Capitolo 6 (Lucy)

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Dopo essermi rimpinzata per bene, chiesi informazioni per il municipio, e mi incamminai.

Sentendomi seguita provai ad andare più velocemente e a svoltare diverse volte; a un certo punto mi voltai di scatto e vidi un uomo che mi sembrava di aver già visto al Mc, ma non ci avevo prestato molta attenzione; era robusto, pelato e vestito in giacca e cravatta, entrambi neri, la camicia però era bianca, di un bianco immacolato.

Mi accorsi che mi aveva quasi raggiunto, iniziai a correre, voltandomi solo per vedere se mi seguiva, e si, mi stava alle calcagna. Mi avrebbe raggiunto presto.

Svoltai in una via buia e silenziosa, sfoderai il pugnale, che mi si allungò in mano, non sapevo cosa farmene, era stato di nuovo l'istinto a suggerirmelo.

L'uomo in nero svoltò l'angolo velocemente, solo per ricevere un calcio nelle costole, qualcosa sotto il mio piede fece "crak", probabilmente avevo rotto un paio di costole a l'uomo, ma questo non mostrò la minima debolezza, anzi, mi attaccò subito, e chissà da dove gli era spuntata una spada in mano...

Mi salvai solo grazie ai miei riflessi, evitandomi un bel pircing al cuore.

Parai il secondo affondo dell'avversario con il pugnale e risposi, graffiandogli il braccio;

L'uomo urlò di dolore e io ne approfittai per colpirlo con l'elsa sulla testa.

Un muro di fiamme mi colpì in pieno, e mi ritrovai da sola, con il pugnale in mano e un cerchio di cenere vicino.

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