Odiavo gli umani.
Mai avrei immaginato di doverne incontrare un altro.
Era passato circa un mese da quella notte. La notte in cui avevo deciso di amare la vita.
Avevamo distrutto l'aiuola delle noci di burro. Papà ne era rimasto affranto ma era stato meglio così. Meglio un'aiuola distrutta che una vita in meno.Ma torniamo a noi.
Quel giorno io e Asriel avevamo raggiunto la fine delle rovine. Avevamo finito di controllare i puzzle e stavamo facendo una pausa quando...
Un urlo e un tonfo.
No.
Questo fu il mio pensiero. Io e Asriel corremmo verso la porta, per vedere cosa fosse successo.
Era caduto un altro umano.I miei occhi erano diventati vitrei. Era la maledizione del Monte Ebott? O quella bambina... come me...
No, non poteva essere. Aveva solo otto anni, se non di meno. Aveva un grosso fiocco rosso in testa e aveva in mano un coltello giocattolo. Probabilmente era scivolata giocando.
Era visibilmente intimorita da Asriel. Beh, certo. Lui non ha sembianze umane.
Asriel provò ad avvicinarsi, inutilmente. La bambina era spaventata. Sciocchi umani.
Decisi di avvicinarmi anche io. Non mi temeva. «Io sono Chara, tu chi sei?» Diamine, ero così innaturale. In realtà già odiavo quella bambina. Come aveva osato cadere e quindi turbare la pace di questo luogo?
«Io sono Bonnie! Come torno su?» Asriel la guardò. Decisi di far provare lui, a me era già venuto il voltastomaco.
Asriel era sicuro più pacato di me. Riuscì a spiegarle il funzionamento di questo mondo senza troppi problemi. Ben presto aveva abbandonato la sua paura. Decidemmo perciò di farle fare pratica con un manichino. «Prova a parlarci, sembra cattivo ma in realtà cerca solo compagnia!» Asriel era un ottimo maestro. La bambina si divertì. Vi era stata una piacevole conversazione. Non aveva intenzione di combattere, forse non sapeva nemmeno cosa significasse.
Una cosa mi colpì. Il colore della sua anima, comparsa come un disegno luccicante sulla sua maglietta. Era azzurro chiaro. Inoltre non si era mossa durante la conversazione. Avrei approfondito a casa.
Andammo quindi avanti. Sembrava felice, però mi scocciava in continuazione chiedendomi quando sarebbe tornata a casa.
Arrivò poi un froggit, chiedendo battaglia alla nuova arrivata. Iniziò una conversazione amichevole, ma il froggit non sembrava interessato. Iniziò a bersagliare la sua anima con le sue solite mosche bianche. «Se ti sposti un po' più a destra riesci a evitarli. Al prossimo turno prova!» Le suggerì Asriel, ma nulla. Continuò a incassare colpi. Alla fine del secondo turno era davvero debole. Dopo il suo turno di dialogo le gridai: «PER DIANA, SPOSTATI!» Inutile. Quando la prima farfalla bianca di Froggit raggiunse Bonnie, lei cadde a terra. Quindi se ne andò. La battaglia era finita.
«Bonnie!» Chiamò inutilmente Asriel. Niente da fare, la sua vita era finita. Qualcosa luccicava sospeso sopra il suo petto: la sua anima.
«Raccoglila!» «La bambina?» «Ma no, sciocco! La sua anima!» Asriel era davvero giù ma prese lo stesso il cestino della merenda e ci mise l'anima dentro. «E il corpo?» Fece lui. «Liberiamocene. Meglio che nessuno sappia che c'è stato qualcuno. Nemmeno i nostri genitori» Asriel era perplesso, però mi aiutò a scavare una buca, nella quale seppellimmo il corpo. Insistette per conservare però il fiocco e il giocattolo. «Per averne un ricordo!» Ma se nemmeno l'aveva conosciuta...Quella morte era stata preziosa per noi. Se gli umani sarebbero continuati a cadere avremmo potuto raccogliere le sette anime che ci servivano.
Ne mancavano sei.
Nota dell'autore
No, non è il nuovo capitolo! è che ho fatto dei pasticci cercando di caricare la pic e ho cancellato il capitolo ^^'

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A Story of LOVE
Fanfiction«Ripensamenti?» Ero davvero pronta a lasciarmi tutto alle spalle? Ero davvero pronta a rinunciare ora che avevo trovato la felicità? ... «Questo piano era solo una stupida idea, rientriamo» [Trigger warning: violenza]