Parte 3: Incubi

50 3 0
                                    

Crollai come un sasso, dopo il lungo viaggio che avevo affrontato per arrivare li e dopo il pesante trasloco una bella dormita mi ci voleva. Ero davvero molto stanco, fortunatamente il mio spero"nuovo amico" mezzo vicino mi ha dato una mano. Senza di lui ci avrei messo forse meno perchè avrei potuto usare la forza da lupo, ma sarei stato più stanco di quanto già non potessi essere. Mi addormentai, senza nemmeno dare il tempo al mio corpo di capire che mi fossi steso su qualcosa. Ma quella giornata ancora non era finita. Quella sera iniziò qualcosa che mi sarei portatato dietro per tutto il prossimi anno "un incubo", ma non un semplice incubo, ma un incubo frequente che sarebbe avvenuto quasi tutte le sere.
Ero in una stanza, del tutto buia, senza luci ne altro, riuscivo solo ad intravedere una porta che era particolarmente distante da dove mi trovavo. Iniziai a correre nel tentativo di raggiungere quella porta ma niente, sembrava che più corressi più la porta si allontanava, così provai ad avviarmi tranquillamente e sembrava che più mi avvicinavo lentamente e più la porta non si muoveva. Arrivato difronte alla porta la apri e uscii da quella stanza buia facendo una specie di salto che mi portò in un cimitero. Si capiva dalla vastità di tombe che si trovavano lì, ma subito un particolare mi balzò agli occhi, le tombe erano tutte perfettamente identiche. Tutte plasmate nello stesso modo con le stesse incisioni sopra, un nome che all'epoca scordavo senpre, ma che con il tempo a mia sfortuna sono riuscito a ricordare. Mi incamminavo per il cimitero cercando un uscita, ma l'unica cosa che trovai fu un corvo, nero come la stessa notte di quel sogno, che gracchiava all'impazzata, ma non un semplice gracchiare, ma un tipo di gracchio forte e pesante che incuteva quasi terrore. Così iniziai a correre per il terrore finendo in una buca, ma non una semplice buca, ma una buca con al suo interno una bara. Cercai di scappare, ma una pala inizio a seppellirmi vivo dentro e l'ultima cosa che ricordavo fu di aver sentito il rombo di una moto che sembrava quasi famigliare"Il sogno finiva sempre così e non è mai andato oltre." Mi svegliai di soprassalto dal divano sul quale mi ero precedentemente appisolato. Ero del tutti bagnato, durante il sonno avevo sudato molto, forse per l'ansia che metteva quel sogno. Controllai il telefono per vedere che ore fossero e vidi che erano le 5.47 perciò decisi di andare in bagno per farmi una doccia fredda in modo risvegliarmi del tutto. Finita la doccia indossai i miei boxer e poi un paio di Jeans e una T-Shirt bianca molto semplice. Appena finito controllai nuovamente il tepefono, che precedentemente avevo messo sotti carica, per controllare l'ora e vidi che avevo passato molto tenpo in doccia, infatti erano le 7.16. Sistemai gli ultimi scatoloni aspettando un buon orario per andare a bussare alla porta accanto in modo da chiedere a Stiles dove avessi potuto trovare diversi posti. Nel mettere apposto tutti ciò che contenevano quegli scatoloni ripensai al sogno per cercare di ricordare ogni minimo dettaglio, ma tutto sembrava strano, sfocato. D'un tratto però il mio essere immerso nei miei pensieri venne interrotto da uno squillo di campanello.

Spazio Autore

Finalmente il 3 capitolo è stato pubblicato.
Speri che vi piaccia, alla prossima piccoli Alpha

I found you:Wolves BrothersDove le storie prendono vita. Scoprilo ora