Parte 2: La nuova casa

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Ero finalmente arrivato in quella piccola cittadina chiamata Beacon Hills. Devo dire la verità ci misi un pò per arrivare alla mia nuova casa perché anche se piccola aveva molte stradine. La mia nuova casa era fantastica quasi uguale a quella in cui abitavo fino a poche ore prima. Era molto grande, aveva tre piani, il piano soggiorno, il piano con le camere da letto che in tutto erano quattro e infine il piano terrazzo / ripostiglio. Prima di uscire dall'auto la parcheggiai nel vialetto vicino alla nuova casa. Iniziai a uscire tutti gli scatoloni dalla macchina e gli lasciai li vicino in modo da poterli trasportare facilmente in casa. In tutto saranni stati una decina e pensai tra me e me che mettendoci un pò di forza da lupo non sarebbe stato difficile portarli dentro. Iniziai con lo scatolone più grande in modo da rendere il resto più facile. Mentre posai a terra lo scatolone con il mio super udito sentii dei passi da fuori venire verso la porta così gli andai incontro per vedere chi fosse, ma inizialmente non riuscii a vedergli il volto perché era coperto dallo scatolone che stava portando dentro. Appena dentro posò lo scatolone a terra, mi guardò, allungò la mano e con un grande sorriso stampatosi sulla faccia mi disse:

???:"Piacere, io sono Styles, il tuo nuovo vicino di casa." disse il ragazzo tutto felice e pimpante

Mike:" Ciao, io sono Mike, il proprietario della casa" risposi io all'inizio un pò titubante, ma poi vedendo la sincerità nel suo sorriso, contraccambiai il sorriso.

Ci stringemmo la mano e lui poi continuò:

Styles:" Senti se non ti dispiace ti darei una mano a portare dentro gli scatoloni e aiutarti a disfare il tutto." 

A quella richiesta risposi subito di si e dopo pochi minuti riuscimmo subito a portare dentro gli scatoloni e poi iniziammo a scambiarci due parole, sulle nostre vite, sul perché mi fossi trasferito a Beacon Hills, sul perché vivessi da solo e a tutto questo non potendo dare vere spiegazioni risposi solo dicendo che dopo la morte dei miei genitori restare dove avevamo vissuto così tanto tempo era un pò stressante e per questo mi ero trasferito li dove c' era un mio parente che ci viveva in precedenza( grande balla ). Lui mi capì, perché gli morì la madre quando era molto piccolo. Dopo meno di un ora finimmo di sistemare tutto e Styles ando via dicendo che aveva da fare con il suo miglior amico, ma che sarebbe sicuramente tornato essendo vicini di casa. Dopodiché io iniziai a esplorare la casa angolo per angolo. Partii dal primo piano avente una cucina e un salotto con porta anteriore e posteriore. Ovviamente la casa era già arredata perché il mio gusto equivale a quello di una scimmia. Iniziai a salire le scale fatte in legno per arrivare al secondo piano dove c'era un lungo corridoio con ben quattro stanze e tre bagni ( avevo detto che era davvero molto grande per essere una normale casa di quartiere ),  i bagni erano tutti e tre molto simili, non sto a descrivere non credo che vorreste, ma le stanze erano una diversa dall'altra, sicuramente i vecchi proprietari avranno avuto una famiglia molto allargata pe sai. Una stanza era tutta al femminile, dipinta di rosa e con un armadio viola pastello, il letto rigorosamente rosa e una moquette fucsia, fu la prima stanza da letto a essere ristrutturata. Le altre due stanze erano abbastanza normali di un colore beige e gli armadi fatti in legno. L' ultima stanza, cioè la mia era arredata abbastanza bene, un letto centrale a due posti, un armadio ad ante scorrevoli, con degli specchi, bianco. Infine un grande comò a tre cassetti. All'ultimo piano non c'era molto da vedere visto che non c'era niente, a parte qualche mia cianfrusaglia che in casa non andava molto. Andai nel bagno più vicino alla mia stanza che sarebbe stato quello che avrei usato più spesso e mi feci una bella doccia per pensare all'importante decisione che feci , e il mio pensiero ricadde subito su Sophie, ma non per il fatto della sua partenza, ma sul fatto che forse non l'avrei mai più rivista. Io l'amavo, è stata il mio primo vero amore, la mia ancora, ma sapendo che non l'avrei più rivista, mi sentivo perso e fuori controllo anche senza la luna piena. In ogni caso smisi subito di pensarci appena uscii dalla doccia. Mi asciugai e andai subito nella mia nuova stanza dove uscii dall'armadio una T-shirt nera larga, ma non troppo, e dei jeans chiari, mi infilai le scarpe ed uscii di casa per dare un occhiata al quartiere che era abbastanza grande con molte case simili alla mia dall'esterno. Il mio sguardo si spostò su una casa, proprio la casa accanto alla mia, e pensai che quella fosse la casa di Styles. Mi fermai a guardarla meglio ed era molto simile alla mia solo che questa sembrava avere meno stanze. Cercai di continuare il mio giro del quartiere, ma qualcosa mi venne a sbattere sopra, così io caddì con lui. Quando si rialzò mi chiese molte volte scusa cercando di aiutarmi a rialzarmi da terra. Per tranquillizzarlo gli dissi: 

Mike:" Non preoccuparti, succede. Comunque, ciao io sono Mike" dissì io cercando di                                       tranquillizzarlo.

Scott:"Scusami ancora,io sono Scott, piacere di conoscerti" disse il ragazzo che era più          grande di me, forae coetaneo di Styles.

Scott:" Scusami, ma ti sei trasferito in quella casa per caso?" Mi chiese lui.

Io confermai con un ceno della testa e lui mi diede il benvenuto nel quartiere dove abitava il suo migliore amico, così intuii che lui fosse il migliore amico di Styles e gli dissi che Styles era andato da lui se lo stesse cercando e lui mi rispose dicendo:

Scott:"Non ci riusciamo mai a capire...Grazie per avermelo detto" così mi salutò dirigendosi veloce verso la sua moto verde, quasi da gara. Io lo salutaicon un " arrivederci " e con un segno della mano. Dopo una mezzo'retta di camminata per il quartiere rientrai velocemente in casa per stendermi sul divano del salotto con tutto il peso, finendo per addormentarmi. 

Spazio autore
E lo so sopportatemi non sono uno coerente con la scrittura.
Comunque spero che il capitolo vi piaccia. Alla prossima piccoli Alpha

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