, altri ancora al semplice colore nero, che di solito si accomuna alla figura dell'angelo della morte.
Eppure nessuno, all'udire queste cinque semplici lettere, riesce a pensare a qualcosa come la risata dolce di un bambino, o a un arcobaleno.
Vi starete chiedendo dove voglia andare a parare. Ebbene, è necessario che voi sappiate che la morte è stata la causa della mia vita, ma a sua volta che la sua vita è stata la causa della mia morte.

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