Dal capitolo precedente...
Facciamo un patto ok?
Che tipo di patto?
Non voglio che tu corra altri pericoli e mi sembra ovvio che per tenerti meglio al sicuro devo conoscere questa Char e assicurarmi che sia una persona affidabile. Naturalmente avrai qualcosa in cambio anche tu. Ti porterò ad una festa organizzata da alcuni finanziatori importanti del giro che frequento, molto ricchi e che organizzano party in villette enormi e soprattutto con tanta sicurezza, ma anche con tanti alcolici per questo tu mi dovrai promettere che non berrai.
Promesso! Parola di scout.
Ma se non sei mai stata una scout!
Appunto
Driin Driin
Cazzo quanto odio la sveglia! Comincio a tastare il comodino finché non riconosco la forma famigliare dell'odioso aggeggio per cercare di fermare quell'irritante suono che produce. In diciotto anni di vita non sono riuscita ancora a capire il perché qualcuno, forse non sano di mente, abbia dovuto inventare un oggetto fastidioso come la sveglia. Mi alzo con controvoglia dal mio amato cuscino per cercare di prepararmi per un'altra noiosa giornata di scuola, ma le forti pulsazioni alla testa me lo impediscono. A questo punto mi rigetto sul letto per colpa delle vertigini causate dall' ubriacatura di ieri sera. Sono forti i postumi della sbornia e mi impediscono persino di fare due passi senza cadere. Mi serve un bicchiere d'acqua adesso. Raccolgo tutta la forza che mi è rimasta e mi alzo in piedi per poi dirigermi verso la cucina stando però attaccata al muro per non cadere.
Dopo aver bevuto un'intera bottiglietta dacqua mi sento meglio e salgo in camera mia di corsa a prepararmi. Nel tragitto tra la cucina e camera mia ho perso l'equilibrio un paio di volte, ma sono riuscita nonostante i giramenti di testa a farmi una doccia, vestirmi, truccarmi e prendere un'aspirina in meno di venti minuti e finalmente sto facendo colazione per strada mentre mi dirigo a scuola.
Sono arrivata a scuola in ritardo, ho ricevuto la solita sgridata e mi sono messa a dormire per tutte le due ore successive fino a quando il richiamo della campanella mi ha fatto svegliare. Solita routine. Esco dall'aula e mi dirigo al bar dove trovo un Dylan sorridente che mi attende ad un tavolino vuoto con la mia seconda colazione giornaliera di fronte a lui. Gli sorrido a mia volta e mi accomodo nella sedia posta a suo fianco.
"Buongiorno principessa ""Buongiorno anche a te, devi chiedermi qualcosa? "
"Perché pensi questo? "
Il suo tono da santerellino mi fa insospettire ancora di più, ma decido di reggergli ancora un po' il gioco.
"E come mai tutta questa dolcezza oggi? "
"Non posso comprare alla mia migliore amica il suo panino preferito di mia spontanea volontà? "
Ok, ora mi stava facendo preoccupare.
"Ehm fammici pensare...no! Avanti spara il rospo "
"Ecco hai presente la festa di stasera? Io ti accompagnerò lì ma poi come dire ho una questione da risolvere con dei proprietari della villa e tu... " Non riesco proprio a capire dove vuole andare a parare, gli faccio così cenno di muoversi a finire di parlare. "Tu dovrai stare attaccata ad un mio amico a cui ho affibbiato il compito di supervisionarti... "
"Tu cosa?! Hai ingaggiato un tuo amico per farmi da baby-sitter? Fai sul serio? "
"Non ti farà da baby-sitter, soltanto controllerà che tu non ti metta nei guai. Non voglio che ti succeda niente. E poi sappiamo entrambi che tu sei come una calamita per i problemi."
"Se accetto mi prometti però che quando ti presenterò Charlotte sarai gentile con lei?"
"E se fosse lei a trattarmi male?"
"Forse io non ti ho mai parlato di lei, ma ecco lei invece sa tutto di te, come quella volta che tu stavi per farlo con quella ragazza e la tua mazza non è riuscita a.."
"Perché gliel'hai raccontato? Ora penserà che sia uno di quei ragazzi a cui non funziona il pacco."
"Perché? Non è così? " Tiro su con la cannuccia le ultime gocce di aranciata creando un rumore fastidioso, ma quando ho davanti la faccia di Dylan irritata al mio commento neanche quello può rovinare il mio sorrisetto sulla faccia.
"No, non è così, ma è ovvio che tu non te ne intenda in materia visto che l'unica cosa più vicina ad un rapporto sessuale è stato il bacio che ti ho dato in quinta elementare" controbatte quella testa di cazzo del mio miglior amico. Colpita e affondata.
"Ally se entro tre secondi il tuo fottutissimo culo non è in questa macchina, giuro che ti vengo a prendere di peso"
"Come se fosse la prima volta" rispondo a Dylan finendo di truccarmi con una sola mano mentre con l'altra prendo la borsa dalla parte del letto cercando di non far cadere il cellulare incastrato tra il mio orecchio e la mia spalla. A volte penso davvero che dovrei fare la contorsionista.
Scendo le scale di corsa, prendo la giacca e mi fiondo in macchina di Dylan pregando che la serata fili liscia.
"Grazie a Dio sei arrivata, pensavo ti avessero rapito gli alieni"
Gli rivolgo un sorriso falso come le tette delle mia vicina Sally, una vecchietta scassa cazzo tanto per sottolineare."Sei ancora sicura di voler venire? Perché posso disdire tutto in un secondo e ci mettiamo solo io e te sul divano davanti ad un bel film"
"No, davvero sono sicura. Voglio farlo, voglio conoscere le persone con cui ti diverti tanto"
"Beh la persona con cui mi diverto di più già la conosci. E una ragazza piccolina, alta 1.65, è una rompi palle eh però le voglio un sacco di bene. Ti dice niente? "
"Forse l'ho intravista da qualche parte, ma ho girato subito l'angolo sai mi sembrava una stronza colossale"
"E avevi completamente ragione!" Gli do un pugno sulla spalla che non lo scompone neanche un po' e poi scoppiamo a ridere insieme come non facevamo da tempo.
Il viaggio continua tranquillamente con noi che commentiamo ogni canzone che mettono alla radio. Appena la macchina comincia a rallentare guardo fuori dal finestrino e vedo una villa enorme, persone già ubriache che procreano sugli scalini, bicchieri rossi buttati per terra e gente che vomita litri di alcool. La musica si sente già dentro il veicolo quindi non oso immaginare cosa dovranno patire le mie orecchie appena entreremo.
"Ultima chance per fare retromarcia"
"Andiamo a divertirci"