3 Ottobre 2016
Ad interrompere i miei pensieri è un fascio di luce che mi acceca. Giro lo sguardo verso la direzione del bagliore e mi incanto in due occhi marroni che mi scrutano. La mia attenzione si focalizza però sul piccolo specchietto che tiene nelle mani e che procura quello scintillio fastidioso. Il suo ghigno sul volto aumenta quando realizza che mi sono incantata a guardarlo. Cerca di parlarmi, ma distolgo subito lo sguardo arrabbiata e decido di concentrarmi sulla noiosa lezione di storia. Per tutta l'ora sento il suo sguardo bruciarmi addosso e mi chiedo per la millesima volta perché si diverte così tanto a darmi fastidio. Ma non può tormentare un'altra ragazza? Ce ne ha così tante ai suoi piedi che pure l'Iliade è niente a confronto.La santa campanella mi salva dall'ennesima sgridata della professoressa sulla mia mancata attenzione durante le sue lezioni, ma che ci posso fare se penso che storia sia una materia inutile? Tanto sono tutti morti. Raccolgo le mie cose e mi affretto ad uscire da quell'inferno ma qualcosa o meglio qualcuno si mette tra me e la porta verso la salvezza. Alzo lo sguardo per vedere meglio il viso della mia prossima vittima se non si fosse tolto da lì ma mi ritrovo di nuovo quegli occhi tanto belli quanto insopportabili. Dylan. Il mio ex migliore amico, la persona di cui mi fido cecamente ma anche quella che alle mie spalle mi ha messo in mezzo ad una scommessa.
"Che vuoi?" rispondo freddamente.
Non si merita neanche un minuto ancora del mio tempo dopo aver scommesso sulla mia verginità. Coglione penso. Lui mi lancia uno sguardo accigliato ma poi risponde dolcemente, sa che non può competere con una me incazzata nera.
"Ally, io ... vorrei per la centesima volta chiederti scusa, mi sono comportato da vero coglione lo riconosco..." e grazie a dio sa di esserlo "... ma sono davvero dispiaciuto credimi! Dimmi cosa fare per farmi perdonare non posso perderti per una cazzata del genere!"
Cazzata? Sul serio? Allora non ha capito un cazzo.
"Ma cosa hai al posto del cervello una nocciolina? Non hai capito che a me non me ne frega niente delle tue scuse dopo quello che hai fatto? Hai scommesso su una cosa che per me è veramente importante e neanche te ne rendi conto. Se a te non te ne frega niente delle miliardi di ragazze che ti si infilano nelle mutante meglio per te, ma a me importa quindi stammi il più lontano possibile e lo dico per il mio bene ma fidati anche per il tuo perché in questo momento l'unica cosa che vorrei fare è castrarti!"
Dopo il mio discorso per fortuna se ne va via a gambe levate dicendo però che non era finita lì. Voglio proprio vedere che altro si inventerà per farsi perdonare. A testa bassa e con le cuffiette nelle orecchie mi incammino finalmente a casa mia per pranzare. Ripenso a tutti i momenti passati con Dylan, si insomma è un vero stronzo ma ci conosciamo da quando siamo nati e non abbiamo mai litigato seriamente se non per le sue brutte compagnie. Fa male sapere che l'unica persona di cui ti fidi ti tradisce e non ha neanche le palle per venire ad ammettere ciò che ha fatto. Ho dovuto leggere i suoi messaggi con quel suo compagno di canne cretino. Te la sei già fatta? Questa frase continua a tormentarmi anche negli incubi. Ho perso pure lui. In questo momento vorrei veramente che facesse qualcosa di stupendo per darmi la forza di perdonarlo. Come al solito cuore e mente stanno combattendo. Se facesse qualcosa lo perdonerei o sarebbe un no a prescindere? Decido così di affogare i miei pensieri in un corposo piatto di pasta preparato dalla sottoscritta. Prima di iniziare i compiti per il giorno seguente che di sicuro alla fine non avrei fatto come al solito, mi addormento sul divano davanti ad una puntata di Pretty Little Liars.
Sono le due del mattino, mi sono addormentata sul divano ieri pomeriggio e ho un mal di schiena terribile. Mi sveglio di soprassalto quando sento la porta chiudersi pesantemente. E' arrivato mio padre. Chissà quale scusa si inventa adesso per non dirmi che si è intrattenuto tutta la sera con una puttana, ho avuto una riunione, ho seppellito un criceto e schiacciato uno scoiattolo con la macchina. Ogni volta è la stessa storia. "Alison sei sveglia?"